lunedì 28 febbraio 2011

"Big shot" for win

Partita condita da moltissimi errori quella giocata tra Oklahoma e Los Angeles, alla fine la spuntano i Lakers che piazzano il parziale decisivo nel terzo quarto dopo aver recuperato lo svantaggio accumulato nel primo tempo. Kobe (17 e 7) forza troppo e rischia di danneggiare la squadra ma Gasol (18 e 11) e Bynum (16 e 10) tengono a galla i giallo-viola e contribuiscono alla vittoria finale. Per i Thunder KD (21) e Westbrook (22) fanno impazzire la difesa avversaria ma non basta per dare un dispiacere alla squadra di coach Jackson.

Dallas rischia anche a Toronto ma esce vincitore dall'Air Canada Centre grazie ai 31 e 13 di Dirk e all'apporto fondamentale della panchina che segna 64 dei 114 punti finali. Sembrava una partita senza storia ma i Raptors rimontano lo svantaggio iniziale e si portano in parità, alla fine non riescono a tenere il ritmo dei Mavs e cedono.

San Antonio vince solo negli ultimi minuti una partita tiratissima grazie a Manu che firma 35 punti molti dei quali nel finale. Memphis tiene botta e risponde con i 24 e 17 di Randolph e i 19 di Conley ma non basta a fermare la corazzata di Pop che viaggia spedita verso il primo posto ad ovest.

Per chi non lo sapesse Billups è chiamato "Big shot" e se vi chiedete il perchè vi rimando agli ultimi secondi di questa partita ma la cineteca degli highlights vi assicuro che è fornita. Dopo un primo quarto targato Heat la squadra della grande mela si sveglia e comincia la sua rimonta grazie a Melo (29 e 9) che sta cominciando a ripagare l'investimento e Stoudemire (16 e 10). Lebron (27 e 7) non si scompone e continua a macinare gioco tenendo in partita Miami anche con l'aiuto di Wade (12 7 e 9 assist). Si arriva nel finale punto a punto e qui entra in scena, silente fino a quel momento, Billups (16) che mette la tripla del vantaggio. Gli ultimi secondi sono un susseguirsi di errori e tentativi da tre per Miami che esce sconfitta dal Garden.

domenica 27 febbraio 2011

L'arte del beat box

La Francia e la Germania sono i due più importanti mercati europei per quanto riguarda il RAP e molti artisti preferiscono fare uscire i loro lavori prima in Europa e poi negli States. Una delle discipline legate a doppio filo a questo genere musicale è il beat box e cioè l'arte di eseguire con la voce i suoni di alcuni strumenti musicali usati per le basi delle canzoni. Girando per il web ho trovato questo artista francese che fa letteralmente impressione. E' un fenomeno. Vi metto il link alla fine del post non senza lasciarvi con un quesito. Perchè questi fenomeni escono sempre all'estero? Mi riferisco alla musica perchè anche noi, magari in settori differenti, abbiamo i nostri che nel mondo ci invidiano. Forse non valorizziamo abbastanza alcune discipline o semplicemente non si investe in ciò in cui non si crede. E' un peccato perchè anche queste forme espressive contribuiscono allo sviluppo della cultura e dell'arte in generale...ma si sa da noi ci sono cose più importanti dell'arte, della musica o del cinema.

Eklips

Ridicolous...


L'NBA è famosa anche per la durezza fisica dei suoi giocatori e ne vanno giustamente orgogliosi. Al contatto non si reagisce, ci si rialza subito per non dare soddisfazione all'avversario, è una questione d'orgoglio e li in mezzo diciamo che ce n'è più di uno che ci tiene. Orgoglio e rispetto sono tra le parole più gettonate all'interno della lega ma ormai, grazie alla pantomima del protagonista nel video, anche queste parole hanno perso di significato. La simulazione è l'ultima scusa di ogni perdente, di colui il quale non può dare nessun apporto ai propri compagni e si rifugia nell'inganno per ottenere le briciole che un arbitro distratto potrebbe dargli. Per fortuna nella lega questo non è accaduto, o meglio si è realizzata solo una parte di questa farsa messa in piedi da un giocatore che è stato sempre sopravvalutato e si atteggia a superstar senza averne i meriti. Come si vede nel video, Boozer gira sul piede perno per prendere posizione faccia a canestro ma il suo avversario senza essere sfiorato e anche in notevole ritardo si getta per terra come fosse stato colpito da un jab di Muhammad Ali. L'arbitro non fa una piega e non fischia il fallo e il gioco continua. Fa tristezza vedere un giocatore che usa questi trucchi per ottenere qualcosa che non può avere con il talento. Quelli forti sono pochi  ma quelli che si sentono forti sono ancora di più...l'importante è crederci fino a quando non ti prendono per il culo in mezzo mondo e ti svegli rendendoti conto di aver perso quello che veramente conta nella lega, non le partite o un trofeo ma il rispetto dei altri atleti.

Love to be the enemy

I Jazz buttano una partita che stavano controllando fino a 7 minuti dalla fine. All'improvviso, in perfetto stile "flash forward", black out, Utah non segna più per diversi minuti, Detroit ne approfitta ricucendo lo strappo e portandosi in vantaggio. A 3 dalla sirena i Pistons vanno avanti fino alla vittoria grazie ai 28 e 8 assist di Stuckey e i 17 di Gordon che da quando è passato nella Mo-Town stenta non poco ad esprimere le sue potenzialità come ai tempi di Chicago. I Jazz si affidano al nuovo play, Harris (17 e 12 assist) che fa contenti tutti i compagni ma a nulla servono 3 giocatori con 20 punti. Utah spreca troppo e viene punita.

I Wizards vengono beffati a 1 minuto dalla fine dopo aver resistito e rintuzzato gli attacchi dei Mavs che più di una volta avevano tentato l'allungo portandosi anche a +10 in diverse occasioni. Wall (24 5 e 5 assit) e Young (14) coinvolgono i compagni che però non rispondono alla chiamata e Dallas ne approfitta per vincere un'altra partita. Top scorer Terry con 25 servito dai 14 assist di Kidd il quale fa contenti anche Chandler (23 e 13) e il biondo (21) che tra l'altro mette i tiri liberi della staffa negli ultimi secondi.

I Bulls fanno fatica ma nel secondo tempo prendono qualche punto di vantaggio che portano fino alla sirena e battono i Bucks. Rose (17) che nel primo tempo sonnecchia da la sveglia ai compagni e da li ritorna la squadra che deve essere. Con il rientro di Noah (8 e 17) c'è molta più energia sotto canestro e Boozer (13 e 6) da questo trae grande beneficio, si nota soprattutto in difesa. Deng (19) completa il quartetto. Attenzione ai Bulls.

I Clippers sprecano l'ennesima partita dopo essere stati in vantaggio fino all'intervallo. L.A. parte forte e mette paura ai Celtics che però nel secondo tempo un poco alla volta recuperano lo svantaggio e mettono tra se e gli avversari i punti necessari alla vittoria. Foye (32 e 7) e il grifone (21 e11) sono troppo soli anche perchè dall'altra parte ci sono Allen (22) Garnett (16 e 11) ma soprattutto i 24 dell'angeleno Pierce, fischiato per tutta la partita, tutto condito dalle 11 perle di Rondo. Per adesso l'assenza di Perkins non si fa sentire, vedremo se nei play offs cambierà qualcosa.

sabato 26 febbraio 2011

Oh my god...Superman

Prima sconfitta per i Knicks di Melo, non bastano infatti i 27 del nuovo arrivo per sconfiggere i ritrovati Cavs che con Jamison (28 e 13) e Hickson (24 e 15) danno un bel dispiacere alla squadra della grande mela. La partita si decide a cavallo tra il terzo e quarto quarto dopo che Cleveland è riuscita a non far scappare New York che aveva tentato l'allungo con Stoudemire (31 e 11), servito dall'ottimo Billups (26 e 8 assist). Questa volta le stelle dei Knicks hanno dovuto fare i conti anche con il resto dei Cavs che mettono in doppia cifra anche Parker (16) e Sessions (22).

Washington regge per tre quarti poi crolla sotto i colpi di Wade che chiuderà a 41 e James che si ferma a 25 9 e 8 assist. Il resto degli Heat sono poca cosa come al solito ma i Wizards non impensieriscono più di tanto anche se McGee (18 e 17) Young (38) e Wall (24 e 12 assist) fanno passare a Miami un brutto quarto d'ora. Se questi 3 cresceranno ancora un pò e verranno affiancati da qualche altro buon giocatore, nella capitale si potrebbe tornare a sorridere.

All'interno dell'Amway Center risuona spesso la musichetta di superman, questo perchè Howard ha distrutto Oklahoma con una prova incredibile. Partita senza storia che prende subito il binario di Orlando, le stelle dei Thunder questa volta non possono nulla contro lo strapotere fisico di Superman che chiuderà con 40 15 e 6 stoppate. Bene il resto del quintetto, tutti in doppia cifra. Per i Thunder KD chiude con 23 e 16, Westbrook con 18. In futuro vedremo se lo scambio tra Green e Perkins darà i suoi frutti.

Kobe e i Lakers scappano nel terzo quarto e chiudono la partita che, in verità, fino a quel momento era in controllo dei giallo-viola. Senza il barone, Griffin perde un pilastro fondamentale ma non si abbatte e chiude con 22 e 10, seguito solo da Foye a 24, ma questo non basta per battere i Lakers che giocano di squadra mettendo quasi tutto il roster a referto. Kobe chiude a 24, Gasol a 22 e Bynum con 16 e 11.

Roy, che chiuderà a 18, porta tutti all'over time con una tripla a pochi secondi dalla fine. Portland rincorre per tutta la partita ma alla fine porta a casa la vittoria grazie ad una grande prova di squadra. Miller sfiora la tripla doppia fermandosi a 18 9 e 9, Aldridge (24 e 12), Fernandez (18) e Matthews (16), chiudono il cerchio. Denver ha un nuovo padrone, Gallinari che ne mette a segno 30. Anche se Chandler (20) e Afflalo (19) danno il loro contributo sembra che l'unico giocatore di valore per i nuovi Nuggets sia proprio il gallo, che a giudicare da questa gara predicherà nel deserto per il resto della stagione.

venerdì 25 febbraio 2011

Surprise

Miami si presenta a Chicago per una sfida che promette scintille e le cose vanno esattamente così. Gli Heat giocano in 8 e i big two rubano la scena a tutti tirando l'impossibile. Nel primo tempo vantaggio Miami che però nel terzo quarto cede e si fa recuperare. James (29 e 10) e Wade (34 e 8) non la danno a nessuno pensando di poter vincere da soli, ma i padroni di casa non mollano e guidati da Rose (26 e 6 assist), che fa quello che vuole con la difesa avversaria, prima rimontano e poi schiantano gli Heat che negli ultimi minuti non riescono più a segnare. Boozer (16 e 9) fa la voce grossa sotto canestro, Deng (20 e 10) mette la tripla che chiude la gara a pochi secondi dalla fine ed è vittoria per Chicago. Da segnalare anche il rientro di Noah, a lungo fuori per infortunio, che va a completare il quintetto titolare, per cui da ora in poi i Bulls si faranno ancora più pericolosi.

Con un parziale nell'ultimo quarto i Nuggets sorprendono i Celtics e portano a casa una vittoria insperata alla luce della trade di questi giorni che ha portato Melo da un'altra parte. Boston parte forte grazie a Pierce che chiuderà con 17 e 6 e Garnett autore di una doppia doppia da 14 e 13. Il resto dei Celtics però non brilla e lo si vede anche dalle statistiche, chiuderanno infatti con il 17% da tre. Denver ne approfitta e aspettando il completo inserimento dei nuovi arrivati si lascia condurre da K-Mart (18 e 10). Buone le prove di Chandler (16) e Nenè (12 e 10).

giovedì 24 febbraio 2011

Jailbreak part 2


La settimana scorsa avevamo parlato della disputa legale tra Geohot e Sony. Ebbene arriva una buona notizia, infatti dal suo sito il nostro idolo ci fa sapere di aver raccolto abbastanza denaro per sostenere le spese legali. Questa dichiarazione viene confermata anche dai suoi avvocati che da qualche giorno stanno lavorando a tempo pieno alla causa. Per chi avesse perso l'articolo precedente può trovarlo nell'archivio di Febbraio con il titolo "Make it ra1n". Continueremo a seguire gli sviluppi e a tenervi aggiornati sulla questione perchè crediamo fermamente nella filosofia portata avanti dall'hacker americano.

The new beginnig

Ovviamente non si poteva non parlare della trade che ha portato Melo nella rotten apple. Che dire? Certamente Mike avrà il suo bel da fare per far coesistere Anthony e Stoudemire perchè in pratica giocano nello stesso ruolo ma, si perchè c'è sempre un ma, uno dei due, non vi dico chi perchè siete degli intenditori, dovrà giocare in quello che molti gli attribuiscono come il suo ruolo naturale. La squadra è la squadra per cui Amare si adeguerà, del resto Melo centro non ce lo vede nessuno...e ci mancherebbe! Non si può neanche immaginare una staffetta perchè nelle fasi calde del match devono stare tutti e due sul parquet, e per quello che il ragioniere dei Knicks scrive a fine mese vorrei vedere...In definitiva Mike dovrà farli convivere ma anche a me piacerebbe avere nella stessa squadra Billups che ancora da il suo, Melo che è Melo e Stoud che da centro o devasta il canestro, avendo una mobilità fuori dal normale, o esce dall'arco e tira da 3. Un rebus per molti ma questo non significa necessariamente che vinceranno il titolo quest'anno o in futuro. Per adesso è un bell'esperimento che dovrà concretizzarsi con il completamento del roster ma per questo ci vorrà del tempo. Altro colpo della notte è lo scambio di play tra Utah e Nets, si perchè D-Will e Harris si sono scambiate le casacche. Il tempo ci dirà chi ha fatto il miglior affare anche se l'ago della bilancia propende per D-Will che a New Jersey avrà le chiavi della squadra consegnategli da coach Johnson e con i soldi del proprietario russo potranno creare attorno al play una squadra di livello. Se qualcuno si domanda perchè non ci sono i commenti delle partite...beh oggi voglio fare il simpatico e vi rimando nella pagina "NBA" per i risultati, come dovrebbe accadere normalmente, e per i video utilizzate gli strumenti che il blog vi mette a disposizione nella colonna di destra.

mercoledì 23 febbraio 2011

After the trade

Miami riprende da dove aveva finito e spazza i Kings grazie ai big two. Lebron (31) e Wade (23) conducono le danze e a nulla valgono gli sforzi di Sacramento coni il solo Dalembert (18 e 13). Il rookie meraviglia Cousins, forse ancora frastornato per la sua prima convocazione all'All Star Game, si ferma a 8 punti. Miami scappa subito e tiene a freno i Kings. Da adesso in poi si fa sul serio per definire la griglia play offs per cui vedremo il vero valore di tutte le squadre.

Troppo forti i Thunder per i Clippers. KD strapazza il grifone e compagni ma questo non impedisce ad entrambe le squadre di dare vita ad una partita divertente, giocata a ritmi sostenuti. I big Three di Oklahoma prendono la scena e segnano punti a ripetizione, Durant (21) fa capire perchè, un giorno, sarà l'MVP della lega, Green (22) e il solito Westbrook, che nel week-end ha dimostrato di essere il play più atletico, con 13 e 7 assist completano l'opera. Per i Clippers manco a dirlo si salva solo Griffin che sfiora la tripla doppia con 28 11 e 8 assist e che qualche giorno fa ha ricevuto anche la benedizione di Shaq, per lui dunque il futuro è assicurato.

Per via della trade che ha portato Melo ai Knicks, i Nuggets giocano in 8 ma questo non vieta alle riserve, diventati titolari per una notte, di fare 100 punti, si avete letto bene, nei primi tre quarti e così asfaltare i Grizzlies privi di Gay e con Allen da 26 e 8 hanno cercato di resistere, ma inutilmente. Top scorer per Denver, non dovrei neanche dirvelo, Smith che tira tutto quello che tocca e si ferma a 26 8 e 5 assist, bene anche Afflalo e Lawson a 21. In tribuna ad osservare c'erano i nuovi arrivi con il Gallo, diciamo così, spettatore disinteressato...

I Warriors reggono un tempo e chiudono in parità, poi Boston decide che è ora di tornare a casa e mette a posto le cose lasciando a Ellis e compagni solo le briciole. KG (24 e 12), Pierce (23), Allen (18), Davis (12 e 10) e infine Rondo con 19 e 15 assist...solo per la fredda cronaca.

Gli Hawks sono poca cosa e la partita di L.A. dura solo un quarto, da li in poi, complici anche gli innumerevoli errori di Atlanta in campo ci sono solo i Lakers. Non c'è bisogno di ulteriori commenti...

martedì 22 febbraio 2011

Libro della settimana

"Islam istruzioni per l'uso" di Valentina Colombo

Nella pagina "Books" trovate la recensione.

Street Art View


Qualche giorno fa avevamo parlato di Google Art Project, oggi invece vi segnaliamo un altro interessante progetto che riguarda questa volta la street art. Red Bull in collaborazione con l'agenzia pubblicitaria Brazillian ha realizzato un sito, in continuo aggiornamento, in cui è possibile vedere le migliori opere degli street artists di tutto il globo. Il sito propone, tramite le immagini di Google Maps, una carrellata di opere potendo scegliere quale località visitare, inoltre ci offre la possibilità di inserire opere o artisti che ancora non sono nel loro database. 

http://www.streetartview.com/

lunedì 21 febbraio 2011

MVP at home


E anche questo All Star Game è andato. E' stato un bel week-end, pieno di emozioni che ricorderemo a lungo. L'Ovest batte l'Est 148 - 143 e a tutti quelli che avevano votato il sondaggio dando per vincente l'Est pongo una domanda. Ma come vi è venuto in mente? A casa del Mamba? Ragazzi non ci siamo. E' stato come dire andiamo in immersione con gli squali senza gabbia e sanguinanti...un errore madornale! Kobe ruba la scena a tutti in situazioni normali, immaginate quando gli occhi del mondo sono puntati su casa sua...Ha condotto l'Ovest alla vittoria e si è preso l'MVP. Da domani si riprende, sapremo dove andrà Melo e chi si giocherà l'anello. Stay tuned!

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domenica 20 febbraio 2011

Coming soon...


Mancano poche all'evento che chiuderà l'All Star Week-end, tutta L.A. e non solo è in fibrillazione per quello che vedremo sul parquet dove si affronteranno i giocatori più forti del pianeta. Avviso ai naviganti, come per il Rookie Challenge anche qui vale la regola secondo cui per 35 minuti si pensa al pubblico e a Stern ma se si arriva in sostanziale parità allacciate le cinture perchè vedrete cose che normalmente potete solo immaginare. Il meglio del meglio che si da battaglia per vincere e a quei livelli non si parla di super giocatori, ma di guerra totale, il bene contro il male e non si fanno prigionieri. Regolate l'orologio perchè tra un pò vi voglio incollati alla poltrona. Enjoy!!!

I believe i can fly

Per chi si fosse perso lo Sprite Slam Contest di stanotte di seguito vi lascio il link agli highlights. Ne vedrete delle belle fidatevi!

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sabato 19 febbraio 2011

Friday night



Rookie battono Sophomore 148 - 140. Ovviamente non aspettatevi un commento perchè in partite come queste non c'è nulla da commentare. Posso solo darvi una dritta per entrare meglio nello spirito dell'evento, e vale anche per la partita di domenica. Si gioca in due tempi da 20 minuti per cui i primi 35 servono per le statistiche e per far incazzare Stern che vorrebbe un pò di contegno poi se a 5 dalla fine, come è successo stanotte, le squadre sono in parità allora si gioca per vincere. Vi risparmio i tabellini ma non l'MVP. John Wall (Was) ha chiuso con 22 assist. Non potendovi regalare gli highlights nella home (non dipende da me) vi metto il link...

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venerdì 18 febbraio 2011

2011 Nba All Star schedule of events

Finalmente ci siamo, sta per partire il week-end delle stelle. Scommetto che starete tutti incollati davanti alla tv o al pc e per questo vi meritate il programma completo.


Venerdì
T-Mobile Rookie Challenge
Celebrity Game
D-League Dream Factory


Sabato
D-League All Star Game
Haier Shooting Stars
Taco Bell Skills Challenge
Foot Locker 3-Pt Contest
Sprite Slam Dunk


Domenica
60th NBA All Star Game

Terrific Rose

Oh my god! Rose distrugge anche gli Spurs e consolida la sua posizione in vetta alla classifica per l'MVP. Il duello con Parker (26) fa scintille ma alla fine ne esce vincitore il play di Chicago, saranno 42 e 8 assist per lui alla fine di una partita in cui ha fatto letteralmente impazzire la difesa avversaria, e stiamo parlando di quella di S.A.. Partita in equilibrio fino agli ultimi minuti del terzo quarto, da li in poi i Bulls danno uno strattone alla partita portandosi in vantaggio e mantenendolo fino alla fine. Duncan (14 e 9) e Ginobili (16) non trovano il modo di arginare Rose che fa letteralmente quello che vuole ed insieme alle altre due stelle Deng (19) e Boozer (15) infligge una pesante sconfitta alla squadra di Pop.

I Mavs fanno il colpaccio in Arizona complici i 35 di Nowitzki. La gara resta in bilico fino alla fine ma al suono della sirena sono i texani a gioire nell'ultima gara prima dell'all star week-end. Dallas è tornata a far paura con il rientro del francesino (9) e il buon momento di Kidd (6 e 12) che sembra punzecchiato dalla rivalità con il giovane Rod. Guidati dal tedesco fanno una gran gara anche Peja (10) e Chandler (12 e 12), senza dimenticarci la panchina con Terry (16 e 7 assist) e Matrix (12 e 8). Per Phoenix ottimi Nash (15 e 14 assist), Frye (24), ma quando Dallas gioca in questo modo sono poche le squadre che possono impensierirla.

giovedì 17 febbraio 2011

And the winner is...Est

Anche questo secondo sondaggio è andato. Questa volta il quesito riguardava la squadra che avrebbe vinto la partita delle stelle. La maggior parte di voi da vincente l'Est, non resta che aspettare questo fine settimana...

Make it ra1n



Molti lo chiamano il "ragazzo genio", "il padre del jailbreak" o cose simili, io lo chiamo con il suo nick Geohot. Questo hacker americano sale alla ribalta qualche anno fa per aver sbloccato l'iphone e da allora, nell'ambiente, non si fa altro che parlare di lui. Si perchè è stato il primo a fare quello che negli States si chiama "jailbreak", ovvero la procedura di sblocco di un dispositivo del quale si prendono i diritti di root e sul quale si possono far girare applicazioni di terze parti, proprio quello che le case produttrici non vogliono che accada. Nel corso degli anni si è parlato spesso della sicurezza dei device di nuova generazione, del modo in cui i vendors bloccavano i loro gioielli e impedivano la "manomissione" dai non addetti ai lavori. Molti di voi per anni ed anni hanno avuto fra le mani dispositivi che non potevano funzionare senza la sim dell'operatore, nel quale si potevano scaricare solo applicazioni "certificate", approvate dalla casa madre. Non proprio il massimo ad essere sinceri, ma le cose andavano così, per cui chi comprava un prodotto Apple, per esempio, sapeva di non poter sfruttare al 100% il proprio apparecchio. Poi un giorno...all'improvviso...la pioggia. Geohot mostrava al mondo l'impensabile. La comunità cibernetica, in delirio, e Steve Jobs un pò meno a dire il vero, sono stati catapultati in un nuovo mondo. Un ragazzino minorenne era riuscito dove nessuno era mai riuscito prima, aveva sbloccato l'iphone. Ovviamente la notizia fa il giro del mondo e del web, che a volte mi sembrano due cose diverse, e subito parte la caccia al genio e al suo tool per il jailbreak. Verità o bufala? Sacrosanta verità! Nel giro di poche ore il blog di Geohot è sommerso di visite, tutti vogliono il tesoro, la chiave per sbloccare il proprio device. Da quel giorno l'hacker più famoso del mondo non si è risparmiato, ha continuato a lavorare per migliorare i suoi exploit, per rendere sempre più vulnerabile quello che fino a poco tempo prima era considerato l'Alcatraz dei device. Apple non è stata a guardare ed è subito intervenuta per mettersi al riparo. Ha sviluppato un nuovo OS e si è schierata contro il giovane adolescente invocando la violazione dei diritti d’autore tramite l’utilizzo di programmi e software di terze parti. La disputa tra Apple e Geohot ha creato scompiglio nella comunità di internet, da una parte quelli che propendono per il diritto d'autore, dall'altra quelli che invocano la libertà. Tutto questo sicuramente ha contribuito anche ad aumentare le vendite per la compagnia di Jobs ma al tempo stesso ha posto il problema della sicurezza dei dispositivi Apple e del copyright, problema che internet tiene in scarsa considerazione dal momento che in milioni si battono per le licenze libere. In questi anni ogni qual volta la casa di Cupertino sfornava un nuovo idevice, ecco che spuntava un tool per sbloccarlo. Non solo Geohot ma anche altri hackers si sono messi al lavoro per rendere la vita impossibile a Mr Jobs, e ci sono riusciti benissimo. Non potendo niente dal punto di vista software, Apple ci ha provato dal punto di vista legale ma in America il jailbreak è legale, per cui Jobs si è rivolto alla Corte Federale così come ha fatto Sony che in questi mesi ha fatto richiesta per un'ordinanza restrittiva contro Geohot. Cosa che è andata a buon fine, per loro si intende, con la motivazione che quanto da lui messo in opera puo' costituire un serio danno per il prodotto e per il lavoro dell'azienda che lo produce. La multinazionale giapponese non ha preso bene lo sblocco della ps3 e al contrario di Apple non è andata per il sottile, passando subito alle vie legali. L’accusa mossa da Sony è importante e consiste nell’aver “contravvenuto a misure effettive di protezione tecnologica dispiegate da SCEA per proteggere da accesso non autorizzato e/o effettuazione di copie illegali di prodotti legati a PlayStation 3 e altri lavori protetti da copyright”. Inoltre Geohot è anche accusato per “aver conseguito guadagni, sul suo blog c'è il pulsante "donate", tramite la sua azione illegale”. Staremo a vedere gli sviluppi...

martedì 15 febbraio 2011

Libro della settimana

"Dentro l'Opus Dei" di Emanuela Provera

Nella pagina "books" trovate la recensione.

Vamos vamos Argentina

Brutta battuta d'arresto per L.A. che perde di 20 a Charlotte una partita mai iniziata. Kobe sbaglia molto e il resto della squadra purtroppo lo segue, il tiro dalla lunga non entra, la difesa fa acqua da tutte le parti, Wallace (20 e 11) e compagni me approfittano e la gara si conclude all'inizio dell'ultimo periodo con i Bobcats a +22.

Gli Spurs demoliscono un poco alla volta i Nets che non riescono mai ad entrare in partita e nel quarto quarto mollano la gara pensando alla prossima. Duncan (15 e 11) spiega ai lunghi avversari insieme a Parker (13 e 7) ma a mettere la parola fine è il solito Manu Ginobili (22) ormai padrone indiscusso della squadra.

Denver dura un tempo poi lascia campo ai Rockets che non se lo fanno ripetere due volte e schiantano Melo e compagni. La partita sembra essere in equilibrio ma nel terzo quarto Denver crolla, come nelle ultime uscite, e non trova più continuità offensiva tirando malissimo da tre, di solito la sua arma vincente, e Houston ne approfitta. Top scorer Lee con 22.

lunedì 14 febbraio 2011

Big G si da all'arte


Google ha appena varato un importante progetto, realizzato utilizzando la stessa tecnologia alla base del funzionamento di Street View il quale permette di visitare strade cittadine ed extraurbane. Il nuovo servizio si chiama Google Art Project e consente di accedere alle sale di 17 musei. Per l'Italia, c'è l'intera collezione della Galleria degli Uffizi, a Firenze. Tra gli altri musei, i principali sono il Metropolitan Museum di New York, The State Hermitage Museum di San Pietroburgo, il Tate Britain & The National Gallery a Londra, il Museo Reina Sofia di Madrid ed il Museo Van Gogh di Amsterdam. Amit Sood, responsabile del progetto Google Art, ha spiegato come la nuova scommessa sia iniziata dall'idea di un ristretto gruppo di appassionati con l'intento di far leva sulla strumento tecnologico per rendere le opere artistiche più facilmente accessibili da parte di tutti. "E non solo, quindi", ha osservato Sood, "da parte di coloro che sono abituali frequentatori delle gallerie d'arte oppure che hanno la fortuna di vivere a poca distanza dai più famosi musei". Per l'acquisizione dell'archivio fotografico, i tecnici di Google hanno utilizzato un sistema "gigapixel" che consente di esaminare i particolari di ciascun quadro esposto. Sood ha aggiunto che una speciale "vista al microscopio" fa leva sul software Picasa per distribuire le immagini con una risoluzione elevatissima. Speriamo che questa nuova iniziativa possa rendere più curiosi i "naviganti" e permetta una maggiore fruizione dell'arte dal momento che risulta difficile raggiungere tutti i musei del mondo. Qualcuno dirà che così si uccide l'arte perchè ora la gente starà comodamente seduta davanti al pc e potrà godere delle opere di tutto il mondo, ma questo nelle intenzioni di Google è uno strumento che non vuole sostituirsi ai musei, ma invogliare a visitarli. Nel resto del mondo sono tutti contenti, noi italiani un pò meno visto che per entrare nei nostri musei ancora bisogna pagare.
Nella pagina "Art" trovate una breve guida per usare al meglio il servizio di Google.

www.googleartproject.com

Big Baby

Miami parte forte e sorprende Boston che però non si fa impensierire e reagisce ricucendo lo strappo a fine primo tempo. Il terzo quarto vede i Celtics infliggere un gran parziale che li porta nell'ultimo periodo con un buon vantaggio ma Lebron (22 7 e 7) e Bosh (24 e 10) non ci stano e recuperano lo svantaggio portando gli Heat -2 quando mancano pochi minuti alla fine. Boston però non molla e Garnett (19 e 7), se pur limitato dai falli, respinge gli attacchi avversari ben coadiuvato da Davis (16), autore degli ultimi punti dei Celtics, e Rondo (11 10 e 10). Pierce chiude a 1 punto ma si batte come un leone in difesa limitando James.

Serata no per i Lakers che perdono malamente a Orlando una partita decisa nell'ultimo periodo quando L.A. dopo una serie interminabile di errori lascia andare la gara pensando già a quella successiva. Howard è padrone della gara anche se gravato di falli ma mette insieme 31 punti e 13 rimbalzi, con una buona prova anche per il resto della squadra. Los Angeles commette troppi errori, bene Bynum con 17 e 9 e Odom con 15 e 8. Kobe (17) ma forza troppo.

Golden State prova a scappare ma i Thunder non ci stanno e rispondono punto su punto, la squadra della baia riesce a spuntarla solo nei secondi finali grazie alle prove di Ellis (33 e 7), Lee (23 e 19), Curry (23 e 13 assist). Questa volta la coppia KD (29) e Westbrook (21 e 5) non riesce ad avere la meglio forse traditi da Green non ai suoi livelli o semplicemente perchè come ripetiamo da tempo, è difficile vincere solo in due anche se fenomeni.

domenica 13 febbraio 2011

Buzzer Beater

Atlanta parte fortissimo e chiude il primo tempo sopra di 20 ma i Bobcats hanno una reazione d'orgoglio e con il passare dei minuti mangiano tutto il vantaggio accumulato dagli Hawks. Smith (28) e Horford (16 e 10) giocano una buona partita ma nel secondo periodo si scatenano Livingston (22), Wallace (16 e 13) e Jackson (32), quest'ultimo autore del tiro che regala la vittoria ad Atlanta all'ultimo secondo.

I Knicks vincono il derby della Mela dopo aver controllato facilmente la partita. Assente Stoud la squadra di D'Antoni non si scompone e affida le chiavi a Chandler (21 e 8), lo seguono a ruota Fields (14) e Douglas (19). Per i Nets si salvano solo Harris (22) e Lopez (19). Svanite le voci di un possibile arrivo di Melo New Jersey ha perso un pò di smalto e i tifosi già pensano al prossimo anno.

San Antonio chiude il primo tempo sopra di 30 e Washington resta a guardare il secondo tempo che si trasforma in un gigantesco garbage time buono solo a mettere a posto le statistiche. Un 'altra vittoria per la squadra di Pop che potrà pensare a come far giocare l'ovest il prossimo week-end...

Non basta l'ennesima doppia doppia di K-Love (16 e 13) per battere i lanciatissimi 76ers che dopo la bella vittoria sugli Spurs continuano il loro buon momento e battono anche Minnesota. Nel secondo quarto si consuma lo strappo che porta i vantaggio Philadelphia complice Brand che chiuderà con 12 e 9, ma nell'ultimo periodo si scatena Young (18) che chiude ogni discorso.

Dopo aver recuperato uno svantaggio di 10 punti Chicago vince una bella partita giocata a ritmi elevati. Il futuro MVP della lega guida i Bulls nel secondo tempo come mai aveva fatto sino ad ora segnando punti, alla fine saranno 23 e regalando 6 assist ai compagni, se qualcuno non lo avesse capito sto parlando di Rose. Boozer non brilla ma mette a segno 17 punti e cattura 8 rimbalzi. Agli Hornets non bastano i 24 di Thornton, West (17) ma soprattutto Paul (15, ma con 4/12 al tiro) che questa volta non pungono e la sfida va ai giovani Bulls.

Questa volta i Mavs non si complicano la vita e vincono con relativa tranquillità grazie ai 22 del biondo e i 22 di Peja che dopo aver letto le molte critiche ricevute sul blog ha una reazione d'orgolgio e finalmente gioca una partita degna di nota. Per i Rockets solo Lowry (26 e 8) tenta una reazione ma Dallas è in controllo e per questa volta non c'è storia.

Oklahoma si complica la vita ma alla fine vince una partita condotta dall'inizio. Negli ultimi 5 minuti i Kings recuperano lo svantaggio e si portano a -2. Tiri liberi per i Thunder ma Durant (35) clamorosamente sbaglia, rimessa per Sacramento, tripla, ferro, sconfitta. Solo Westbrook (22 e 7) regge il passo di KD ma non è una novità mentre il resto dei Thunder è in serata no, dall'altra parte invece brillano Evans (30 e 9) e Cousins (14 e 12) ma questa volta il rookie di Sacramento non fa la differenza.

sabato 12 febbraio 2011

E-commerce uguale sviluppo?



"Gli italiani che si sono rivolti a Internet per gli acquisti sono sempre di piu'. Nel 2010 si e' conclusa una transazione ogni secondo, con un aumento del numero totale di acquisti del 5,6%". Cosi' un comunicato di eBay Italia. Secondo un'indagine condotta dalla societa', la categoria che nel 2010 ha generato il maggiore numero di acquisto e' il consumer tech, con un prodotto tecnologico venduto ogni quattro secondi, seguito da abbigliamento e accessori, con un acquisto ogni dodici secondi. Al terzo posto Casa, Arredamento e Bricolage, con un prodotto ogni 14 secondi. La crescita maggiore, pero', ha riguardato i prodotti di bellezza (+39%). L'Italia, che storicamente arriva in ritardo alle nuove tecnologie, sta compiendo dei piccoli passi verso l'informatizzazione e l'e-commerce potrebbe dare una spinta decisiva. Molti connazionali non sono mai stati molto propensi all'acquisto on-line per tutta una serie di motivi che vanno dalla scarsa penetrazione di internet nelle nostre case, alla poca fiducia nei mezzi elettronici che consentono di fare queste operazioni o alla scarsa conoscenza di suddetti mezzi. In un Paese dominato dalle televisioni, lo sviluppo di internet è fondamentale perchè oltre a consentire una maggiore informazione (più informazione vuol dire più conoscenza e conseguente libertà di scelta), consente la nascita di una nuova "cultura digitale", cioè la capacità di interagire anche attraverso l'informatica. L'uso del computer non si deve fermare al come funziona un pc ma deve dare la possibilità all'individuo di conoscere un altro mondo fatto di curiosità e possibilità. Curiosità per ciò che si può scoprire e possibilità per le opportunità che offre la rete. Tutto questo però parte da un assunto fondamentale, lo sviluppo delle infrastrutture senza le quali è impensabile l'evoluzione di internet. 

Streak over

Orlando crolla nel finale e gli Hornets ne approfittano per portare a casa un'importante vittoria con la complicità di Green (24) e West (17 e 17). Questa volta Paul non brilla ma i suoi 15 punti e 7 assist bastano per contribuire alla vittoria. Howard (20 e 17) è immenso come sempre, Redick e Clark, 14 per entrambi, fanno di tutto per tenere in partita Orlando ma solo con 8 giocatori è difficile reggere il ritmo imposto da New Orleans e alla fine devono cedere.

Si salvano solo i lunghi per gli Spurs in una partita giocata a ritmi lenti e condita da imbarazzanti errori al tiro, le squadre finiranno con il 35% da 2 e il 38% da 3 per Philly e il 17% per San Antonio con conseguente punteggio da play offs tanto caro a Pop ma che non porta alla vittoria. Philadelphia fa il colpo e batte gli Spurs che tengono fino a pochi minuti dalla sirena e poi si sciolgono come neve al sole sotto i colpi di Brand (8 e 17) e Holiday (27).

A Toronto piovono triple, questa può essere la sintesi perfetta della partita giocata tra Raptors e Blazers. La partita va dalla parte di Portland solo nel finale dopo aver visto la sfida all'ultimo tiro tra Aldridge (37 e 10) e Bargnani (29) che se le sono date di santa ragione per tutto l'incontro, cestisticamente parlando. Ottima prova anche per Rudy (23) con 6/8 da 3 e Miller (13 e 8).

L'incubo è finito per Cleveland che finalmente torna a sorridere dopo la vittoria all'ove time sui Clippers. Partita a ritmi altissimi in cui nessuno si risparmia e lo dimostrano anche i tabellini a fine gara. La triade di L.A. segna a valanga aiutati anche dai panchinari che pur essendo solo tre si fanno valere. Blake (32 e 13) Foye (23) e Davis (26 e 7 assist) devono cedere il passo nel finale ai più convinti Cavs che guidati da Jamison (35 e 9) e Hickson (27 e 14), con l'aiuto di Gibson (17) e Williams (17 e 14) strappano l'applauso dei paganti al suono della sirena.

Prova corale e vittoria per gli Heat che nella Mo-town giocano una buona pallacanestro mettendo da parte per una sera gli egoismi personali e lasciando spazio anche agli altri componenti del roster. Wade (24 8 e 7) spacca in due la difesa avversaria con penetrazioni a cui Detroit non trova rimedio, James (16 8 e 10) serve assist ai compagni e si concentra anche in difesa e Miller (16) fa male da 3.

Kobe al Garden si sente come allo Staples, è casa sua! Non dimenticate un sessantello di qualche anno fa. Questa notte ne ha messi 33 e con Gasol a 20 è stata una facile vittoria. Solo Stoud (24 e 10) e Felton (20 e 7) per NY sono all'altezza ma non basta.

venerdì 11 febbraio 2011

Allen for History

Al TD Garden va in scena la storia, e non sarebbe la prima volta. Allen diventa il più prolifico tiratore da 3 della storia superando un altro mito come Miller ma i paganti possono gioire solo per questo, dato che la vittoria va ai Lakers. Los Angeles va in svantaggio ma a poco a poco ritorna in carreggiata e sorpassa Boston che non è in grado di respingere l'avanzata giallo-viola. La sfida Kobe-Ray fa scintille, da una parte e dall'altra i due si scambiano triple, entrate e fade-away ma nell'ultimo quarto Bryant fa la differenza segnando la sconfitta dei Celtics che non hanno avuto un grande contributo dai lunghi, normalmente il loro punto forte, impegnati a difendersi da Gasol (20 e 10) e Bynum (16 e 9).

Primo tempo devastante per Phoenix che annienta i Warriors e vince senza fatica una gara che in pratica non è mai iniziata. Questa volta Ellis non si ripete e con lui tutto il quintetto base, infatti è la panchina ha fare punti che serviranno solo per le statistiche. Nash (18 e 11 assist) orchestra per i compagni che corrono e tirano con il 54% da tre non lasciando scampo agli avversari.

Denver parte forte e si pensa ad una facile vittoria ma in campo ci sono i cavalli pazzi che come sempre recuperano e vanno in vantaggio che regge fino a pochi minuti dalla fine quando sui Mavs si abbatte una pioggia di triple che annulla il vantaggio costruito in precedenza. Dirk (16 e 8) non brilla molto ma ci pensano Chandler (20 e 11) e Terry (25) a guidare Dallas nella tana di Melo che ne mette 42 con alcune triple nella parte cruciale della gara. Billups firma 30 punti e 9 assist ma il tiro della vittoria sulla sirena lo mette Afflalo (24) che elude la difesa di Marion e con un jump infila il canestro. Peja con 2 sta diventando una costante ma anche un problema.

giovedì 10 febbraio 2011

Super Ellis

West sbaglia il tiro della vittoria e si va all'over time. New Orleans e New Jersey danno vita ad una partita intensa giocata punto a punto per la gioia degli spettatori. I Nets la spuntano grazie anche ai 25 di Vujacic e alla doppia doppia di Humphries (14 e 15). Gli Hornets rispondono con i 17 di Belinelli e i 32 e 15 di West. All'ultimo secondo rimessa e palla a CP3, sfera che gira due volte sul ferro ed esce.

Due triple consecutive nell'ultimo quarto danno ai Magic il vantaggio che garantisce la vittoria su Philadelphia dopo che la gara aveva visto l'alternarsi al comando delle due squadre. A sfidarsi sono due team rimaneggiati, 8 per Orlando e 9 per Philly ma non mancano spettacolo e intensità. Iguodala (21) e Williams (23) danno il massimo mentre Brand (12) si infrange contro Howard (30 e 17), dominatore assoluto sotto entrambi i canestri. Il resto dei Magic viaggia tra i 10 e i 13 punti e alla fine la spuntano loro.

I Knicks affondano sotto i colpi della triade Griffin (21) Foye (24) Davis (16 e 16). Il barone, che senza i problemi alla schiena è ancora un signor giocatore, guida l'orchestra Clippers e le suona, letteralmente, ai malcapitati Knicks che ci provano in ogni modo ma nulla possono contro una squadra che mischia bene talento ed esperienza, forse quella che manca a New York. Stoud (23) e il Gallo (21) cercano di nascondere le lacune dei compagni ma sono troppo soli.

Serata no per D-Will che prende una sonora lezione da Rose il quale chiude con 29 e 7 una partita risolta solo sulla sirena. Utah perde molti palloni e i Bulls ne approfittano per andare in contropiede facendo correre da una parte all'altra del campo i Jazz che reagiscono solo con Jefferson (26) e Millsap (20 e 14) mentre Chicago mette a referto tutto il roster.

Dallas vince in rimonta e per una volta lo fa senza l'aiuto della sua stella, il biondo infatti si ferma a 10 ma ci pensano Terry (22) e Barea (20) a portare a casa la vittoria dopo aver inseguito e rimontato una partita iniziata male complice la buona prova di Evans (16 e 10), Cousins (19 e 15) e Dalembert (20  e 7) il quale fa passare una brutta serata a Chandler (13 e 4).

Ellis vince la sfida con Melo e Golden State porta a casa un importante vittoria. Tra Nuggets e Warriors è punto a punto ma la squadra della baia tira meglio da 3 e si aggiudica la gara. Per la fredda cronaca, Melo (29), Nenè (17), Smith (16), Harrington (18) per Denver. Ellis (27), Wright (23 e 11), Lee (16 e 12), Williams (18).

mercoledì 9 febbraio 2011

Ftth Conference

Si e' aperta stamattina a Milano l'edizione 2011 della Ftth (fiber to the home) Conference, una due giorni di lavoro in cui si parlera' di fibra ottica e dello sviluppo delle reti di nuova generazione nei prossimi anni. A completare i lavori, oltre a conferenze e incontri delle varie aziende, fra cui big di primo piano come Prysmian, che si e' detta "pronta a svolgere un ruolo chiave nello sviluppo dei futuri progetti di reti a banda larga", compreso "Fibra per l'Italia", la presenza della vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes, che ha la delega per l'agenda digitale e che parlera' nel pomeriggio del secondo giorno. "La fibra ottica sta diventando davvero un fenomeno internazionale, ha dichiarato Chris Holden, presidente di Ftth Council Europe. I mercati emergenti sono davvero dinamici e spesso entrano nelle alte posizioni della classifica, superando i mercati piu' maturi dell'Europa del nord e dell'ovest. Sta diventando sempre piu' evidente che le principali economie, come Germania, Spagna e Gran Bretagna, hanno bisogno di dare un'accelerata o rischiano di restare indietro". In questi giorni partirà anche la sperimentazione, da parte di Telecom, di un progetto che prevede internet a 100 megabit con un canone mensile di 60 euro, ma siamo pazzi? Vogliono farci credere che si paga a megabit? Svegliatevi, non si fanno tariffe "a quantità"! E' davvero ridicolo che al primo provider italiano vengano fatte queste concessioni, ma d'altra parte in paese in cui internet viene ostracizzato per lasciare spazio alla tv non c'è da stupirsi che l'antitrust non proferisca verbo...e poi organizzano le conferenze sullo sviluppo digitale. Vi terrò aggiornati.

...And the oscar goes to...Facebook?

Ci mancava pure l'oscar. O meglio per il momento la nomination. In questi giorni, Hollywood ha annunciato le nomination per l'Oscar 2011. L'83esima edizione vede alla volata finale e con buone chance “The Social Network”, il riuscito film sulla nascita di Facebook e sul suo inventore, Mark Zuckerberg. Una storia di neocapitalismo ma anche di come una società, quella americana, sappia affidarsi a nuovi e giovani talenti. Inevitabile il confronto con l'Italia in cui succede esattamente il contrario. Il 27 febbraio sapremo i vincitori della statuetta alla cerimonia degli Academy Awards ma per ora gli scommettitori sembrano puntare su "The Social Network", oltre a “The King's Speech” di Tom Hooper con Colin Firth sul re d'Inghilterra Giorgio VI che ha raccolto ben 12 candidature. In questi giorni sono tante le notizie che hanno come protagonista Fb, la futuribile quotazione in borsa che dovrebbe avvenire nel 2012, la sfida con Flickr che vede il famoso sito di condivisione delle foto perdere utenti a favore di Facebook (pure questo), l'ultima e beffarda news che ha visto un hacker violare l'account del fondatore di Fb e mandare un messaggio dalla sua home page (il messaggio faceva riferimento all'investimento, 600 milioni di dollari, di una delle più grandi banche d'affari al mondo nel social network) facendo sorgere, anche se non ce n'era bisogno, numerosi dubbi sulla sicurezza del sito fondato da Zuckerberg. Staremo a vedere quali saranno gli scenari futuri...

C...battle

La sfida tra i centri più dominanti della lega vede vincitore Howard (22 e 20). I Clippers non hanno il solito contributo dal grifone che si ferma a 12 e 10, cifre non certo consone ad uno come lui, e Davis con 25 non può fare la differenza. I Magic sono in serata di grazia, corrono e segnano da tutte le posizioni facendo felici gli spettatori dell'Amway Center.

I Pistons partono bene e chiudono in parità il primo tempo, ma nel secondo periodo di gioco gli Spurs allungano e concludono la gara senza troppa fatica grazie al contributo di Blair (18 e 12).

Lebron (41 e 13) fa credere ai Pacers di poter vincere la gara, poi nell'ultimo quarto mette in chiaro due cose e chiude la partita con Wade (17).

Oklahoma vince ma solo all'over time, Durant (31 e 10) non mette il tiro della vittoria e si va al supplementare. Westbrook (21 e 11) ingaggia una bella sfida con Allen (27) che aiutato da Randolph (31 e 14) rende dura la vita ai Thunder ma la vittoria sfugge all'ultimo tiro.

martedì 8 febbraio 2011

Libro della settimana

"I dieci giorni" di Alain Minc

Nella pagina "Books" trovate la recensione.

Happy Birthday


Questo è il mio regalo. Ti avevo detto che avrei trovato il modo di farti gli auguri...
Buon compleanno.

Fifty Melo

M.J. a bordo campo si gode la vittoria dei Bobcats sui Boston Celtics. Back to back per i bianco-verdi che non sembrano risentirne e giocano una buona partita ma non riescono a staccare gli avversari come nelle altre partite e questa volta pur arrivando in parità agli ultimi istanti devono cedere la parte buona del referto. Allen (25) e Pierce (22) danno il massimo, Rondo (14 assist) non in serata realizzativa e per una volta soffre il play avversario. Garnett e Perkins soffrono soprattutto a rimbalzo contro Wallace (19 e 16) e Brown (12 rimbalzi) ma la vera differenza la fanno gli uomini della panca, Henderson (15) e Livingston (18).

L.A. in controllo a Memphis. La sfida tra i fratelli Gasol vede vincitore il più grande, Pau (17 e 9). Il resto dei Lakers gioca come da copione, tutti in doppia cifra, e porta a casa la vittoria.

K-Love colpisce ancora e affonda gli Hornets con l'ennesima doppia doppia, 27 e 17, ben supportato dai compagni, molti dei quali oltre i 10 punti. Minny parte bene e controlla la gara senza problemi dall'inizio alla fine, rintuzzando i tentativi di rimonta degli Hornets guidati da Paul (17 e 13), aiutato solo da West (18) e Belinelli (15).

Ancora una volta i Mavs riescono a complicarsi la vita ma portano a casa la vittoria grazie alla panchina. Peja gioca dal primo minuto e riprende confidenza con il campo ma le stelle non brillano per cui ci pensano Barea (9 e 7 assist), Terry (23) e Marion (17 e 10) a domare i Cavs di un ispirato Hickson (26 e 12).

Complice l'infortunio di Billups ad inizio gara, Denver spreca una buona occasione e vanifica i 50 e 11 di Anthony che deve farsi carico di tutte le soluzioni offensive aiutato dal solo Lawson (19). La difesa dei Rockets però tiene e limita il resto dei Nuggets che tirano con brutte percentuali. Per Houston ottima partita di Martin (37) e Scola (25 e 8).

Chicago perde ancora, stavolta è Portland ad avere la meglio sui Bulls, complice Aldridge e i suoi 42 punti, oltre alle ottime prove di Miller (27 e 11 assist) e Fernandez (18). I Blazers partono forte e mantengono il vantaggio senza perdere mai il controllo della gara. Chicago ci prova ma non è serata anche se le cifre delle sue stelle sono di tutto rispetto. Rose (36), Boozer (17 e 12), Deng (15).

Si decide tutto negli ultimi 5 minuti tra Utah e Sacramento, dopo una partita giocata sul filo dell'equilibrio. D-Will (21 e 9 assistenze) e Jefferson (23) guidano i Jazz, Millsap (18) e Bell (17) rispondono presente ed è vittoria. Per i Kings bene Cousins (25 e 14) ed Evans (21).

lunedì 7 febbraio 2011

I balzelli non sono piccoli salti

Cos'è un balzello? Partiamo dall'inizio. Storicamente veniva definito come il pedaggio dovuto all'ingresso delle città e per estensione, un tributo applicato saltuariamente ma oneroso se non decisamente iniquo. Con il passare del tempo il significato per estensione è diventato il nome dato a forme contemporanee di imposizione fiscale, spesso contorte, cui si è costretti a ottemperare malgrado la loro apparente inutilità e la loro natura percepita come unicamente lucrosa. Facciamo alcuni esempi. Spesso si sente la frase "è un balzello che incide sulle tasche dei cittadini", e vorrei vedere su quali tasche dovrebbe pesare...Praticamente il balzello è una tassa che spesso frena la crescita del settore a cui è applicato. Ne esistono di diversi. Il canone Rai,  la tassa sui rifiuti a cui si aggiunge pure l'iva e ultimamente hanno creato anche quello "di soggiorno" per i turisti, si perchè tutti sappiamo che le nostre città sono talmente affollate che dobbiamo fare qualcosa per tenerne alcuni alla larga. Ma quello che penso sia il più odiato di tutti e da tutti è senza dubbio l'accisa suo carburanti. Vediamo in dettaglio. Molte delle accise italiane furono introdotte come temporanee, per far fronte a vari eventi straordinari, ma nonostante il venir meno della causa ancora oggi non risultano rimosse. Inoltre, dal 1999, le Regioni hanno la facoltà di tassare i carburanti. Ecco l'elenco completo.
  1. 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935 (0,001 euro);
  2. 14 lire per la crisi di Suez del 1956 (0,007 euro);
  3. 10 lire per il disastro del Vajont del 1963 (0,005 euro);
  4. 10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966 (0,005 euro);
  5. 10 lire per il terremoto del Belice del 1968 (0,005 euro);
  6. 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976 (0,051 euro);
  7. 75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980 (0,039 euro);
  8. 205 lire per la missione in Libano del 1983 (0,106 euro);
  9. 22 lire per la missione in Bosnia del 1996 (0,011 euro);
  10. 0,020 euro (39 lire) per rinnovo contratto autoferrotranvieri 2004.
In totale fanno 0,25 euro (486 lire), a cui viene applicata anche l'iva, per un totale di 0,30 euro. Attualmente l'accisa per la benzina è pari a 0,564 euro e per il gasolio a 0,423 euro. Dal momento che tali valori incidono in modo tangibile sul prezzo dei combustibili, provocano numerose polemiche. Il carburante per gli aerei è esente da accise nell'ambito della Comunità Europea in virtù dell'art.14, paragrafo 1, lettera b) della direttiva 2003/96/CE del 27/10/2003. Tale articolo sostanzialmente conferma quanto era già affermato nella direttiva 92/81/CEE del 31/10/1992 (ormai abrogata) dove, all'articolo 8, paragrafo 1, lettera b), si affermava che il cherosene per aviojet è esente da accise negli stati membri CEE, eccetto che per l'aviazione privata da diporto. Le esenzioni dalla tassazione dei carburanti aerei per voli tra paesi CEE e paesi non comunitari sono previste da particolari accordi internazionali. Solitamente le accise per i carburanti costituiscono una parte considerevole delle entrate totali dello Stato e delle Regioni. Da ciò si evince che questa tassa ha un obiettivo ben preciso. Portare soldi nelle casse dello Stato. Molti si chiedono perchè non viene abrogata. Domanda inutile, la risposta è qualche riga sopra. A questo si aggiunge l'annoso dilemma del prezzo della benzina che non scende quando cala il prezzo del petrolio. Altra domanda a cui nessuno darà mai una risposta. Stato e lobby del petrolio lavorano a stretto contatto per cui l'unico modo di far calare il prezzo del carburante è sviluppare fonti energetiche alternative. Qualcuno dirà che quando le energie alternative avranno la stessa fetta di mercato di benzina e gasolio probabilmente avranno anche lo stesso prezzo per cui la concorrenza non ci sarà mai. Che fare? Riconsiderare l'antico significato della parola. Il balzello è l'andare a balzi degli animali.

Battle for Est

I Clippers ci credono per un quarto e mezzo poi Miami allunga, a nulla servono i 21 e 16 di Blake, e porta a casa il risultato con facilità. La difesa di L.A. si concentra sui penetratori ma la strategia non funziona con il risultato di lasciare buoni tiri dall'arco e di far comunque entrare in area Wade (28 8 e 8) e Lebron (12). House punisce sia dalla media che da tre et voilà...vittoria Heat.

Forse in attesa di Melo, questa settimana dato sempre a New York ma sponda Knicks, il pubblico del Garden si gode una vittoria dei loro beniamini ma soprattutto i 41 di Amare servito ottimamente da Felton (13 e 13) che con i 25 di Fields si sbarazzano di Philly a cui non bastano un super Brand da 28 e 5 e l'ottimo contributo dei panchinari Williams (19) e Young (16).

Boston, come spesso accade in questo periodo, parte male quando gioca in casa e Orlando ne approfitta portandosi in vantaggio ma subisce la rimonta dei Celtics che alla fine del secondo periodo hanno annullano il gap. Howard (28 e13) si batte come al solito ma non è supportato dai compagni che giocano una brutta gara complice la super difesa di Boston che non lascia spazio sporcando di molto le statistiche dei Magic che chiuderanno con un misero 12% da tre. Rondo (26) spacca la difesa avversaria facendola collassare su di se, così facendo i tiratori di Boston sono liberi di colpire, Pierce (18) fa impazzire Hedo che non riesce a seguirlo sui blocchi e Garnett (16) mette i suoi tiri dai 5 metri. Per punteggio ed intensità è stata una gara di play offs, non oso immaginare cosa succederà quando saremo veramente in post season....stay tuned.

domenica 6 febbraio 2011

Grazie a tutti


A un mese dalla nascita del Blog volevo dire a tutti un grazie di cuore. Grazie per avermi sostenuto in questa scelta, per aver commentato i post, per aver mandato materiale poi postato, per la pazienza con la quale avete risposto ai miei quesiti. Voglio offrirvi un servizio sempre più accurato perchè, in fondo, questo è un pò il Blog di tutti voi, per cui vi chiedo consigli e suggerimenti per migliorare alcuni aspetti che renderanno la fruizione dei contenuti migliore. Col passare del tempo soprattutto a livello grafico le cose cambieranno, per cui se pensate che qualcosa vada migliorato non esitate a dire la vostra. Se avete perplessità sulla grandezza o il font del carattere dei post, se desiderate una foto che accompagni il singolo post, solo per fare due esempi, lasciate un commento. Il confronto aiuta a crescere. Grazie a tutti!

The Combo

Stop interno per Charlotte che scende in campo poco convinta e rimedia una sconfitta cocente contro i Mavs in striscia vincente. No bastano i 21 di Augustin, i 13 di Wallace e i 17 di Jackson per fermare Dirk e compagni. Dallas c'è, guidata dal biondo (25) prende subito un vantaggio che porterà fino alla fine non consentendo mai ai Bobcats di impensierirla. Tyson sotto canestro prende tutto e non lascia niente agli avversari, Barea e Marion sono in serata ma lo è ancora di più Terry (21). The Jet entra dalla panchina è fa sentire la sua energia. Un altro passo verso i play offs.

Contro L.A. Paul si esalta sempre e non fa eccezione questa volta. Alla fine 21 e 15 per il play di New Orleans ma non basta a fermare i Lakers, venuti con la giusta concentrazione e decisi a fare bene. I giallo-viola partono forte e conservano il vantaggio fino al terzo quarto quando subiscono la rimonta degli Hornets che passano in vantaggio allo scadere con una tripla di CP3. West (16 e 12) fa a sportellate con Artest che comunque tiene in difesa. Los Angeles gioca con solo 8 giocatori ma stasera c'è The Combo, Gasol e Bryant firmano per 66 e 19 e nell'ultimo quarto riportano in vantaggio L.A. che non si guarda più indietro.

Il pubblico di Minneapolis festeggia K-Love che va all'All Star Game ma non la vittoria che va ai Nuggets. Partita senza storia, Denver prende il comando e non lo lascia più. Melo (25) e le due guardie, Billups (21 e 13) e Afflalo (22) tengono in mano il pallino del gioco eseguendo alla perfezione. Per i Timberwolves bene Beasley (23) e Love (18 e 19).

D-Will parte fortissimo e porta in vantaggio i Jazz che pregustano una facile vittoria ma dall'altra parte ci sono i Thunder che nel secondo periodo mettono la freccia e salutano tutti annientando Utah a domicilio. Deron (14 e 11) deve fare i conti con Westbrook (33 e 10) che arma le mani dei compagni, principali beneficiari manco a dirlo Durant (21 e12) e Green (20) che fanno a fette la difesa avversaria. Per i Jazz reagiscono bene Jefferson che si ferma a 21 e Millsap (34 e 10), questo però non basta a fermare Oklahoma.

Chicago perde una partita praticamente vinta. Rose (14 e 10) e compagni partono bene e controllano il ritmo, poi nell'ultimo quarto si concretizza il sorpasso dei Warriors guidati da Ellis (33) e Curry (23) che accelerano facendo correre i compagni sempre pronti ad approfittare delle lacune difensive dei Bulls che stranamente non hanno la forza di reagire pur con gli ottimi Boozer a 21e 10 e Deng a 18.

sabato 5 febbraio 2011

D...win

Ottima prova di Miami che in trasferta vince sul campo dei Bobcats guidati da Wade (22 12 e 10). Lebron prende un turno di riposo e si ferma solo a 19 8 e 9 assit ma la novità della serata sono i compagni che incidono come mai avevano fatto in passato. Arrivano punti sia dal resto del quintetto che dalla panca e questa è una cosa da non sottovalutare perchè fino ad ora si era sempre dato per scontato che le partite le vincevano i big two. Charlotte cede solo nell'ultimo quarto tenuta a galla dalle sue stelle Wallace (25 e 10), Jackson (25) e Diaw (14 e 9).

Orlando, reduce dalla sconfitta della notte precedente annienta Washington mandando in doppia cifra 6 giocatori. Padrone della gara Superman che con 22 e 15 è il dominatore incontrastato sia in attacco che in difesa. Ottime prove anche per il resto dei compagni. Per i Wizards si salvano Young e Hinrich con 17.

Con qualche settimana di anticipo ad Atlanta va in scena la gara delle schiacciate, nel primo quarto il barone (22 e 13 assist) alza e i suoi compagni si fanno trovare pronti dall'altra parte dell'arcobaleno costruendo anche un discreto vantaggio che però verrà dilapidato nell'ultimo periodo dopo una bella rimonta dei Falcons guidati da Crawford (34). A pochi secondi dalla fine la partita è in parità, prima segna L.A. e si porta a +1, Atlanta ha la palla de pareggio, rimessa e flagrant di Griffin. Tiri liberi a 4" dalla sirena, Horford (23 e 12) non trema ed è vittoria.

Dallas conduce per tre quarti poi c'è la rimonta di Boston che non si concretizza e i Mavs fanno un brutto scherzo ai padroni dell'Est. Dirk sembra ormai tornato al 100% e i 29 lo dimostrano, Chandler (14 e 15) fa passare una brutta serata ai lunghi avversari, Barea, Marion e Terry danno un gran contributo ma l'asso nella manica, mi duole proprio dirlo, è Kidd che con una tripla a pochi secondi dallo scadere mette la parola fine. Per i Celtics l'unico che sembra in serata è Allen e con tutto ciò Boston perde solo di 4. Non va sminuita la vittoria di Dallas ma c'è da riflettere.

Partita che sembra non finire mai in Arizona dove Thunder e Suns restano punto a punto fino alla fine. Decide il solito Durant, ma ormai non è una novità, con 24 e 11 seguito come un'ombra da Green (28) e Westbrook (19 e 11 assist) ma senza dimenticare i 19 di Ibaka. Nash e compagni ci provano ma non basta Carter da 33 e il resto del gruppo in doppia. Oklahoma è una realtà contro la quale bisogna fare i conti anche ai play offs.

Sacramento è in un buon periodo di forma ma gli Spurs di più e anche in trasferta vincono facilmente una partita conclusa già nel terzo quarto. La squadra di Pop è guidata da Parker (25), seguito dai compagni che eseguono alla perfezione gli schemi dell'ex agente C.I.A. I Kings ci provano con Evans (25) ma è troppo solo per impensierire questo ingranaggio perfetto.

Scontro ad Ovest tra Utah e Denver finito con la vittoria dei mormoni grazie al ritorno di D-Will (26 e 12), vittoria da qualcuno pronosticata giorni fa...Partita in sostanziale equilibrio rotto a un minuto dalla fine dopo una gara giocata su buoni ritmi con le due squadre spesso in transizione. I Nuggets ci provano con Melo (31) e Nenè (28) ma i Jazz rispondono con l'artiglieria pesante, oltre a Williams vanno in doppia anche Jefferson (28 e 10) e Bell (20).

venerdì 4 febbraio 2011

Super size me

Tra i tanti problemi che affliggono i cosiddetti paesi industrializzati troviamo l'obesità. Se ne sono accorti tutti, medici, sociologi, assicurazioni ed anche gli imprenditori. Soprattutto l'industria alimentare. Il business degli alimenti/bevande over-size è ormai un must negli States e pian piano si sta diffondendo anche nel vecchio continente. Tutti i grandi marchi della ristorazione americana hanno da sempre nei loro menù alimenti o bevande dalle dimensioni XXL. McDonald e Starbucks, due fra i tanti, si difendono dicendo di rispondere ad una precisa richiesta di mercato. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un ulteriore upgrade di questi prodotti. Solo per citare un esempio Starbucks ha da poco introdotto una bevanda da 900ml. Quasi un litro di caffè o bevande fredde. Considerando che la capienza massima dello stomaco umano è pari a 960ml, ci troviamo di fronte alla dose giornaliera di liquidi in una sola volta. Scandaloso! Ma è "The Biz", per cui la multinazionale va avanti senza dare troppe spiegazioni. In un Paese, l'America, dove più del 50% della popolazione è in sovrappeso nascono di continuo associazioni che combattono questo tipo di business ma le lobby dell'alimentazione sono fortissime e contrastano con ogni mezzo questi paladini della salute. Se a questo sommiamo la scarsa informazione dei teenagers americani, impegnati, come i loro coetanei dei paesi industrializzati, a pensare ad altro, abbiamo un mix micidiale di ignoranza e scarso senso del wellness che porta la spesa sociale a livelli incalcolabili. Le brutte abitudini, si sa, hanno presa facile sulle giovani menti per cui vorrei porre l'attenzione su questo problema che si sta diffondendo, come ho detto prima, anche da noi in Europa. Sempre più sono i giovani che conducono una vita sedentaria, incollati alla sedia davanti alla tv, al computer o alle console, che non praticano attività fisica. Si muovono solo con la macchina, il motorino o i mezzi, senza pensare che i classici due passi fanno bene. Spesso si pone il problema della mobilità, del modo di migliorare la capacità di muoversi all'interno delle città, contribuendo anche ad un considerevole risparmio energetico, ma forse dovremmo prima pensare al modo di migliorare la nostra salute... 

Too strong for Magic

Troppo forte per i Magic, cosi si può sintetizzare la gara di Lebron James che da solo ha spazzato via Orlando in quello che poteva essere un assaggio di play offs. The King gioca da solo e fa bene perchè nessuno riesce a fermarlo. Forse infastidito dalla presa in giro di Howard prima della gara, James mette la faccia cattiva, quella per le grandi occasioni, e comincia a spigare basket a chiunque gli capiti a tiro. Dopo tre quarti Miami è sopra di 10 e conserverà il vantaggio fino alla fine, tenendo bene sui tentativi di rimonta dei Magic. James chiude con 51 11 e 8 assist, per Orlando, Howard chiude con 17 e 16, Nelson a 22 e Richardson a 18. Troppo poco contro The King.

Facile vittoria per i Golden State Warriors sui Bucks. Con quasi tutto il roster in doppia cifra e il solito Ellis top scorer con 24 a guidare la squadra, i padroni di casa si sbarazzano senza problemi di Maggette (21) e quello che resta di Milwaukee, squadra ormai da rifondare.

Allo Staples le lancette del tempo tornano indietro e si assiste ad una gara di play offs come quelle giocate nei primi anni del decennio quando Lakers e Spurs si sfidavano per il titolo di conference e le partite erano di un'intensità mostruosa. La gara è giocata punto a punto e finisce solo sulla sirena con un tap-in di McDyess su tiro di Duncan. Questa è la vendetta per il famoso tiro di Fisher durante i play offs di molti anni fa, tiro che consentì ai Lakers di andare in finale, poi vinta.

giovedì 3 febbraio 2011

Princess Hijab



La street artist "Princess Hijab" lavora nel metrò parigino di notte. Per polizia e addetti alle pulizie un affanno senza fine. Per i responsabili degli spazi pubblicitari delle grandi aziende di moda un vero problema. Con un Niqab a coprirle il volto, la graffitara musulmana spruzza e avvolge con vernice nera "come il velo che indosso con orgoglio e serenità", i volti e le parti intime di modelle e modelli seminudi nelle pubblicità di moda. Il risultato è interessante, e se ne stanno accorgendo anche i galleristi parigini a corto di prodigi perché il frutto delle sue azioni notturne "di arte e politica", sono immagini bellissime, emozionanti e politiche. La sua arte è contro la decisione del governo francese di proibire il Burka, ma anche contro la non-integrazione voluta da tante musulmane in Francia. "Sono contro la passività e remissività di tante, troppe donne, ma i media occidentali devono smetterla di ridurre tutto a violenza e terrorismo". I suoi graffiti nel metrò parigino vivono in media 45 minuti, prima che vengano ripuliti. Il Re dei graffitari di tutto il mondo, Bansky, dichiara di essere un suo fan e gira voce di un gallerista londinese interessato a una mostra.


Nella sezione "art" trovate alcune foto.

He did it...again

Tutto facile per Dallas che si sbarazza, come da pronostico, degli svogliati Knicks in un gara priva di emozioni e segnata sin dalle prime battute. Lo scontro tra le due stelle finisce in parità ma la vittoria va al tedesco che con 27 e 11 regala ai suoi un'altra W. Gallinari esce sconfitto ma solo sul campo visto che gioca una buona partita portando a casa quasi le stesse cifre di Dirk ma i compagni non sono in grande serata e non aiutano l'italiano che sembra essere il solo ad avere voglia di vincere. Il supporting cast di Dallas invece fa la differenza e guidato dal suo profeta mette a segno interessanti statistiche. Kidd con 10 assist fa correre i compagni prendendo a modello proprio il gioco degli avversari, Chandler 15 e 11 fa la guardia al canestro e Barea dalla panca fa 22. Il biondo, non c'è nulla da fare, migliora i compagni come faceva James a Cleveland e quando sarà tornato al 100% ci sarà da fare i conti, di nuovo, anche con loro.

Oklahoma è difficile per tutti, figurati se hai la tua stella a mezzo servizio e gli Hornets se ne sono accorti con il solo West capace di reagire e dare alla causa 20 e 15. Il resto della squadra da il suo piccolo contributo ma non basta a fermare i Thunder guidati da KD, l'altro gioca solo 25 minuti, che dal terzo quarto si scatena rompendo l'equilibrio che regnava fino a quel momento. Con gli Hornets sopra di 5 Durant accende e comincia a bombardare da 3, serve assist ai compagni e in attacco fa letteralmente quello che vuole, alla fine saranno 43 e 10 per lui e vittoria Thunder.

Si gioca in casa e Denver vince, ormai è una regola. Portland non è in serata e anche le sue stelle non brillano tanto. Aldridge reduce dai 40 della partita precedente si ferma a 18, Matthews a 19 e Batum 17. Forse contro un'altra squadra sarebbe bastato, non contro Melo e compagni. Ventelli per Nenè, Billups e lo stesso Melo, Smith 16 con giocate da circo,Martin 11 e Afflalo 9. Quando giocano così è difficile per tutti.

Ancora senza D-Will i Jazz perdono di nuovo stavolta contro i Rockets che guidati da Martin (22) rimontano e vincono la partita all'ultimo istante. Houston mette 6 giocatori in doppia cifra, Utah ha solo due giocatori a 20. Troppo poco ed è sconfitta.

Sulla ruota di L.A. esce il 32. D-Rose e B-Grif danno vita ad una gara strepitosa. I Bulls vincono di 22 ma la gara è stata piena di emozioni. Per i Clippers solo il grifone (32 e 13) è all'altezza, ma non è una novità, e sotto canestro da vita ad un duello di fuoco con Boozer (16 e 10) che lo vede vincitore. Deng (26) e il solito fantastico Rose (32 e 11 assist) danno il colpo di grazia.

mercoledì 2 febbraio 2011

Occhio al biscotto



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posted by "P"

Washington on road...zero

New Orleans torna a vincere e lo fa a spese dei Wizards che in trasferta non hanno mai vinto. Gli Hornets hanno sempre in mano la situazione e gestiscono la gara con Paul (15 e 9) metronomo perfetto a dettare i tempi ai compagni. Ariza (16) è solido in difesa ma in attacco non fa mancare il suo contributo così come West (10 e 8), ma eroe della gara è Smith (20) che gioca solo 25 minuti ma è fondamentale per la vittoria. Per Washington brutta serata con i soli Blatche (21 e 9) e Young (30) a provarci. Male invece Lewis che doveva essere la stella e il giovane Wall.

Gli Spurs perdono malamente in casa dei rimaneggiati Blazers dopo essere stati in vantaggio per 2 quarti e mezzo. Manu e il resto del quintetto base vanno tutti in doppia cifra ma questo non basta a portare a casa la vittoria per la squadra di Pop. Portland non sta a guardare e reagisce colpo su colpo fino al terzo quarto quando lentamente San Antonio perde lucidità e i Blazers ne approfittano rosicchiando punti fino al sorpasso proprio allo scadere del terzo quarto. Da li in poi solo Portland, guidata da un grandissimo Aldridge (40 e 11) e da Matthews (21).

I Kings di questi tempi sono ostici per tutti e se ne sono accorti anche i Celtics che dopo un buon avvio devono cedere il passo ai californiani che chiudono in vantaggio il primo tempo. Nel terzo quarto le cose sembrano andare nel verso giusto per Sacramento ma Boston non ci sta e comincia la rimonta che porterà i bianco-verdi al comando alla fine del terzo. L'ultimo quarto si gioca sulla falsa riga del terzo con i Celtics che conservano pochi punti di vantaggio e vincono la gara. Per Sacramento buone prove di Evans e Cousins entrambi con 20, per Boston invece Allen 22 e Rondo 17 e 10.

Over time allo Staples. Lakers e Rockets danno vita ad una partita giocata a ritmi alti per tutti e 48 i minuti e non solo. L.A. parte forte e chiude il primo tempo in vantaggio ma nel secondo tempo Martin (30) fa impazzire la difesa angelena e con l'aiuto di Scola (24 e 15) riporta sotto Houston che pareggia a pochi secondi dalla fine. Odom (20 e 20) ha la palla della vittoria ma sbaglia. L'over time inizia con un allungo dei Rockets che si portano a +4, Kobe (32 e 11 assist) trova il pareggio ma è Gasol (26 e 16) che da la vittoria a Los Angeles con un layup a 1 minuto dalla fine. I Rockets non segnano più e i Lakers fanno festa.

martedì 1 febbraio 2011

Libro della settimana

"Spinoza" di Andreoli, Bonino ( Blog Spinoza )

Nella pagina "Books" trovate la recensione.

Big two

Melo non si lascia distrarre dalle foto del nuovo palazzo all'interno del tunnel che lo porta sul parquet e lo dimostra anche in campo segnando 37 punti, Billups (19) e Nenè (16) tengono il passo ma il resto dei Nuggets no. I Nets ne approfittano e nel finale mettono a segno il parziale vincente dopo aver disputato una gara punto a punto. Bene Outlaw (21) e Lopez (27) ma benissimo Harris con 18 assist.

Allenamento per gli Heat che contro i Cavs non hanno alcun problema. James accoglie i suoi ex compagni con 24 e 8 assist ma il mattatore della notte è Wade con 34. Bene anche Zi 12 e 14. Da oggi si può ufficialmente parlare di Big two e lo faremo per il resto della stagione.

Gara intensa quella giocata tra Orlando e Memphis, conclusasi solo negli ultimi secondi con i tiri liberi di Conley (26 e 11 assist), protagonista della gara. Orlando parte bene e chiude in vantaggio il primo tempo ma nel terzo quarto ha una flessione quando esce Bass per infortunio, da li in poi i Grizzlies prendono il comando della gara per non lasciarlo più. Howard (25 e 10) come sempre ci prova e domina sotto canestro, Hedo (13) e Richardson (18) tengono botta ma alla fine è Memphis ha portare a casa la parte buona del referto.

Che Dallas sia una squadra strana non lo scopriamo certo oggi e stanotte lo ha dimostrato ancora una volta. In casa i Mavs fanno saltare le coronarie ai propri tifosi e un giorno o l'altro ci scapperà anche il morto se il Cuban's team continua così. Dallas e Washington si alternano al comando per tutta la partita, andando sotto anche di molti punti per poi recuperare. Il biondo c'è e segna 24, ma c'è anche un super Chandler con la doppia doppia a 18, Kidd anche lui in doppia a 11 ed i soliti Terry (14) e Marion (14). Ormai i Mavs giocano in 8 al contrario dei Wizards che giocano in 12 ma hanno poco da tutti. Si salvano solo Blatche (16 e 13) e il rookie meraviglia Wall (17 e 10).

Non si vince in casa dei Clippers e questa volta è toccato ai Bucks. Griffin (32 e 11) è ormai il padrone della squadra e gioca da veterano trascinando i compagni ad una bella vittoria. DeAndre Jordan (16 7 e 5 stoppate) controlla gli inviti a centro area e ne rimanda parecchi al mittente. Foye (20) e il Barone (18) giocano alla grande e se continueranno in questo modo si può sperare nei play offs. Per Milwaukee si salva solo Maggette con 25.