lunedì 31 ottobre 2011

Internet volano dell'economia

L'economia digitale italiana può arrivare a contribuire fino al 4% del Pil. Lo dice una ricerca di Digital Advisory Group, composto da oltre 30 delle più importanti aziende del settore tra cui Telecom, Cisco, Microsoft. Secondo il Dag, dal 2005 al 2009 l'economia digitale ha contribuito per il 14% alla crescita del Pil e si sviluppa a un tasso 10 volte superiore al totale nazionale. Attualmente costituisce solo il 2% del Pil mentre in Francia pesa oltre il 3%, in Svezia e Uk oltre il 5%. In Italia ci sarebbe da riflettere...

sabato 29 ottobre 2011

No full season

Dopo tanto rumore e qualche annuncio è arrivata la notizia che sono state cancellate le gare in programma per Novembre e di conseguenza è molto difficile che vedremo, perchè alla fine si mettono d'accordo, una stagione con 82 partite. A dare la notizia è stato David Stern che dopo il breve incontro di ieri ha dichiarato che i giocatori sono inamovibili e non vogliono scendere al di sotto del 52% dei ricavi, da qui la decisione di interrompere i colloqui dopo che nei giorni scorsi regnava l'ottimismo e si pensava ad una facile e rapida conclusione delle trattative. Per adesso non si prevedono ulteriori incontri ma il tempo sta quasi per scadere per cui tra un pò le parti ritorneranno ad incontrarsi e metteranno fine a questo braccio di ferro che ha visto tra i protagonisti anche Obama che in un'intervista ha consigliato alla NBA e ai giocatori di trovare un accordo anche per i tifosi che sono la parte maggiormente penalizzata.

venerdì 28 ottobre 2011

Youtube e i canali tematici

YouTube potrebbe annunciare la prossima settimana accordi con diversi media per la diffusione di programmi originali sui propri "canali tematici". Questa notizia è stata riportata dal Wall Street Journal, sottolineando che Google avrebbe investito 100 milioni di dollari per trasformare la sua piattaforma offrendo canali gratuiti con programmi prodotti da professionisti e finanziati dalla pubblicità. Questo potrebbe preludere alla nascita della Google TV di fatto allargando gli orizzonti del più famoso sito di condivisione video. Magari in un futuro non troppo lontano si darà la possibilità anche ai singoli utenti di sfornare il proprio prodotto e renderlo visibile su un canale tematico per rendere ancora più coinvolgente l'esperienza del cosiddetto web 2.0.

mercoledì 26 ottobre 2011

Scientology vs South Park

South Park è uno dei cartoni più irriverenti mai concepiti e consiglio a tutti di vederlo almeno una volta nella vita. Come tutti i cartoni animati made in U.S.A. il tema di fondo è la presa in giro della bigotta società americana raccontando con espedienti esilaranti vizi e virtù dei cugini d'oltreoceano non escludendo niente e nessuno, li si prende in giro anche Obama, solo per dirne una. Nel corso degli anni la creatura di Matt Stone e Trey Parker ha preso in giro tutti, toccando i temi più disparati e facendosi non pochi nemici che si sono sentiti toccati nel profondo, evidentemente a ragione. Oggi si è scoperto che il famoso cartone ha un nemico, molto potente, in più, infatti un ex adepto, Mark Rathbun, ha reso pubblici sul suo blog una serie di documenti che rivelano come la setta fondata da Ronald Hubbard sia dedita allo spionaggio dei detrattori di Scientology. Nel mirino della setta americana sono finiti anche i creatori di South Park in seguito alla messa in onda, nel 2005, di un episodio dal titolo "Intrappolati nello stanzino", in cui i due autori ironizzavano sulla vera missione di Scientology e cioè fare soldi. Secondo Rathbun, per "colpa" della satira, l’OSA (Office of Special Affairs), il dipartimento del gruppo che formalmente si occupa degli affari legali, ma che secondo i detrattori dell’organizzazione serve per condurre operazioni di spionaggio, si mise al lavoro per reperire quante più informazioni possibili su Parker e Stone. I suoi funzionari indagarono nelle vite dei due autori, dei loro amici e dei loro conoscenti alla ricerca di legami o di persone vicine all’organizzazione per ottenere ulteriori informazioni. Le ricerche sarebbero state condotte anche attraverso il controllo di numeri di telefono, di conti correnti e attraverso la raccolta di materiale dalle pattumiere dei due autori. Il lavoro degli investigatori privati non portò a nessun risultato e, stando a un altro documento emerso nelle ultime ore, l’OSA decise di andare oltre provando a infiltrare una talpa nello studio di produzione di South Park. Il rapporto è del 24 aprile del 2006 e mostra quante informazioni riuscirono a raccogliere i responsabili di Scientology. Vengono descritti gli ambienti di lavoro e anche i parcheggi, comprese le automobili di Stone e Parker con le rispettive targhe. Le indagini andarono avanti per diverse settimane, ma stando ai documenti fino a ora pubblicati non portarono a informazioni particolarmente rilevanti per screditare i due autori di South Park.

martedì 25 ottobre 2011

Libro della settimana

"La terza rivoluzione industriale. Come il «potere laterale» sta trasformando l'energia, l'economia e il mondo" di Jeremy Rifkin

Nella pagina "Books" trovate la recensione.

lunedì 24 ottobre 2011

Risveglio amaro

C'ho messo un pò a metabolizzare quello che è successo ieri, ho visto e rivisto molte volte quel maledetto video e sono rimasto senza parole. Nel pomeriggio ho fatto un pò zapping e mi sono imbattuto in alcune trasmissioni in cui si parlava dell'accaduto, che schifo! Tuttologi dell'ultimo minuto che hanno cominciato a parlare di elettronica, gomme, alcuni hanno parlato di sicurezza stradale (idioti!!!), di colpe da attribuire per forza a qualcuno, persone che fino a cinque minuti prima parlavano di calcio o di cronaca nera hanno voluto dire la loro solo per fare qualche punto in più di share dicendo un mucchio di stronzate. Ecco, per questi idioti non ci sono parole, per il resto ce ne sono solo due. Ciao Sic.

sabato 22 ottobre 2011

Amazon dichiara guerra agli editori

A breve Amazon pubblicherà direttamente più di cento libri di carta e in formato elettronico. Questa progressiva trasformazione della società da distributore a editore preoccupa le case editrici, che temono di essere tagliate fuori e di conseguenza di assistere a una riduzione dei loro ricavi. Per la selezione dei titoli, la società si è affidata a Laurence Kirshbaum, un grande esperto di case editrici che aveva lavorato per Time Warner Book e che era stato assunto da Amazon lo scorso maggio. Grazie al lavoro di Kirshbaum, la società potrà pubblicare direttamente alcuni libri di grande interesse. Il numero di nuove pubblicazioni e le quantità di denaro fino a ora investite confermano l’interesse di Amazon nel mondo editoriale. Richard Curtis, agente di diverse società dichiara:"Tutti hanno paura di Amazon. Se sei una libreria, Amazon è lì da un pezzo a farti concorrenza. Se sei un editore, un giorno ti sveglierai scoprendo che Amazon è diventata una tua concorrente. E se sei un agente, Amazon ti potrebbe fregare un affare perché offre agli autori l’opportunità di pubblicare direttamente e di tagliarti fuori. È la solita strategia del divide et impera". I responsabili di Amazon al momento minimizzano, spiegando che la maggior parte degli editori è molto felice delle opportunità commerciali che offre la società. Il sito vende ogni giorno centinaia di migliaia di libri, offrendo buoni margini di guadagno alle case editrici. È comunque indubbio che Amazon stia sperimentando una nuova strada, tesa a mettere direttamente in comunicazione l’autore con il lettore senza ulteriori passaggi intermedi. Una strada difficile da percorrere, che mette in discussione anche il lavoro di selezione dei titoli e che potrebbe incidere sulla qualità delle pubblicazioni, ma che offre anche grandi opportunità per cambiare un modello rimasto sostanzialmente invariato da secoli. Le case editrici temono che grazie al passaparola e alla condivisione dei contenuti online, Amazon riesca anche a produrre best seller in grado di competere con i loro scrittori di punta. Alcuni autori potrebbero decidere di passare alla società, pubblicando con tempi più rapidi e meno vincoli i loro libri, svuotando i cataloghi delle società editrici tradizionali. 

venerdì 21 ottobre 2011

Form in motion

E' uno degli architetti più geniali di questi ultimi anni, la prima donna a ricevere il prestigioso Premio Pritzker. Zaha Hadid, irachena naturalizzata inglese, conosciuta in Italia soprattutto per aver progettato il Maxxi di Roma, sorprende anche quando si dedica al design. Sedie, tavoli, vasi ma anche auto e scarpe si trasformano in complessi oggetti tecnologici dalle geometrie inusuali, a metà strada tra la scultura e la micro-architettura. Le sue opere più recenti sono in mostra fino al 25 marzo 2012 al Philadelphia Museum of Art, nella mostra 'Zaha Hadid: Form in Motion'. Per l'occasione l'architetto firma anche l'allestimento facendo ricorso al tipico dinamismo del suo linguaggio. Nella pagina "Art" trovate alcune foto.

giovedì 20 ottobre 2011

L'anno "Sabatico"

Lockout o non lockout, ne sapremo di più in questi giorni, è da Luglio che ce la menano con la serrata, con gli scioperi, con le percentuali, con le mediazioni e sinceramente non se ne può più. Può piacere o meno ma questo è l'argomento che ha tenuto banco in questi mesi ed è anche il più importante visto che da come si concluderanno le trattative ci potremo godere o meno la NBA. Sul più bello, però, è uscita una notizia che, almeno per gli italiani, ha messo a tacere i rumors a stelle e strisce, Kobe alla Virtus! E' fatta! Anzi no! Fiumi di inchiostro per descrivere minuziosamente le giornate di Bryant, anche quelli che non sanno chi sia (vedi i TG), l'avanzamento delle trattative, il taglio di capelli, la sua infanzia nel Bel Paese, il suo italiano. Per dire cosa? Nulla. Ogni giorno titoli altisonanti ma niente di concreto. Si sono fatte miliardi di ipotesi che vedevano il 24 giocare 10 partite, poi 3, poi un'esibizione e si parlava dei soldi che non si sa quanti dovessero essere. Tutto questo lo dobbiamo a Claudio Sabatini, patron della Virtus, che ha monopolizzato l'informazione sportiva per un mese intero dichiarando la sua intenzione di portare KB in Italia, scrivendo per sino ad Obama, facendo incazzare non poco le altre società, i tifosi e la federazione che delle sue bravate ne hanno piene le tasche. Il progetto del Saba era quello di creare un'interesse planetario attorno al movimento del basket italiano con la presenza di Kobe ma alla fine non se ne è fatto nulla o meglio, la Virtus ha detto che ci proverà fino a Novembre ma intanto dall'altra parte dell'oceano si stanno accordando e alla fine di tutto questo casino non resterà nulla. NBA e giocatori si metteranno d'accordo per spartirsi la torta al 50% e il campionato partirà con un pò di ritardo mentre in Italia non resteranno che i ricordi delle trattative che per un pò hanno fatto sognare i tifosi nostrani.

mercoledì 19 ottobre 2011

Lockout marathon

Dopo tante parole per poter porre fine, almeno si spera, al lockout è stato chiamato un mediatore federale, George Cohen che ha il delicato compito di mettere d'accordo due parti che per mesi interi non hanno fatto altro che discutere del nulla. L'incontro di ieri è durato 16 ore e sembra che Cohen, che non ha poteri decisionali, sembra aver smosso qualcosa visto che oggi i colloqui riprenderanno. Per scaramanzia o altro all'uscita dell'Hotel di Midtown Manhattan sono state vietate dichiarazioni, solo Fisher ha parlato dicendo che le parti si sarebbero incontrate il giorno dopo e cioè oggi. Il nodo da sciogliere è la solita divisione della torta degli introiti ma le posizioni delle due parti sembrano essere le stesse di qualche settimana fa per cui non si capisce bene a cosa servirebbe la mediazione di Cohen che ha dalla sua una lunga esperienza avendo partecipato alle trattative per la risoluzione del lockout della NFL, MLB, NHL, in pratica tutte le leghe professionistiche americane. Con questo curriculum dovremmo essere ottimisti e se le cose dovessero volgere al meglio con chi dovremmo prendercela? Se basta un mediatore per far cambiare idea a due organizzazioni che per mesi si sono date battaglia senza raggiungere risultati di chi è la colpa? Se si dovesse trovare una soluzione, tutti ne saremmo contenti, ma il dubbio che ci abbiano preso in giro sarebbe forte... 

martedì 18 ottobre 2011

Libro della settimana

"La seconda vita di Naoko" di Keigo Higashino

Nella pagina "Books" trovate la recensione.

Under the Big Black Sun

Il Museum of Contemporary Art ( MOCA ) ha inaugurato il primo Ottobre una mostra che si concluderà il 13 Febbraio 2012 che ha per sottotitolo California 1974-1981, il periodo scelto dal curatore Paul Schimmel è stato selezionato accuratamente perchè il periodo compreso tra queste due date fu pieno di nuovi impulsi, creativo e dissacrante, soprattutto in California, e 225 lavori per 120 artisti ripercorrono questo periodo prolifico. La tesi centrale dell'esposizione è che la crisi di valori, dovuta alle dimissioni del Presidente Nixon, generò un pluralismo di forme e la nascita di nuovi generi d'arte, in particolare in California, dove, a differenza degli artisti della East Coast, vi era più libertà espressiva. Pittura, performance, fotografia e video vivono insieme nella mostra, per documentare il periodo storico scelto e mettere in evidenza la crisi dell'arte dominante e la nascita di una cultura diversa, così come la messa in discussione del ruolo dell'artista nella società. Nella pagina "Art" trovate foto e link.

lunedì 17 ottobre 2011

The Muppets


Quelli un pò più maturi ricorderanno sicuramente le avventure dei Muppets, simpatici pupazzi che deliziavano il pubblico scherzando sulla cultura americana ridicolizzandone alcune caratteristiche. Per tutti quelli che conoscono nel profondo la tv americana o la musica pop si possono cogliere sfumature e riferimenti socioculturali per gustare al meglio le gag dei pupazzi più famosi della TV. Dopo tanti rumors, finalmente è stata confermata la data di uscita del film, a partire dal 24 Novembre sarà proiettato negli States, in coincidenza con il Thanks Giving Day, mentre noi potremo godercelo dal 4 Gennaio 2012.

sabato 15 ottobre 2011

Google+ 40 million users

Dopo aver chiuso Buzz, il servizio che funziona all’interno di Gmail per condividere con i propri contatti messaggi e contenuti lanciato nel febbraio del 2010, da molti considerato come una possibile alternativa a Twitter e ad altri social network e dopo aver mal digerito le parole di un suo ingegnere, Steve Yegge, che aveva pesantemente criticato il nuovo social network Google+ dichiarando che il progetto era un fallimento, Big G ha reso noti i risultati trimestrali. 2,73 miliardi netti, Android che va a gonfie vele e la conferma che nonostante le critiche ricevute il social network di Mountain View ha toccato 40 milioni di iscritti. Ricordiamo che Google+ è stato lanciato ufficialmente ai primi di Luglio per cui sono passati solo tre mesi e mezzo anche se è vero che gli utenti Gmail sono decisamente di più. Ancora è presto per fare un paragone con FB ma è vero anche che molte persone non sono interessate a iscriversi a più di un social network contemporaneamente avendo a disposizione più o meno le stesse funzioni. Voi che ne pensate?

venerdì 14 ottobre 2011

Social culture

E' online medeo.it, il social network per la cultura dove gli utenti possono condividere le proprie passioni. Realizzata in collaborazione con Speakage, inizialmente la piattaforma si rivolgera' al mondo letterario. Oltre a costruire la libreria personale si potra' chattare con i propri amici, scoprire le ultime novita' dei diversi editori iscritti, visitando la loro vetrina o andando nella sezione notizie. Si potranno scrivere anche delle recensioni e acquistare libri. Nell'epoca di FB, Twitter, Google+, mancava un social network dedicato alla cultura. Chissà se avrà fortuna come i suoi più famosi fratelli ma sicuramente potrà essere un punto d'incontro per tutti coloro che vogliono condividere non foto, video o gli affari loro ma qualcosa di più importante e costruttivo. 

giovedì 13 ottobre 2011

Sony, problemi infiniti

Non c'è pace per Sony. Dopo gli attacchi di Anonymous e Lulzsec, dopo i dissidi con GeoHot ecco che per la multinazionale giapponese si presentano nuovi problemi. In questi giorni ha subito un nuovo attacco da parte di un gruppo di hacker e potrebbero essere stati compromessi fino a 93 mila account. Lo riferisce un comunicato pubblicato sul sito dell'azienda giapponese. Sarebbero stati coinvolti 33 mila account di Sony Online Entertainment e altri 60 mila tra Sony Entertainment Network e PlayStation Network, sia in Europa che negli Usa, ora sospesi. Non ci sono tanti dettagli, ma l'azienda fa sapere che sta prendendo provvedimenti e consiglia ai clienti di reimpostare le password. Oltre a questo è giunta notizia che circa 1,6 milioni di TV LCD sono difettosi e Sony in questi giorni si sta affrettando a richiamarli per le dovute verifiche. La maggior parte dei televisori sono stati venduti tra l'Europa e gli States, intanto Sony ha dichiarato che sul proprio sito pubblicherà la lista dei modelli da richiamare.

mercoledì 12 ottobre 2011

Huffington in Italy

L'Huffington Post, il blog statunitense fondato nel 2005 da Arianna Huffington e diventato uno dei siti piu' seguiti del mondo, sbarca per la prima volta in Europa, in Francia precisamente, con una versione in lingua francese grazie a una partnership con il quotidiano Le Monde. Secondo la Huffington e' ''la prima incursione'' nell'Europa non anglofona e sono in corso negoziati anche in Italia, Spagna, Turchia. La fondatrice sta pensando anche a versioni in Australia, Brasile, Giappone e Germania. Oggi la Huffington sarà a Milano per discutere di un possibile approdo nel nostro Paese e questo ci rende orgogliosi perchè una realtà come questa non può che far bene alla blogosfera italiana ancora chiusa su se stessa. Solo il tempo potrà dirci se l'esperimento avrà avuto successo o meno. Nell'attesa speriamo che l'idea della più importante ed influente blogger americana possa prendere forma così da essere un volano importante per lo sviluppo della rete contribuendo anche allo sviluppo della pluralità d'informazione che in Italia è ancora molto indietro.

martedì 11 ottobre 2011

Libro della settimana

"Monkey Brian Sushi" di Alfred Birnbaum

Nella pagina "Books" trovate la recensione.

NBA cancels first two weeks

Salta una fetta di NBA. Dopo una riunione fiume che si è tenuta ieri nella Grande Mela, lega e giocatori per l'ennesima volta non hanno trovato un'accordo per cui sono state cancellate le prime due settimane di regular season. Stern alla fine del meeting ha dichiarato "Ci siamo lasciati a buon punto ma c'è ancora distanza tra le parti", adesso il problema è capire quanto distanti perchè la richiesta dei proprietari di scendere a 50-50 non è stata accolta e i rappresentanti dei giocatori non vogliono schiodarsi dal 53-47. A questo punto diventa un braccio di ferro e vedremo chi si stanca prima, saranno i giocatori che senza stipendio cederanno alle richieste dei proprietari o saranno questi ultimi a cedere per non vedere milioni di dollari di introiti andare in fumo?

lunedì 10 ottobre 2011

Lockout, the ultimatum

Oggi pomeriggio a New York si terrà un'incontro straordinario tra lega e rappresentanti dei giocatori per provare a porre fine al "lockout-gate". Se anche oggi non ci saranno sviluppi verranno ufficialmente cancellate le prime due settimane di regular season e ci si avvierà verso la cancellazione delle prime trenta partite così come accadde nel 1999. Allora la deadline venne fissata per fine Dicembre ed è la stessa cosa che potrebbe accadere se l'incontro di oggi non dovesse sortire effetti positivi anche se la sensazione è che l'equilibrio si troverà portando le famose percentuali di introiti al 50% per tutte e due le parti anche se la NBPA ha dichiarato che non intende scendere sotto il 53. Intanto si viene a sapere che ieri un piccolo gruppo di rappresentanti di entrambe le parti si è incontrato per 5 ore ma non sono trapelate informazioni se non quella sulla riunione di oggi.

sabato 8 ottobre 2011

No more meeting?

L'ultima offerta dei proprietari è di fare 50-50 con questi benedetti ricavi ma i rappresentanti dei giocatori hanno risposto che una simile richiesta non può essere accettata, di contro gli owners hanno deciso che non si renderanno più disponibili per futuri incontri se questa offerta non verrà presa in considerazione. Questa reazione sdegnata del sindacato però non rispecchia il pensiero di tutti i giocatori perchè a microfoni spenti alcuni hanno detto che la ripartizione 50-50 per loro non cambia nulla e che firmerebbero volentieri il contratto pur di iniziare a giocare. Nell'ultimo incontro Hunter e Fisher avevano portato l'artiglieria pesante ma la presenza di Kobe, Wade, LeBron, Anthony non è bastata a mettere paura a Stern, e chi gliene mette, che non si è lasciato impensierire dall'idea che alcuni fuoriclasse potessero andare a giocare dall'altra parte della pozza. L'idea è che basta poco per far scattare la scintilla che potrebbe mettere tutto a posto ma il tempo stringe.

venerdì 7 ottobre 2011

Bryant, exhibition game?

Oggi dovrebbe essere il giorno decisivo per conoscere le sorti dell'affare Kobe. States o Italia? Molti pensano che resterà in America per potersi allenare in vista dell'inizio della stagione, che non si sa quando e se avverrà, altri, invece, sperano che Black Mamba decida di fermarsi per qualche tempo nel nostro Paese magari solo per una gara. Questa infatti è l'ultima trovata di Claudio Sabatini che sta lavorando intensamente per portare in maglia Virtus il 24 e fargli giocare un exhibition game contro la Benetton il 12 Ottobre, quindi infrasettimanale. Il compenso si dovrebbe aggirare sui 2 milioni di dollari e non si sa se questa cifra rimarrebbe la stessa anche in caso di amichevole, cosa che potrebbe evitare lungaggini burocratiche ma farebbe perdere interesse rispetto alla possibilità di vederlo in maglia Virtus per una decina di partite.

giovedì 6 ottobre 2011

Stay hungry stay foolish

"Stay hungry stay foolish". Con questa frase Jobs si è congedato dagli studenti di Stanford nel famoso discorso del 2005, con quelle parole conquistò un'intera platea di neolaureati che lo ascoltarono in religioso silenzio per poi esplodere in un fragoroso applauso decretando l'eternità del genio di Palo Alto. Non stiamo a fare la cronistoria ma ci limitiamo a rendere omaggio ad una persona che senza ombra di dubbio ha cambiato la vita di milioni di persone creando prodotti dal facile utilizzo e dal design inconfondibile che hanno conquistato i cinque continenti, non diventando uno status symbol, ma molto di più. I prodotti della Apple hanno saputo raggiungere l'eccellenza grazie all'aiuto di Jobs che riprese l'azienda da lui creata quando stava per fallire e l'ha fatta diventare la numero uno al mondo grazie alle sue idee visionarie ma non sempre rivoluzionarie. Da qualunque parte della barricata siate non si può non rendere omaggio ad un uomo che ha fatto delle sue idee una ragione di vita, la sua ragione di vita e che ha influenzato il pensiero di molti cercando di portare l'asticella dell'innovazione sempre più in alto, per altro riuscendosi. Il famoso "think different". Sicuramente le sue idee ci mancheranno ma resteranno per sempre le sue parole, quelle conclusive del suo più famoso discorso, stay hungry stay foolish.

mercoledì 5 ottobre 2011

Lockout NBA, the saga continues

Le trattative stanno andando a sud. Anche ieri nulla di fatto dall'incontro che si è tenuto a New York tra NBA e giocatori. Per adesso l'unica decisione è quella di aver cancellato ufficialmente la preseason e in più c'è la possibilità che saltino anche le prime due settimane di regular season con le conseguenze che tutti sappiamo. Stern e compagnia avevano proposto ai giocatori una suddivisione del contratto 50-50 ma Hunter e Fisher hanno risposto picche esternando la volontà di non scendere al di sotto del 53%, cosa che tra l'altro avevano già proposto la scorsa settimana, che è anche la loro ultima offerta. Allo stato attuale le due parti sembrano essere molto, troppo distanti e si dice che il prossimo incontro potrebbe addirittura tenersi tra un paio di mesi a meno di meeting straordinari facendo saltare molto più di due settimane di regular season. Tra le dichiarazioni importanti di ieri troviamo quelle di Kobe che si dice ancora incerto se accettare o meno l'offerta italiana anche se c'è tempo per decidere, mentre Stern dichiara che Kobe ha il diritto di andare dove vuole e spera che si possa allenare e giocare bene con la speranza di ritornare alla fine del lockout. Insomma il nodo sono sempre i presidenti spirati che porterebbero nelle casse dei proprietari, se venisse accettata la loro proposta, 1 bilione di dollari in sei anni. Tutto questo potrebbe fare il gioco delle squadre europee che hanno già ingaggiato giocatori NBA e che potrebbero vederli nei loro roster per tutta la stagione. La Virtus spera...

martedì 4 ottobre 2011

lunedì 3 ottobre 2011

Lockout, meeting today

Non sono bastate le 7 ore dell'incontro di ieri per definire il futuro della NBA e i partecipanti hanno deciso di incontrarsi nuovamente oggi. Sia i rappresentanti dei giocatori sia Stern hanno dichiarato che le parti non sono vicine ma la volontà di trovare un'accordo c'è, l'ultima ipotesi fatta era una riduzione del divario per portare le famose percentuali 51 a 49 a favore dei giocatori e senza hard cap, ma su questo punto il boss della lega sembra non essere molto d'accordo. Ricordiamo che se questi incontri non dovessero portare alcun risultato nel giro di pochi giorni c'è il rischio che salti l'intera stagione.

sabato 1 ottobre 2011

Anonymous distruggerà Facebook

Annuncio shock del leggendario gruppo di hacker Anonymous che annuncia la distruzione di FB il 5 Novembre. Noti alle cronache per exploit al limite dell'incredibile, i paladini della libertà che hanno preso le difese di Assange in più occasioni hanno dichiarato che il loro prossimo obiettivo sarà il social network per eccellenza. Con un comunicato lanciato in queste ore gli hackers più famosi del mondo scoprono le loro intenzioni affermando: "Facebook vende le informazioni in suo possesso ad agenzie governative e fornisce accesso clandestino ai suoi database ad aziende private che si occupano di sicurezza, tutto questo per spiare le persone in tutto il mondo...distruggeremo Facebook per garantire la libertà su Internet e per il diritto di tutti alla privacy”. La goccia che potrebbe aver fatto traboccare il vaso sarebbe l'introduzione di "Timeline", un nuovo strumento lanciato da Facebook per tenere traccia dell'intera cronologia dei contenuti e di molti dati sensibili dell'utente anche contro la sua volontà. Non ci resta che aspettare il 5 Novembre e vedere se anche questa volta Anonymous farà tremare il mondo.