lunedì 31 gennaio 2011

Birretta?



La birra fa bene, l'ho sempre sostenuto. Anche dopo un'intensa attività fisica, tipo una seduta in palestra, una serata in birreria fa bene all'organismo e aiuta a smaltire l'acido lattico prodotto dopo lo sforzo per modellare il nostro corpo. Se non lo avete mai fatto vi consiglio di provare, non potrete più farne a meno. In questi giorni ho letto una ricerca, prodotta dall'università di Barcellona, in cui si parla del nostro nettare come rimedio alla pancetta. Per una dieta dimagrante e per perdere peso, una pinta di birra al giorno può aiutare. La birra ha un tasso alcolico contenuto e contiene anche tantissime vitamine calcio e acido folico, perfetti per la nostra salute. Lo studio è stato condotto su 1249 volontari tra uomini e donne oltre i 57 anni di età, una pinta di birra al giorno non fa male. Anzi, aiuta a combattere certe malattie come il diabete e i problemi cardiovascolari. La birra infatti è un toccasana per il nostro benessere a patto, ovviamente, di non esagerare con le quantità e di non associare cibi poco sani. Quando si pensa ad un cultore della birra infatti, molto spesso si parla di una persona con uno stile di vita sedentario e che è abituato a consumare cibi poco sani e che fanno male. La birra invece deve essere abbinata ad un’alimentazione sana, ricca e variegata. Lo studio è anche stato pubblicato sul Telegraph.co.uk, ed è stato condotto da un team di ricercatori dell’Università di Barcellona, dell’Hospital Clinic e dell’Instituto de Salud Carlos III, guidato da Ramon Estruch Rosa Lamuela. La birra associata ad una dieta mediterranea a base di pesce, frutta, verdura e olio di oliva è ottima per la nostra salute anche perché ricca di acido folico, vitamine, ferro e calcio. Come per il vino, fondamentali sono però le quantità di birra che si consumano. Se per il vino la quantità consigliata è un bicchiere al giorno, per la birra gli esperti suggeriscono di consumarne solo una pinta. Considerando che una pinta equivale a quasi mezzo litro di birra direi che ci si può divertire ogni giorno...

This is my House

Tra Miami e Oklahoma si prevedevano scintille e così è stato. Le stelle di entrambe le squadre hanno dato vita ad una partita molto tirata. L'equilibrio regna fino a 22" dalla sirena quando su assist di James Eddie House mette la tripla decisiva e regala agli Heat un'importante vittoria in casa dei Thunder sempre guidati dalla coppia Durant (33 e 10) Westbrook (21 e 10). Ottima priva anche di Green (23 e 11) che però in difesa soffre Lebron (23 e 13 assist). Top scorer Wade con 32 e 9. Il rientro di Bosh porta un pò di equilibrio dal momento che ora non si passano la palla in 2 ma in 3.

Succede tutto negli ultimi 5 minuti tra L.A. e Boston quando dopo un tentativo di fuga dei bianco-verdi Kobe recupera lo svantaggio ma non riesce a completare la rimonta. I Celtics sono determinati a vendicare la sconfitta in finale dello scorso giugno e giocano con la loro tipica intensità. Troppo per la squadra di coach J che in attacco non sempre trova le soluzioni sperate e in difesa non è in grado di contrastare i lunghi avversari. In difficoltà soprattutto Bynum. Pierce (32) ingaggia il solito duello con Kobe (41), ma Garnett (18 e 13) Rondo (10 e 16) e Allen (21) non lasciano scampo, surclassando il supporting cast di Los Angeles.

Orlando fa tutto alla perfezione e batte i poveri Cavs ormai allo sbando. Howard (20 e 20) domina sotto canestro, Nelson fa girare la squadra come un orologio svizzero ed dalla panca esce Anderson con 23 e 16 a mettere la parola fine.

Philly gioca un brutto scherzo ai Nuggets. Fuori casa Denver non è la stessa squadra e si vede. Anthony non da il meglio e Billups (27) e Smith (23) sono costretti a fare gli straordinari, ma in due non si vince contro Philadelphia che corre dall'inizio alla fine costruendo un pò alla volta il proprio vantaggio. Per la squadra della città dell'amore fraterno tutti a referto, ma ottime prove per Iguodala (24) e Young (21).

Gordon (35) fa la voce grossa ma a vincere sono i Knicks dopo una gara giocata punto a punto. Fino a 5 dalla fine regna l'equilibrio, poi esplodono Stoud e compagni piazzando un parziale che taglia le gambe ai Pistons. Gordon e Monroe (15 e 17) tengono a galla Detroit ma non trovano aiuto negli altri compagni che giocano come se la stagione fosse finita. New York invece ci crede fino alla fine e con Stoudemire (33) a guidare la rimonta prendono coraggio anche Gallinari (29), finalmente protagonista stabile, e il rookie Russo Mogvoz (23 e 14). Bella vittoria per NY.

Gli Hornets reduci dalla sconfitta della gara precedente vanno in Arizona decisi a riscattarsi ma la rimonta si ferma a pochi decimi dalla fine di una gara giocata punto a punto. Con il quintetto di Phoenix in doppia cifra a fare la differenza sono Nash (10 e 15) e Gortat (25 e 11) che hanno saputo gestire le fasi calde della partita. Paul (26 e 12) ci prova nei secondi finali con tre tiri liberi tutti messi a segno, ma siamo ancora a -2. Rimessa sbagliata per Phoenix e palla di nuovo a New Orleans che sbaglia incredibilmente da sotto per la vittoria dei Suns.

Sony presenta "Next Generation Portable"

Ormai è ufficiale entro la fine del 2011 la Sony presenterà la nuova PSP,che a differenza delle precedenti versioni sarà una macchina videoludica portatile dotata di hardware da primato. La casa nipponica sostiene che la PSP2 sarà dotata di una potenza comparabile a quella della PS3,avrà quindi una resa grafica simile alla consolle domestica grazie ad un processore quad-core basato su design ARM Cortex A9, e una GPU SGX543MP4 (anch'essa quad-core) realizzata da PowerVR. Lo scherm OLED (Organic Light Emitting Diod) touchscreen sarà da 5 pollici con risoluzione da 960x544 pixel (il doppio di quella della prima PSP), un nuovo tipo di mini memory card per i giochi, due stick analogici posizionati sotto il pad digitale (sinistra) e i pulsanti (destra), controlli SIXAXIS con funzionalità "tilt", doppia fotocamera sul davanti e il retro, ricevitore GPS, speaker stereo incorporati con microfono, connettività Bluetooth, WiFi e 3G, touchpad sul retro dello chassis. Le prime indiscrezioni parlano di una consolle dotata di molteplici software (noti e meno noti) e di due nuove funzionalità molto interessanti:
- Livearea permetterà di accedere a uno spazio telematico,specifico per ogni gioco,contenente informazioni aggiornate, nuovi contenuti, log di "Attività" e "achievement" di chi sta giocando allo stesso gioco e una vera e propria "comunicazione in tempo reale" tra i giocatori.
- Near è il nuovo sitema che consentirà di individuare altri gamer nelle vicinanze ,di conoscere i giochi in cui sono impegnati e di poter comunicare con essi!(niente male direi)
Non è ancora stata stabilita una data di lancio del prodotto,ma come è facile supporre il perido sarà quello pre-natalizio.

Posted by "P"

domenica 30 gennaio 2011

Madbid nuovo sito per aste on line!

Il nuovo modo di comprare on line si chiama madbid! A differenza delle classiche aste prevede un pacchetto di bids da acquistare... 100 bids costano circa 27 euro! Le aste partono da 0 centesimi e hanno durata variabile da 20 a 40 secondi, ad ogni rilancio vengono scalati 2-3 bids (dipende dal valore dell'oggetto) e il valore della proposta è superiore di 1 centesimo all'ultimo rilancio! Il contatore si resetta e ricomincia il conto alla rovescia... Fantastico no? Ma facciamo due calcoli!!!! Il valore di 1 bid è circa 30 centesimi (arrotondiamo) ad ogni rilancio spendiamo 60-90 centesimi che vanno al proprietario del sito...ora se considerate che un audi A3 Sportback 1.6 del valore di 27,380 è stata battuta a 1,949.82 possiamo subito notare il grande profitto del venditore! 1,949.82 equivalgono a 194,982 rilanci da 1 euro l'uno!!! Incasso 194,982 (dai bids) +1,949.82 (prezzo d'asta) -27,380 (valore auto) =169,551.82 euro di guadagno in pochi minuti! Niente male vero? Ci tengo a precisare che tutto è regolare e a norma di legge. Colui che si aggiudica l'asta fa un grande affare, ma chi rilancia senza aggiudicarsi niente? Cosa ne pensate?

andate qui e vedete come funziona: http://it.madbid.com/live/

posted by "P"

Rookie rules

Nottata dominata dai rookies. Le future stelle Nba danno spettacolo, su tutti K-Love e Griffin che mettono a referto l'ennesima doppia doppia stagionale contribuendo alla vittoria delle rispettive squadre. Minnesota e Clippers ringraziano le loro stelle se quest'anno riescono a levarsi qualche soddisfazione, sognando perchè no i play offs. Teniamoli d'occhio al Rookie Game perchè ci divertiremo davvero. Nelle altre partite note di rilievo per D-Rose e Boozer dominatori a Chicago, Terry che la prima doppia doppia stagionale aiuta i Mavs, Ginobili che continua a guidare San Antonio sempre più dominante ad Ovest. Sacramento vittoriosa a L.A. ci prende gusto e batte in casa New Orleans.

sabato 29 gennaio 2011

Forty night

Serata di quarantelli e quasi quarantelli in Nba. Howard (40 e 15) gioca praticamente da solo e i Magic incappano in una brutta sconfitta che arriva per mano dei caldissimi Bulls. Per Chicago Rose (22 e 12) guida la banda, Deng (26 e 8) e Boozer (16 e16) danno una mano. Stanotte superman ha trovato la kryptonite. Altro iscritto al "Forty Club" è Kevin Durant (40). Ci vogliono 2 over time per avere la meglio sui Wizards che lottano fino alla fine mettendo anche molti giocatori oltre i 20. KD però ha il solito alleato. Westbrook con una tripla doppia devastante (35 13 e13) aiuta Durant a demolire Washington. Non entrano per poco nel club Lebron fermo a 39 e Kobe a 38. Il primo gioca solo per l'assenza di Wade ma vince grazie ad un tiro libero di House a pochi secondi dalla fine dopo una partita tiratissima contro i Pistons che a roster avevano solo 8 giocatori, il secondo sembra essere tornato agli anni bui in cui faceva 35 ad allacciata di scarpe ma i Lakers erano altalenanti. Sacramento ringrazia.

venerdì 28 gennaio 2011

L.A. 2011

Quest'anno la "partita delle stelle" si giocherà nella "città delle stelle". Da poco sono usciti i quintetti titolari...si prevedono scintille. Appuntamento allo Staples Center 18-20 Febbraio.


Ovest

Est
F
F
G
G
C

Questione di protocollo

Come preannunciato da alcune settimane gli indirizzi IP di internet sono in via di esaurimento. Precisamente il prossimo 2 febbraio, indicativamente verso le 4 del mattino, i rimanenti blocchi di indirizzi disponibili saranno assegnati e con questi ultimi saranno definitivamente esauriti. Vinton Cerf, "padre di internet", colui che da alcuni mesi ha messo in guardia tutti su questa situazione, ha espresso un proprio esame di coscienza, affermando di essere stato poco lungimirante nelle sue scelte: "è tutta colpa mia. Quando abbiamo pensato al sistema degli indirizzi IP pensavamo a un esperimento. E credevamo che 4,3 miliardi di indirizzi per un esperimento bastassero". Chiaramente la colpa di questa situazione non è da ricercarsi in toto alle scelte di Cerf, ma alla crescita esponenziale alla quale è andata incontro la rete. A questo punto il passaggio dallo standard IPv4 a quelloIPv6 appare come strettamente necessario per la sopravvivenza di internet.

Gallinari...finally

Bella vittoria per i Knicks in un Madison gremito per le grandi occasioni. La squadra di D'Antoni non può fallire questa occasione e non delude le aspettative dei paganti che a fine partita mostra cartelli in cui chiedono a gran voce Melo. Mistero ma staremo a vedere. Gli Heat come sempre giocano in due e anche questa volta non basta. James porta alla causa 24 e 11 ma la star della serata questa volta è Wade che chiude una partita mostruosa con 34 e 16. New York per tre quarti non trova soluzioni per fermare D-Wade ma la partita resta in equilibrio fino a 5 minuti dalla fine. Per La squadra della grande mela ottima prova per Fields con 19 e 13 e Stoud con 24 e 8 ma la sorpresa è Gallinari (20). Negli ultimi minuti, infatti, il Gallo canta tre volte ma i Knicks non vengono traditi da nessuno. 3 triple del numero 8 danno il vantaggio che resterà intatto fino alla fine.

Vittoria casalinga per i Mavs che battono i Rockets dopo una partita dalle mille emozioni che vede le ottime prove di Scola (30) e Martin (27) ma come accade spesso in questo periodo però non portano alla vittoria. I Mavs partono forte e mettono parecchi punti tra se e gli avversari. Nel terzo quarto Dallas è avanti di 15 ma Houston recupera fino al meno 1 a 50" dalla fine ma i Mavs questa volta tengono e vincono una partita importantissima. Il ritorno di Dirk (18) ha ridato vita a giocatori che sembravano ormai morti. Un ottimo Chandler con 21 e 15 tiene in vita Dallas ma dobbiamo segnalare anche i 19 di Barea.

Vittoria in trasferta per Boston che batte gli ottimi Blazers. Per Portland si salva solo Aldridge che con 17 e 16 prova a dare una speranza ai suoi ma invano perchè i Celtics giocano con la solita grinta in difesa lasciando poco e niente e in attacco fanno girare il pallone mandando a referto tutto il roster. Allen con 18 è il top scorer ma anche Pierce (17) Garnett e Perkins entrambi con 10 danno una mano.

giovedì 27 gennaio 2011

Sostanze psicotrope? Una lattina, grazie!

La novità arriva dagli Stati Uniti e non poteva essere altrimenti. Si tratta di soft drink contenente 35-65 milligrammi di tetraidrocannabinolo (Thc), il principale componente dell'erba. La bevanda che potrebbe spodestare i più famosi energy drink è stata ideata dal californiano Clay Butler, il quale ha dichiarato di non aver mai fatto uso di droghe, ma di essere certo che sarà un prodotto che conquisterà il mercato perché “gli adulti hanno l’inalienabile diritto di pensare, mangiare, fumare, bere, ingerire, decorare, indossare qualsiasi cosa desiderino”. Canna Cola, il simpatico e originale nome dato alla bevanda, sarà solo la punta di diamante di una serie di quattro bevande alla marijuana, uva, arancia, limone e ciliegia gli altri gusti . Le cinque bevande, in bottigliette da 33 centilitri, saranno vendute ad un prezzo di 10-15 dollari, dalle farmacie del Colorado che già offrono marijuana terapeutica (invidiosi lo so). La vendita comincerà il prossimo febbraio. Ciò che distingue Canna Cola è il “gusto delicato alla marijuana”, come raccontato dal socio di Butler, Scott Riddell. “I nostri concorrenti invece usano una percentuale di Thc tre volte superiore rendendo il prodotto davvero disgustoso”, ha spiegato. A tormentare Riddell non sono, dunque, i concorrenti. A destare preoccupazione è la Brownie Law, un progetto di legge in discussione al Congresso Usa che prevede pene molto più severe per chi realizza prodotti che uniscono la marijuana ad alimenti e bevande zuccherate. Il progetto è stato approvato al Senato la scorsa estate ed è adesso in esame alla Camera dei rappresentanti. Dio benedica l'America.

Settare Emule

QUESTA GUIDA HA LO SCOPO DI RENDERE PIU’ VELOCI I NOSTRI DOWNLOAD DA EMULE (NO EMULE MODDATI) E PREVEDE L’UTILIZZO DI UN FIREWALL GIA’ SBLOCCATO

- Apriamo eMule opzione>connessione clicchiamo su wizard e poi personalizza, a questo punto dobbiamo inserire i valori reale della banda in upload e in download

Alice 7 mega 7200 (download) 392 (upload)

Libero 7 mega 7000 (download) 392 (upload)

Applichiamo e chiudiamo.

- Ora dobbiamo togliere la spunta da limite di download, mentre per limite di upload dobbiamo lasciarla e spostare il cursore fino a visualizzare 18 KB/s (non riducete ulteriormente altrimenti in automatico sarà ridotto anche il download)

- Impostiamo le porte del client come consigliato da emule su TCP 4662 e UDP 4672  (ovviamente in precedenza aperte sul router)

- Limite massimo per file inseriamo il valore 1500

- Limiti di connessione massime inseriamo il valore 2500

- Applichiamo

- Andiamo su opzioni> server e mettiamo la spunta sulle voci “scarica automaticamente la lista….”,”controlla    ID basso alla connessione” e “connessione sicura”

- Clicchiamo su lista e aggiungiamo la lista di server sicuri reperibile in rete googalando un po’

Oppure a questo link http://www.giardiniblog.com/server-emule/

Esempio di lista da copiare

http://www.server-met.de/dl.php?load=gz&trace=33357819.4167

http://peerates.net/servers.php

http://www.server-met.de/dl.php?load=gz&

http://www.linuxpourtous.com/server.met

http://upd.emule-security.net/server.met

http://www.gruk.org/server.me

Adesso andiamo sul pulsante server della schermata principale di emule, tasto desto e selezioniamo “elimina tutti i server”, usciamo da emule e riapriamo. Se la procedura è stata eseguita correttamente all’avvio sarà scaricata una nuova lista di server. 

<guida redatta da "P">

LA GUIDA E’ STATA REDATTA DAL SOTTOSCRITTO, QUINDI E' ASSOLUTAMENTE VIETATA LA COPIA PARZIALE O TOTALE DEL CONTENUTO, SALVO PREVIA AUTORIZZAZIONE. 

You've got...two superstars

Nulla da fare per i Pacers, contro Orlando Granger (27) e Collison (21) non bastano a frenare la corsa dei Magic che conducono dall'inizio alla fine. Grande prova di squadra per superman (19 e 16) e compagni molti dei quali in doppia cifra.

Billups (26) torna sul luogo del delitto ed è protagonista di una gara strepitosa portando Denver alla seconda vittoria in trasferta. Gara equilibrata che si risolve negli ultimi minuti dopo una serie impressionante di cambi al vertice. I Pistons pur tirando con il 33% da 3 resistono e tengono testa ai Nuggetts ma devono capitolare all'ultimo puniti proprio da Billups che mette 3 triple di fila piazzando il break decisivo.

Partita spettacolare tra Oklahoma e Minnesota. Succede tutto nell'ultimo quarto. Dopo una serie di sorpassi e contro sorpassi si arriva finalmente all'over time, si perchè questa partita era troppo bella per finire dopo 48 minuti. Per i Thunder danno spettacolo le tre stelle, si perchè in realtà sono 3 ma una è incostante. Durant con il career high (47 e 18) è il dominatore della serata, Westbrook si ferma solo a 16 e 8 e Green 19 e 8 fanno il resto, la panchina sempre poco prolifica mette pochi punti ma vanno bene anche questi. Per i Timberwolves Beasley (30 9 e 7) finalmente fa una partita al suo livello, ma l'altro dominatore della gara è il solito e solido Kevin Love (31 e 21) ormai entrato di diritto tra i migliori giocatori Nba. Love e Durant danno spettacolo e questo ci consola perchè vuol dire che la nuova generazione di talenti sta venendo su proprio bene...lunga vita alla Nba.

Scontro tra play-maker in Arizona dove Augustin (15 e 10) e Nash (27 e 15) si sfidano a colpi di punti ed assist dando vita ad una partita molto intensa che vede prevalere solo negli ultimi minuti i Bobcats che mettono 6 giocatori sopra i 15 punti. Top scorer per Charlotte è Wallace con 22 e 10, Phoenix invece oltre a Nash ha un contributo solo da Carter con 22.

Dopo la brutta sconfitta della sera precedente, Utah gioca in casa contro gli Spurs e vuole riscattarsi ma per i Jazz solo D-Will (39 e 9) e Jefferson (22 e 9) sembrano avere voglia di riscatto. Utah parte contratta e nel corso della partita accumula uno svantaggio che cerca di recuperare nell'ultimo quarto senza riuscirci. San Antonio recupera Duncan e schiera il quintetto titolare. Ginobili (26) e Parker (23) guidano la truppa, gli altri eseguono alla perfezione. Vittoria Spurs.

Da qualche giorno a questa parte le partite contro i Golden State Warriors sono sempre spettacolari. Anche questa sera contro gli Hornets la musica non cambia. Paul mette una doppia doppia eclatante e con 18 e 17 delizia il pubblico della baia. West (22) Ariza (19) Belinelli (11) e Okafor (13) giocano in maniera perfetta tenendo a distanza i Warriors che non riescono a recuperare. Golden State con Ellis (26) Curry (20) e Wright (25) non è incisiva e alla fine cede.

mercoledì 26 gennaio 2011

Recycle


Il problema della gestione dei rifiuti è diventato sempre più rilevante. La crescita dei consumi e dell'urbanizzazione hanno aumentato la produzione dei rifiuti e ridotto le zone disabitate in cui trattare o depositare la spazzatura. L'uso delle discariche, pur avendo in sé costi bassi, comporta uno spreco di materiale che sarebbe almeno in parte riciclabile. Inoltre crea grandi concentrazioni di rifiuti con possibili conseguenze sull'ambiente. Gli inceneritori, invece, basano il loro funzionamento sull'incenerimento dei rifiuti. Gli impianti più recenti sfruttano la combustione così ottenuta recuperando un minimo di energia elettrica e calore ma hanno il problema della gestione delle emissioni tossico-nocive (polveri sottili e diossine). A monte del riciclaggio e della raccolta differenziata, assume rilevanza il tema della prevenzione dei rifiuti, della responsabilità sociale dei produttori e di un insieme di leggi volte alla riduzione degli imballaggi, all'uso di materiali biodegradabili, come le bioplastiche e le pile ricaricabili. Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una piccola rivoluzione. Sono sempre di più gli italiani sensibili al tema della raccolta dei rifiuti, specie se si tratta di elettrodomestici e apparecchiature elettroniche. Nel 2010 infatti la raccolta di frigoriferi dismessi, vecchi televisori, videoregistratori e pc è aumentata del 17%. A rivelarlo è il consorzio Italiano recupero e riciclaggio elettrodomestici (Ecodom), che ha messo in evidenza anche un altro interessante dato: con l’aumento del recupero di questo tipo di rifiuti, e quindi del successivo riciclo, si è verificato un taglio delle emissioni di C02 nell’atmosfera pari a circa un milione e 800 mila tonnellate. Secondo il bilancio di Ecodom, in Italia, nel corso del 2010, sono state raccolte complessivamente 89.100 tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici che rappresentano, in totale, più del 36% di tutti i rifiuti elettrici ed elettronici presenti sul territorio nazionale. Ma la notizia più interessante è forse nella vasta quantità di materiali e materie prime ottenute dal riuso di queste apparecchiature, 58.340 tonnellate di ferro (quantità utile alla fabbricazione di oltre un milione di automobili) 1.655 tonnellate di rame (con le quali si possono rivestire circa 60 Statue della Libertà), 2.876 tonnellate di alluminio (con queste quantità si possono tranquillamente realizzare 215 milioni di lattine) e 7.500 tonnellate di plastica (ovvero 150 milioni di bottiglie da 1,5 litri). Dunque finalmente anche dalle nostre parti è spuntato un barlume ecologico sperando che non sia una meteora come spesso accade per le belle cose italiane. Purtroppo la strada è ancora costellata di ostacoli spesso insormontabili ma non bisogna abbattersi e continuare così per raggiungere un obiettivo che migliorerà la vita nostra e dei nostri eredi. Troppo spesso si pensa al presente senza una programmazione a lungo termine, non parlo dei piani quinquennali dell'ex Unione sovietica, ma di piani che guardano davvero al futuro anche per fare un favore a questo gnocco minerale che gira intorno al sole e che ci ospita da millenni. 

Showtime

I Wizards che fuori casa sono 0-20 cominciano a perdere anche tra le mura amiche. Denver atterra nella capitale e spazza via Washington. Per fare questo a Anthony & co. bastano tre quarti giocati a ritmi insostenibili per gli avversari. Blatche (25 e 9) Young (26) e il talentuoso rookie Wall (10 e 13 assist) ci provano ma non c'è nulla da fare. I Nuggetts, che per inciso avevano solo 9 giocatori, difendono bene il perimetro lasciando agli avversari un misero 15% da 3, in attacco invece fanno quello che vogliono con Melo (23) tornato a giocare ai suoi livelli che si diverte e fa divertire, coadiuvato da Nene (21 e 9) dominatore dello spazio aereo, Billups (15 e 6) in cabina di regia, più Lawson (17) e Harrington (21). A Denver si sono dimenticati della tarde...e Melo?

Partita senza storia che si è chiusa nel primo tempo quella giocata a Boston, stanotte la vittima sacrificale erano i Cavs. Tutti a referto per entrambe le squadre ma a spuntarla sono i Celtics che pur privi di Shaq posso schierare di nuovo Perkins al ritorno da un lungo infortunio. A dimostrazione della noia che regnava al TD Garden si è alzata un'ovazione all'entrata di Perkins, unica nota di rilievo della partita.

A Dallas primo tempo dominato da B&B che non vuol dire Bed&Breakfast e neanche Brigitte Bardot ma Baron e Blake. La combo di L.A., quelli scarsi, domina il primo tempo mettendo a dura prova le coronarie dei paganti ammutoliti dallo spettacolo offerto dai loro beniamini. I Clippers corrono chiudendo il primo tempo a +8 e il barone (21 e 6) e il grifone (22 e 11) già pregustano il colpaccio...ma nel terzo quarto le cose cambiano. Dallas gira una vite in difesa e da li è un'altra partita. Si scatenano prima il biondo (20) e Chandler (21), poi è la volta di Barea (25) e sempre dalla panchina decolla the Jet, Jason Terry (28). I due giocatori cambiano il volto alla gara portando forze fresche e tanta energia. I Mavs purtroppo sono legati anche alla discontinuità di questi giocatori ma non disperiamo perchè è già pronto Peja.

Anche ad Hollywood la partita finisce nel primo tempo. I Jazz scendono in California senza convinzione e vengono spazzati via da Los Angeles. Nella patria dello showtime la squadra di coach Jackson si prende una serata di pausa e fa divertire gli spettatori con giocate da circo. I big si riposano e i vip si divertono...serata perfetta.

martedì 25 gennaio 2011

Street Art


Banksy è un artista inglese ed è uno dei maggiori esponenti della street art. Le sue opere sono spesso a sfondo satirico e riguardano argomenti come la politica, la cultura e l'etica. La tecnica che preferisce per i suoi lavori di guerrilla art è da sempre lo stencil, che proprio con Banksy è arrivato a riscuotere un successo sempre maggiore presso street artists di tutto il mondo. I suoi stencil hanno cominciato ad apparire proprio a Bristol, poi a Londra, in particolare nelle zone a nordest, e a seguire nelle maggiori capitali europee, notevolmente non solo sui muri delle strade, ma anche nei posti più impensati come le gabbie dello zoo di Barcellona. Nonostante la recente fama mondiale, e le notevoli quotazioni delle sue opere, Banksy continua a rimanere fuori dallo starsystem e a preferire la sua arte in mezzo alla gente comune. I suoi stencil sono caratterizzati da immagini singolari ed umoristiche, a volte accompagnate da slogan. Il messaggio di solito è contro la guerra, anti-capitalistico, anti-istituzionale e a favore della pace. I soggetti sono animali come scimmie e ratti, ma anche poliziotti, soldati, bambini e anziani. Fa anche adesivi e sculture, come la famosa "cabina telefonica assassinata". Una delle caratteristiche che ha reso famoso Banksy è la sua abilità di entrare nei musei più importanti del mondo e appendere delle sue opere tra le altre già presenti. Spesso passano giorni prima che qualcuno si accorga dell'intrusione. I suoi temi preferiti in questi casi, sono quadri dipinti in perfetto stile settecentesco, con l'aggiunta di alcuni particolari completamente anacronistici (nobili del Settecentocon bombolette spray, dame di corte con maschere antigas, ecc.). Ha sparso Londra con stencil di topi, i famosi "rat": curiosamente anagrammando questa parola si ottiene "art". Per sua stessa ammissione, si tratta di una coincidenza. Il soggetto dei topi è stato scelto in quanto odiati, cacciati e perseguitati, eppure capaci di mettere in ginocchio intere civiltà. "Se sei piccolo, insignificante e poco amato allora i topi sono il modello da seguire definitivo con un cetriolo". Uno dei suoi più famosi murales, quello con gli attori di Pulp Fiction che stringono banane anziché pistole, è stato recentemente rimosso: il suo valore stimato si aggirava intorno ai 400 mila euro. «Alcune persone diventano dei poliziotti perché vogliono far diventare il mondo un posto migliore. Alcune diventano vandali perché vogliono far diventare il mondo un posto migliore da vedere». Nell'agosto del 2005 Banksy ha realizzato dei murales sulla barriera di separazione israeliana, costruito dal governo israeliano nei territori occupati della Cisgiordania (soprattutto a Betlemme, Ramallah e Abu Dis), combinando varie tecniche. Le caratteristiche di questi murales sono veri e propri squarci nel muro (realizzati con la tecnica del trompe l'oeil) che permettono di "vedere" cosa c'è dall'altra parte. Nel 2007 è ritornato a Betlemme per effettuare ulteriori murales. 

www.banksy.co.uk/ 

Libro della settimana

"La via dello zen" di Allan Watts

Nella pagina "Books" trovate la recensione.

Ovest Showdown

La partita più importante della notte era quella tra Oklahoma e New Orleans e non ha deluso le attese. Partita tiratissima con le due squadre che restano punto a punto fino alla fine. Questa volta Durant (22 e 8) e Westbrook (18 e 10) hanno cifre normali ma la panchina da un grande contributo. Dall'altra parte però ci sono gli Hornets che definire incandescenti è un eufemismo. Paul (24 e 9 assist) in cabina di regia fa girare la squadra alla perfezione e con l'aiuto di tutti restano in scia ai Thunder fino a 1,5 secondi dalla fine quando dopo una rimessa la palla va a West (20), palleggio arresto e tiro, solo rete. New Orleans continua la striscia vincente.

Pesante sconfitta in casa per i Magic. Detroit scende in Florida con il coltello fra i denti e fa il colpo. A Orlando non bastano Howard (20 e 16) e Anderson (21). I Magic ci provano ma già dal terzo quarto la partita è segnata complici i big three dei Pistons Prince (20) McGrady (20) Daye (20). Detroit fa girare bene la palla e tira con il 50% da tre, cosa che non fa Orlando.

Toronto perde in casa contro i Grizzlies e sprofonda sempre più in classifica. Complici le molte assenze i Raptors si trovano a giocare in 8 e stavano per compiere l'impresa con Bargnani (29) e DeRozan (25) a guidare questa armata brancaleone. Memphis non ci sta e risponde punto su punto con le sue stelle Gay (21) e Randolph (17 e 12). Gasol piccolo, non in un grande periodo di forma, da alla causa 17 e 8 ma a chiudere la partita sulla sirena è Gay che ripete lo stesso tiro fatto qualche sera prima ad Indiana. Penetrazione sulla destra del canestro, fade away...e due per lui.

Secondo quarto fatale ai Bucks che contro i Bulls restano impotenti. A Chicago va ancora in scena il Rose-show ormai giunto all'ennesima replica. Ottima partita di Milwaukee con tanti giocatori in doppia cifra e con le buone prove di Duoglas (30) e Dooling (13 e 10 assist) ma a Chicago non si vince. Boozer (14 e 9) e Thomas (22 e 9) dominano sotto canestro, dalla panchina finalmente arriva costantemente un aiuto e poi c'è la superstar Rose (21 e 10 assist) che delizia il pubblico ad ogni allacciata di scarpe.

San Antonio costruisce il suo vantaggio a cavallo del secondo e terzo quarto e Golden State non ha la forza per tornare in partita. Questa volta Ellis si "ferma" a 25, Lee ne mette 31 e 12 e Wright 18 ma gli Spurs sono troppo per la squadra della baia. Ginobili top score con 20, altri sei in doppia cifra con Parker da 18 e 11 assist.

lunedì 24 gennaio 2011

Risultati del sondaggio

Conclusione sul filo di lana ma soprattutto all'ultimo secondo. Il primo sondaggio proposto dal Blog che prevedeva il simpatico dilemma sul "pilu" si è appena chiuso. Delle tre possibili risposte (decisamente, no, ntu culu a De Santis) ne sono state votate 2, mi sarei preoccupato del contrario, con il seguente risultato.

Decisamente               4 voti
Ntu culu a De Santis    3 voti

Alla maggioranza di voi piace u Pilu. Spessatamente mi complimento!!!!

Not in my house

La legge del Pepsi Center vale anche per Indiana. Ultimamente qui non si vince ed anche per i Pacers le cose non sono andate bene. Granger non punge come al solito e le sue veci è costretto a farle Hansbrough, top scorer con 27 e 10, unico del quintetto base con cifre decenti. Indiana parte bene nel primo quarto ma da li in poi è solo Denver. Complice anche l'altitudine, che non favorisce gli ospiti, i Nuggetts cominciano a correre lasciandosi alle spalle i poveri Pacers. Melo con 36 fa il bello e il cattivo tempo, gioca da all star e delizia il pubblico sempre più in apprensione per il suo probabile addio. Nene con 15 e 10 domina sotto canestro e Billups fornisce assist a tutti, Smith entra dalla panca ed incendia il pubblico con giocate al limite della fisica. A Denver si divertono...ma ancora per quanto?

domenica 23 gennaio 2011

Green power

In Italia si sta assistendo ad una indiscriminata campagna mediatica contro l’eolico e il fotovoltaico. Mentre il settore in tutto il mondo cresce impetuosamente, l’Italia non può inciampare su ogni ostacolo che i legislatori mettono di fronte al suo sviluppo. Questa è una fase fondamentale per la nostra Nazione che avrà effetti negli anni a venire e bisognerà evitare quindi ogni ostacolo che si troverà lungo il percorso. Segnali positivi sono arrivati in questi mesi dall’approvazione del terzo conto energia fotovoltaico e dalle linee guida sulle autorizzazioni per gli impianti rinnovabili, con la necessità di adattamento della normativa regionale. Misure che hanno dato certezza e stabilità al settore, aspetti fondamentali per attrarre nuovi investimenti e per non fermare quelli in corso. La proposta di decreto legislativo di attuazione della Direttiva 28/2009 (Atto di Governo n. 302) include però alcune soluzioni potenzialmente in grado di “inceppare” la macchina messa in moto negli ultimi tempi e di ostacolare lo sviluppo di settori chiave per il raggiungimento degli obiettivi al 2020. Dunque il testo, emanato con il proposito di sistematizzare la materia degli incentivi alle rinnovabili, rischia in realtà di bloccare alcune delle tecnologie più promettenti e in rapido sviluppo come, appunto, l’eolico e il fotovoltaico.

Roller Coaster

Altalenante. Questo è l'unico aggettivo che mi viene in mente pensando ai Mavs. Stavolta è vittoria per Dallas che espugna la casa dei Nets. Partita brutta e dal basso punteggio che viene risolta dal biondo (23), e da chi se no, all'ultimo secondo con il suo classico tiro del cigno. New Jersey ha la palla della vittoria ma Harris sbaglia. Aspettando la fine della telenovela Melo godiamoci l'incostanza dei Mavs.

Strana gara quella giocata dai Celtics a Washington. Boston parte fortissimo e chiude il primo quarto 35-20, partita finita. Sbagliato. I Wizards si rimboccano le maniche e minuto dopo minuto rosicchiano punti agli avversari che non trovano più il bandolo della matassa e si fanno raggiungere negli ultimi secondi fino al sorpasso decisivo. I big four di Boston fanno una discreta partita ma non hanno la cattiveria agonistica di Lewis e compagni.

A Miami non c'è Wade ma gli Heat vincono lo stesso. Lebron in gran forma ne mette 38 ma questa volta in suo aiuto arriva Miller che segna 22 dei suoi 32 punti nel secondo quarto contribuendo al parziale devastante inflitto a Toronto. La partita si conclude nel primo tempo chuso a + 20 per Miami, da li è solo accademia. Per i Raptors i soliti Bargnani (28) e DeRozan (30) non bastano.

Non bastano i 20 e 14 di Williams ai Jazz. Philadelphia corre dall'inizio alla fine con Iguodala (22) e Williams (20), Brand ne mette 19 e il gioco è fatto.

Tutto facile per Chicago. Con il rientro di Boozer (20 e 10), i Bulls ritrovano la loro coppia imbattibile e battono senza fatica i Cavs che con il solo Jamison (31 e 11) non riescono a contrastare la squadra di Rose (24 e 8 assist). A Chicago godono, e non solo li...

Partita non adatta ai deboli di cuore quella giocata in Oklahoma. Knicks e Thunder danno vita ad una gara molto intensa. Le due squadre restano punto a punto per tutta la gara. Per New York 6 giocatori in doppia cifra con il Gallo (23) top scorer, e Stoudemire (18 e 12). Per i Thunder la solita coppia Durant-Westbrook (28). Proprio Durant (30 e 12) mette il tiro della vittoria sulla sirena.

Brutta serata per gli Spurs. Alla New Orleans Arena la squadra di Popovic incappa in una umiliante sconfitta. Per un tempo regna l'equilibrio ma nel terzo quarto si scatenano gli Hornets. Paul (11 e 6 assist) arma i cecchini che puniscono da tre, alla fine saranno 8 su 15, West (18 e 10) è incontenibile, Ariza Okafor e Belinelli fanno la loro parte ma è dalla panca che arriva un importante contribuo. Thornton con 18.

sabato 22 gennaio 2011

Ovest...who is the man?

Gita a Disneyland per Toronto che però finisce in tragedia. Ad aspettare Bargnani e i derelitti Raptors non ci sono Topolino e compagnia bensì Superman che con 31 e 19 annienta gli avversari. Nelson fa correre i Magic e sminestra assist per tutti. Anderson con 21 e 10 contribuisce alla vittoria.

Phoenix corsara a Washington grazie ai 25 di Frye e alla doppia doppia da 17 e 14 di Nash. Per i Wizard ci provano Young (25) e Lewis (16 e 12) ma non basta.

New Orleans vs Atlanta 100 - 59, non credo che bisogna aggiungere altro...

Boston piazza un parziale di 30 a 19 nel primo quarto e la partita finisce. I Jazz non riescono più a reagire e i Celtics portano a casa un'altra vittoria. Buone le prove di Pierce (20) e Garnett (21), Rondo assiste con 12 perle.

I Knicks ci provano a casa degli Spurs. Stoudemire (18 e 15) Felton (23) e il Gallo (16) fanno il possibile ma contro San Antonio c'è poco da fare. I padroni di casa in controllo dall'inizio alla fine non lasciano scampo e mettono a referto 5 giocatori in doppia cifra. Duncan (21 e 16) sembra quello degli anni migliori...attenzione.

Quando i Lakers giocano di squadra è dura per tutti e questa volta a farne le spese sono i Denver Nuggetts. Melo (23) e il resto della truppa non sono in serata e diventano una facile preda per The Black Mamba che segna 14 dei suoi 18 punti nel terzo quarto, periodo in cui L.A. da lo strattone decisivo per la vittoria finale. Questa volta Kobe è aiutato da tutti. Gasol (19 e 13) Artest (19) Bynum (17) e Odom (18 e10).

venerdì 21 gennaio 2011

Quando si giurava sulla costituzione...

Chi di noi non ha mai giurato o non ha mai sentito dire a qualcuno che giurava per una cosa, ma vi siete chiesti cos'è un giuramento e che valore abbia? Io si e voglio proporvi una serie di giuramenti, così per fare un pò di chiarezza.

C'è quello riportato nei testi di Diritto che recita "Il giuramento ha valore di prova legale e, rispetto alle altre prove legali, è quella di maggiore intensità in quanto, una volta prestato, l’altra parte non può provare il contrario, né può agire in revocazione, anche se il giuramento sia stato dichiarato falso con sentenza".

Quello forse più famoso, il Giuramento di Ippocrate "viene prestato da medici, odontoiatri e veterinari prima di iniziare la professione. Prende il nome da Ippocrate a cui il giuramento è attribuito".

Giuramento Militare "è l'atto solenne con il quale il militare consacra tutte le sue energie alla difesa della Patria".

Giuramento Olimpico "viene pronunciato da un atleta e un giudice durante la cerimonia di apertura dei Giochi olimpici".

Giuramento del Presidente degli States "Io (Barack Hussein Obama), giuro solennemente che adempirò con lealtà ai doveri di Presidente degli Stati Uniti e col massimo dell’impegno preserverò, proteggerò e difenderò la Costituzione degli Stati Uniti.
Con l’aiuto di Dio!"

Giuramento del Presidente della repubblica italiana. La cerimonia si svolge nel giorno dell'effettiva presa dei poteri e dell'insediamento. Il Segretario Generale della Camera dei deputati accompagna l'eletto a Montecitorio, qui il Presidente giura fedeltà alla Costituzione della Repubblica, dopo di che, come da tradizione, 21 colpi di cannone saluteranno il neo-presidente. Dopo il giuramento il presidente pronuncia il discorso di insediamento dinanzi al Parlamento riunito in seduta comune con l'aggiunta dei delegati regionali. Al termine, il nuovo Presidente si reca a rendere omaggio all'altare della Patria, dove il Sindaco di Roma gli porge il saluto della Capitale.

Giuramento del Presidente del consiglio italiano "prima di assumere le funzioni, il Presidente del Consiglio e i Ministri devono prestare giuramento secondo la formula rituale indicata dall'art. 1, comma 3, della legge n. 400/88. Il giuramento rappresenta l'espressione del dovere di fedeltà che incombe in modo particolare su tutti i cittadini ed, in modo particolare, su coloro che svolgono funzioni pubbliche fondamentali (in base all'art. 54 della Costituzione)".

Ma negli ultimi anni ha preso piede una nuova formula di giuramento per lo più usata da una sola persona.

Si chiama Giuramento di B. e fa così " l'ho giurato sui miei figli e sui miei nipoti "
.... e da questo dovrebbe evincersi l'innocenza di chi lo recita.

Una volta si giurava sulla Bibbia o sulla Costituzione ma i tempi cambiano e dobbiamo adeguarci... 

Back to reality

I Bobcats tornano a correre dopo gli ultimi stop. Wallace e compagni giocano una partita equilibratissima e vincono solo all'ultimo secondo guidati questa volta da Augustin che contribuisce con 31 e 8 assist. Il play di Charlotte si carica la squadra sulle spalle e grazie anche a Jackson (14) batte Philadelphia a cui non bastano la doppia doppia di Brand (12 e 10) e i 19 di Iguodala.

Not in my house. Questo è quello che gridano i tifosi di Chicago e Rose li accontenta. 26 punti 9 assist e vittoria Bulls. Ancora senza Boozer i Bulls si affidano come sempre alla loro stella che per l'ennesima volta non tradisce e con l'aiuto della panchina infligge un'altra sconfitta ai Mavs. Con un Nowitzki ancora in rodaggio questa volta Dallas non riesce nell'impresa e perde allo United Center. Back to back che costa caro ai texani incapaci di trovare alternative al biondazzo che con il solo Chandler (12 e 12) non è di molto aiuto alla causa.

Vittoria che arriva solo nel finale per i Portland Trail Blazers. Ospiti i Clippers di Blake che torna alle sue statistiche abituali con 20 e 18. Partita in equilibrio con Gordon (Lac) che spadroneggia nei primi 3 quarti, per lui saranno 35, ma nel finale non riesce a dare la spinta decisiva che sarebbe stata utile ai suoi. Per i Blazers Aldridge (28) e Matthews (28) tengono in scia la squadra ma è Rudy Fernandez (17) che da la scossa decisiva con la solita energia.

giovedì 20 gennaio 2011

Fuoco alle polveri

Finalmente aperta la sezione Information Technology. Questo spazio sarà curato per lo più da "P" che non contento dei suoi mille impegni ha voluto seguirmi in questa avventura. Amico nella vita e nelle avventure tecnologiche seguitelo come farebbe Alice col Bianconiglio. Buon divertimento.

Back to life

Non bastano i ventelli di Williams e Jefferson agli Utah Jazz che vengono sconfitti dai Nets. New Jersey forse galvanizzata dal probabile arrivo di Melo mette a referto 6 giocatori in doppia cifra. Partita a fasi alterne che vede prevalere i Nets nel finale.

Orlando fatica ma alla fine ottiene la vittoria sui 76ers. Howard e compagni si complicano la vita contro una squadra che a metà stagione non ha più niente da dire. Questa volta superman si ferma a 18 e 7 ma ci pensano gli altri a fare la differenza. Philly ci prova con Iguodala ,Young e Williams ma l'ultimo tiro del 4 quarto va fuori. All'over time ancora punto a punto ma i Magic sostenuti dal pubblico amico la spunta e porta a casa la parte buona del referto.

Garnett mette i punti della staffa ma sono Pierce (22) e Shaq (12 e 12) a dare la vittoria ai Celtics. Detroit non molla e tiene duro fino a pochi secondi dalla fine. Prince e Stuckey ci provano ma prima Allen con una tripla e poi Garnett 2 liberi mettono la parola fine.

Over time anche tra Memphis e New Orleans. I Grizzlies con Gay (22), Randolph (17 e 10) sbagliano il tiro della vittoria e mandano tutti al supplementare. Gli Hornets con la doppia doppia di Okafor (11 e 11), West (19) e un Paul da 20 e 12 non ci stanno a perdere in casa e con le unghie strappano la vittoria.

San Antonio vince ancora. Toronto ci prova ma con il solo DeRozan (28) nulla può contro la banda Ginobili (23). Blair con 22 e Duncan con 10 e 12 contribuiscono alla vittoria.

Sussulto d'orgoglio per Dallas. I Mavs in casa rinascono e battono i Lakers. Il trio Kidd (21), Terry (22), Marion (22) fanno passare una brutta serata a Kobe e compagni. Il terzo quarto è quello decisivo, Dallas piazza il parziale decisivo e contiene il tentativo di rientro dei Lakers che stavolta non trovano l'aiuto della panchina.

Questa volta non basta la combo Durant-Westbrook. Al Pepsi Center di Denver la coppia dei Thunder mette su il solito show e con 50 punti in due provano a fare il colpaccio ma dall'altra parte c'è un Melo in gran spolvero che regala 35 punti ai tifosi (che siano per il congedo?) e coadiuvato da Billups e Nene, entrambi con 16, portano a casa la vittoria.

Quando gioca Ellis gli avversari si incendiano. Golden State vs Indiana è il duello Ellis-Granger. 38 il primo, 32 il secondo. Gara tirata ma la spunta la squadra della Baia.

mercoledì 19 gennaio 2011

Brutte sconfitte

Il rientro di James non basta, ancora una sconfitta per Miami. A South Beach gli Heat vengono sconfitti dai Falcons in una gara conclusa all'over time. Brutta gara condita da molti errori e basse percentuali al tiro. Per Miami segnano come sempre solo James (34) e Wade (27) mentre i compagni di squadra fanno le belle statuine. Gara che ha visto alternarsi le due squadre al comando, Atlanta parte forte, poi è una serie di parziali e contro parziali che porta le due squadre in parità fino agli ultimi secondi. Lebron ha la palla della vittoria ma sbaglia. Over time. Johnson (19) e il resto del team fanno il resto. Vittoria per i Falcons.

Colpo di Charlotte a Chicago. Wallace (13 e 16) ed il resto dei Bobcats tutti in doppia cifra infliggono una brutta sconfitta ai Bulls. Ancora senza Boozer è sempre Rose (33) che si prende tutte le responsabilità ma il resto della squadra non lo segue e non contribuisce a quella che poteva essere un'altra vittoria per Chicago. Gara conclusa solo all'ultimo secondo con Rose che sbaglia l'ultimo tiro. Considerando che i Bobcats non hanno messo a segno nessun tiro da 3, la sconfitta è ancora più bruciante.

martedì 18 gennaio 2011

Libro della settimana

"L'arte della guerra" di Sun Tzu

Nella pagina "Books" trovate la recensione

The Ming Dinasty

A 40 anni dal primo storico incontro tra Richard Nixon e Mao Tse-tung, stasera a Washington si apre il vertice che vede come unici partecipanti Barack Obama e Hu Jintao. Facciamo due analisi. Da quando Deng Xiaoping ha assunto la guida del paese, nel 1978, la Repubblica popolare cinese si è avviata lungo il cammino delle riforme interne e dell’apertura al resto del mondo. Tre generazioni di leader, dopo Deng è stata la volta di Jiang Zemin e ora di Hu Jintao, sono riuscite a condurre uno stato demograficamente e territorialmente immenso e una società estremamente complessa e tecnologicamente arretrata verso un crescente benessere e un sempre più incisivo ruolo internazionale. Lo sviluppo economico che la Cina ha realizzato negli ultimi venticinque anni non ha precedenti storici. All’attuale ritmo di crescita si può pronosticarne l’ascesa a potenza globale nel volgere di pochi decenni. Secondo molti esperti, la Cina è l’unico Stato in grado di sfidare, nel medio-lungo termine, la leadership mondiale degli States, sia economicamente che militarmente. Pertanto, la trasformazione in corso in Cina rappresenta il fenomeno destinato ad avere il maggiore impatto sugli equilibri internazionali nei prossimi decenni. L’emergere di una nuova potenza economica e militare è spesso stato un fattore di destabilizzazione dell’ordine internazionale da cui sono scaturiti conflitti e guerre. Non è facile prevedere se l’ascesa della Repubblica popolare cinese porterà a rivolgimenti politici di carattere rivoluzionario oppure ad una graduale e non violenta ridistribuzione del potere a livello mondiale. Dalla fine della guerra fredda all’attacco all’America dell’11 settembre, l’ascesa della Cina è stata sicuramente l’evento di maggior rilievo nell’arena politica ed economica mondiale. Il fenomeno, che potrebbe preludere a una redistribuzione del potere sulla scena internazionale, è stato una sorta di imprevisto della storia ed ha destato profonda preoccupazione in una moltitudine di policy-maker. Molti tra questi ritengono che la crescita economica cinese e la ripresa del nazionalismo produrranno un tentativo cinese d’egemonia asiatica. Grazie alla vastità della sua popolazione, la Cina ha il potenziale per diventare in pochi anni più ricca del Giappone e degli stessi Stati Uniti. In particolare, una Cina ricca viene considerata dagli Stati Uniti un competitore estremamente pericoloso sia sul piano strategico militare sia su quello puramente economico. Fin dai primi anni 80, si sono periodicamente manifestate ai massimi livelli delle amministrazioni americane richieste di implementazione di una politica di contenimento verso l’emergente potenza cinese. L’evoluzione dei rapporti di forza ha indotto il Pentagono a disegnare nuove strategie di sicurezza in Asia. Gli strateghi militari americani hanno iniziato a parlare di un possibile conflitto con la Cina. Siete pronti a dare il benvenuto al dragone rosso?

Martin Luther King Day

Nel giorno in cui si è celebrato il Martin Luther King Day vediamo quali sono stati i risultati più importanti della notte Nba.

Stoudemire torna in Arizona ma i suoi 41 non bastano a dare un dispiacere ai suoi ex tifosi. NY tira con un disastroso 35% da 3 contro il 50 degli avversari. Per Phoenix ottima prova di squadra con il quintetto in doppia cifra. Negli ultimi minuti dell'ultimo quarto con le squadre in parità un redivivo Vincredible mette i punti decisi, per lui alla fine saranno 29 con 12 rimbalzi.

Sfida tra play al Verizon Center. D-Will e John Wall danno vita ad una gara avvincente tra Utah e Washington. Alla fine la spunta il giovane play della capitale che mette a segno il record personale di assist. Con 19 e 15 porta i suoi alla vittoria nonostante i 28 e 11 del rivale. Buona prova anche per Jefferson (Uta) con 25 ma i Jazz devono arrendersi.

E' sempre più la squadra di Rose. Chicago vince a Memphis grazie alla sua stella che firma la prima tripla doppia in carriera, 22 10 e 12. Assente Boozer per infortunio, Deng fa il secondo violino e segna 28 ma anche Korver, eroe della precedente vittoria da il suo aiuto con 22. Per Memphis il solito Randolph, 21 e 13. I Bulls scappano nel terzo quarto e non si voltano più indietro.

Houston costruisce il suo vantaggio nel terzo periodo con Martin a farla da padrone. 36 per lui e i Rockets vincono contro i Bucks. Non servono i 25 di Maggette.

Toronto sfiora il colpaccio alla New Orleans Arena. Bargnani e compagni ci provano fino alla fine ma sono rimaneggiati e tirano con il 15% da 3 e il solo DeRozan (23) non basta. Per gli Hornets West con 23 e 10 e Okafor all'ennesima doppia doppia impediscono una imbarazzante sconfitta in casa.

Dirk è tornato, i Mavs no! Il biondo di Dallas fa il suo dovere (32) ma non ha un supporting cast all'altezza. Solo Terry prova a tenere il passo ma i 18 a referto non aiutano la causa texana. Gli altri non giocano e sbagliano troppo, un mix terrificante. I nuovi Detroit Pistons stanno giocando una buona pallacanestro e si affidano ai giovani con Stuckey (20) e il non più giovanissimo Prince (19) a guidare la squadra. Mavs all'ottava sconfitta consecutiva.

I Clippers in casa battono Indiana. L.A. costruisce a poco a poco il suo vantaggio e alla fine la spunta. Protagonista assoluto della gara sempre Griffin giunto all'ennesima doppia doppia ma questa volta c'è anche il career-high per punti, 47 conditi da 14 assist. Con lui c'è Gordon da 23 e 7. Per i Pacers ci provano Collison (30) e Granger (32) ma Blake è troppo forte e non lascia scampo.

Boston contro Orlando, Shaq e Garnett contro Howard. E' scontro fra titani al TD Garden. Entrambe le squadre sono rimaneggiate ma danno vita ad una partita dall'intensità mostruosa. Ci pensa Pierce a rompere l'equilibrio a pochi secondi dalla fine con il tiro vincente. Per i Magic superman con 33 e 13 domina sotto canestro ma non è supportato dai compagni, dall'altra parte Allen con 26 e Rondo con 10 e 13 conducono i Celtics alla vittoria.

Allo Staples ci sono Durant (24) e Westbrook (32 e 12), ma non il resto dei Thunder. Il dynamic-duo di Oklahoma ci prova ma i Lakers giocano di squadra e costruiscono il loro vantaggio quarto per quarto. Gasol e Kobe con 21, Odom 16 e Fisher con 15 danno la vittoria ad L.A.

lunedì 17 gennaio 2011

Facebook killed MySpace

MySpace è in vendita. Il primo vero sito di social networking, amato soprattutto da giovani e musicisti, ha perso influenza, pubblicità ma soprattutto denaro. Creato nel 2003 la sua crescita fu immediata ed esponenziale fino a raggiungere i 70 milioni di iscritti. Questo nuovo modo di comunicare attirò l'attenzione dello squalo, Rupert Murdoch che lo acquistò per 585 milioni di pezzi in verde. Ma questa volta il magnate australiano non ha fatto bene i suoi calcoli. Nel 2007 Fb ha effettuato il sorpasso ai danni di MySpace definendone il declino. Oggi siamo a 40 M di utenti contro 600 M del più quotato concorrente. Negli ultimi anni ci sono state molte evoluzioni sia a livello di grafica che di contenuti ma non è valso a nulla. MySpace non ha retto l'onda d'urto creata da Fb e si avvia verso una triste estinzione. Chissà se Murdoch riuscirà a disfarsi di questo fardello dato che al momento sembra un'affare in perdita. Una cosa è certa, da qualche parte c'è qualcuno che sta ridendo...

Blakelicious

Brutto stop per L.A., dopo 7 vittorie consecutive Los Angeles perde il derby con i Clippers. Gara equilibrata per 3 quarti ma con i Lakers in controllo. A metà dell'ultimo quarto, giallo-viola in vantaggio ma negli ultimi minuti Davis (14 e 8) e Gordon (30 e 6) si scatenano e mettono a segno la rimonta vincente. Ancora una doppia doppia per Blake Griffin che con 18 e 15 fa passare una brutta serata a Gasol e Bynum. Per i Lakers non bastano i 27 di Kobe e i 18 di Bynum.

Secondo quarto devastante e gli Spurs spazzano via i Nuggets. All'AT&T Center San Antonio è incontenibile e lo dimostra ancora una volta. Parker da 30 e Manu con 18 aiutati anche dai 16 rimbalzi di Duncan asfaltano Denver che tira con un misero 37% da tre e non trova soluzioni difensive per contenere la squadra di Pop. San Antonio come al solito fa girare la palla come in un flipper e con la "difesa" degli Spurs imbriglia i giocatori avversari, soprattutto Anthony tenuto a 12 punti, ma forse Melo non ha più niente da dare a quella che sembra essere la sua ex squadra.

domenica 16 gennaio 2011

Cetto LaQualunque, realtà o finzione?



"Vota Cetto La Qualunque, il tuo candidato leader unico alle primarie di destra, sinistra, centro, sotto e sopra!". Il personaggio creato da Antonio Albanese protagonista del film Qualunquemente, volgare e irresistibile, piace. Questa creatura surreale e crudele spopola, oltre 160 mila visite al sito ww.partitodupilu.it e anche su Facebook il gruppo "Partito du Pilu" ha raccolto 16mila fan. Era inevitabile che il costruttore, politico corrotto calabrese con coda di escort, preoccupato per le sue proprietà minacciate da "una pericolosa ondata di legalità" scendesse in campo. Tra le battute più riuscite quella in cui dice al figlio "Ti ho visto col casco in motorino, non farmi fare brutta figura, ho un nome in paese" e della parità dei sessi  "Sotto la quarta di reggiseno non è vera passione politica" oppure "Caro giudice la legge è uguale per tutti ma tu fatti i cazzi tuoi". Come ha spiegato Antonio Albanese: "Non è mai vincolato alla cronaca ma la interpreta perfettamente". 

Il film uscirà il 21 Gennaio

Midnight Mavs

Nella notte Nba si sono giocate 9 partite. Vincono tutte le grandi tranne Miami che perde a casa di Rose e Boozer. Scarto di 3 e gara tiratissima che si conclude all'ultimo tiro. Wade oltre i 30 mette il tiro del +1 a pochi secondi dalla fine. Rimessa Bulls, palla a Korver che non sbaglia. Vittoria per Chicago ed altra sconfitta per gli Heat ancora privi di Lebron James. Belle vittorie anche per Denver, Orlando e Houston. Altra storia per Dallas che ormai non sa più vincere. A nulla serve il rientro di Wunder Dirk, il tedesco alla prima partita dopo l'infortunio segna 7 punti ma ovviamente non riesce nell'intendo di dare la scossa ai suoi. Nowitzki resta in campo per 14 minuti in cui cattura anche 5 rimbalzi ma il resto della squadra è allo sbando. Percentuali disastrose sia da 2 che da 3. E' buio pesto per i texani.

sabato 15 gennaio 2011

Tha big fella return

I Bobcats concludono la loro striscia positiva al TD Garden. Boston vince ma solo all'ultimo una bella partita che verrà ricordata soprattutto per il ritorno del dragone. Shaq è tornato, per quanto non si sa ma i paganti ricorderanno a lungo questa serata illuminata dal più dominante giocatore di ogni epoca. Supportato da un Rondo da 18 e 13, The Big Aristotele (uno dei tanti nick di O'Neil) sforna una prestazione d'altri tempi, quelli di L.A. per intenderci. 23 5 e 5 stoppate...inchiniamoci al maestro.


Quinta di fila per i Bulls che in Indiana vincono una partita condotta dall'inizio alla fine. Non basta Granger ai Pacers che non sono in serata e vengono battuti a domicilio da un Rose strepitoso da 29 10 e 5 assist. Stavolta Boozer non brilla ma non ce n'è bisogno. Se solo Rose fosse più continuo....

Ormai credo che sia ufficiale, Hamilton ai Nets sembra cosa fatta. Seconda partita in panchina per l'ex stella di Detriot. Un McGrady vecchio stile segna 22 punti e aiuta i Pistons a superare Toronto. Il Mago con 31 e 9 fa il possibile ma purtroppo dobbiamo abituarci a queste cifre senza vittorie perchè ho l'impressione che questa sarà la carriera di Bargnani.

Duncan e Blair in doppi doppia abbattono i Mavs. In Texas è notte fonda e la squadra sprofonda sempre più nel baratro. Dallas mette a referto tutto il roster ma inutilmente, gli Spurs sono troppo forti e la squadra di Cuban non ha l'antidoto. Dallas abbiamo un problema.

Non basta il ritorno di Martin ai Rockets per battere New Orleans. Un Okafor da 17 e 15 e West con 29 di cui 16 nel solo terzo quarto danno la vittoria agli Hornets se pur all'over time. Per Houston non bastano come detto Martin e Lowry (28) perchè dalla'altra parte c'è anche Jack che ne mette 23 con 7 assist

D-Will con 26 e 9 demolisce i rimaneggiati Cavs a cui non bastano i 26 di Jamison e i 21 di Hickson. Troppo scarsi per i Jazz.

Ancora Nash e ancora una vittoria per Phoenix. Steve si ripete e con 23 e 13 contribuisce alla rimonta che vede i Suns recuperare in casa contro i Blazers. Partita in salita per la squadra dell'Arizona, Portland parte forte con Aldridge (25) e Matthews (26) ma i Suns non mollano e con tutto il quintetto base oltre i 10 punti strappa un'importante vittoria.

Griffin ci prova in tutti i modi con Gordon a fargli da spalla ma a nulla valgono i 28 e 13 del primo e i 28 e 7 assist del secondo contro un Ellis ancora in serata di grazia. Ancora 30 per Monta e questa volta è vittoria per Golden state.

Lopez con 35 e i due ex Farmar con 12 e Vujacic con 17 provano a spavetare i Lakers ma Kobe (27) e compagni non si lasciano intimidire e dopo un primo quarto prendono in mano il comando della gara consegnando un'altra vittoria a coach Jackson. Gasol (20), Artest (14), Odom 14 e 11 e Brown con 12 fanno il resto.

venerdì 14 gennaio 2011

Sampietrini per non dimenticare



Vi segnalo “Stolpersteine-Memorie di inciampo a Roma”, dell’artista tedesco Günter Demnig.
Si tratta dell’installazione in cinque Municipi dell’Urbe di 54 sampietrini di misura standard che si differenziano dagli altri per via della loro superficie d’ottone lucente.
Sopra ognuno di questi sampietrini - gli Stolpersteine-  Demnig ha inciso il nome e cognome di cittadini ebrei deportati, l’anno di nascita, la data e il luogo della deportazione e l’anno di morte, e li ha collocati sul marciapiede antistante la casa in cui ognuno di essi ha vissuto.
In questo modo questi speciali sampietrini ‘in memoria’ diventano un segno concreto e tangibile, e al tempo stesso discreto ed antimonumentale, che costringe l’osservatore ad inciamparvi contro, non fisicamente, quanto piuttosto visivamente e mentalmente, cioè ad interrogarsi su quanto accaduto e a non dimenticare quel doloroso capitolo della storia dell’umanità.
L’installazione di Demnig a Roma è alla seconda edizione. L’idea dell’artista tedesco, nata nel 1993 a Colonia, ha portato all’installazione di 22 mila cubetti della memoria in tutta Europa.

Per saperne di più sui luoghi di Roma in cui sono state collocate le Stolpersteine e per le iniziative collegate visita:

www.memoriedinciampo.it
www.stolperseine.com/start.html


posted by Da-G

Thunder aaaaaaaa Thunder!

All'Oklahoma City Arena va in scena l'All Star Game, non quello che si terrà a metà febbraio ma è lo stesso la partita delle stelle. Magic e Thunder danno vita ad una delle più belle partite giocate fino ad ora. Gara punto a punto fino all'ultimo quarto poi leggero vantaggio per Oklahoma ma Orlando non ci sta e reagisce portandosi di nuovo a pochi punti di scarto ma Durant e Westbrook sono in serata di grazia e chiudono la gara con 1 punto di vantaggio. Per la fredda cronaca. Per i Magic Superman 39 e 18, J-Rich 19, Turkoglu 7 e 8, Redick 18. Per i Thunder Durant 36, Westbrook tripla doppia 32 10 rimbalzi e 13 assist. Mostruoso!

Al Pepsi Center Denver distrugge Miami. Senza Lebron gli Heat sono incapaci di tenere il passo dei Nuggets che approfittano dell'assenza di King James per dare una sonora lezione a Wade e compagni. Tra 3 e 4 quarto parziale devastante di Denver che annichilisce gli Heat. Melo e Smith sugli scudi con 21 e 28 fanno il bello e il cattivo tempo, Wade non è in serata e non resta che accettare la sconfitta.

Partita vivace tra Washington e Minnesota al Target Center. All'inizio dell'ultimo quarto la partita sembra prendere la strada per Minnesota ma i Wizards hanno un sussulto d'orgoglio e ristabiliscono la parità ma il solo Lewis (19) non basta. A questo punto un Kevin Love già scatenato decide di salire di livello e prende in mano la gara. Segna in tutti i modi conosciuti e non. Per lui 35 e 11 e vittoria Timberwolves.

giovedì 13 gennaio 2011

Bay Area duel

A Chicago non bastano i 23 e 14 di Carlos Boozer per avere la meglio sui Bobcats. La stella dei Bulls questa volta non è supportata dal solito compagno di scorribande e in questi casi si fa dura portare a casa la vittoria. Deng fa 22 ma non è incisivo come in altre occasioni e il resto della squadra non da l'apporto sperato. Charlotte parte fortissimo con Augustin e Thomas su tutti, ma gli altri danno una mano e vanno in doppia cifra. Wallace e Jackson, leader incontrastati, guidano ad un altra vittoria la squadra del North Carolina.

Ancora una sconfitta per i Mavs. Contro i Pacers i texani reggono un tempo, poi come accade in questo periodo si sciolgono come neve al sole. Rush e Granger fanno a pezzi la pietosa difesa di Dallas e portano a casa la vittoria. Per Dallas si salva il solito Terry che mette a referto 18 punti, il resto della squadra annaspa. La mancanza di Butler ma sopratutto di Nowitzki si fa sentire troppo. Il biondo è l'indiscusso leader ma una squadra che ambisce a vincere non può contare su un solo giocatore. O si prendono provvedimenti prima della chiusura del mercato o si rischia seriamente di non andare ai play-offs.

Bargnani (26) e Barbosa (26) provano a fare qualcosa ma la squadra è poca cosa. Il mago ha anche il tiro per provare a portare tutti all'over time ma sbaglia. Vittoria per Atlanta grazie ad un incandescente Crawford (36) aiutato da Johnson (26).

Terzo parziale devastante e i Celtics vincono facile contro i Kings. Sacramento reduce da una serie di vittorie si infrange contro Boston che mette tutti a referto e restituisce un Pierce da 25. Double P guida la squadra come ai bei tempi ricordandosi di essere stato l'MVP delle finals solo 2 anni fa.

A Detroit va in scena lo Zach Randolph show. 34 e 17 a fine gara. Metteteci anche i 26 di Gay e la vittoria è assicurata. Importanti segnali dalla Mo-town indicano l'imminente partenza di Hamilton che non gioca neanche un minuto, avvalorando la tesi di una trade che lo vuole nei prossimi giorni a New Jersey con conseguente passaggio anche di Melo e compagnia.

Ginobili. Si ancora lui. 25 e vittoria per gli Spurs che si possono permettere contro i derelitti Bucks un Jefferson da 0 punti. Partita senza storia, San Antonio va in vantaggio e conduce fino alla fine.

Ci vuole un over time ma alla fine Paul e compagni piegano i Magic a cui non basta la prova devastante di superman che fa 29 e 20 e con un J-Rich sempre più a suo agio che ne mette 21. Paul regala 13 perle, Okafor porta alla causa 18 e 14, Thornton 22 e 9, West 13 e Ariza 16 completano l'opera fermano la striscia positiva di Orlando.

Sempre loro. Durant e Westbrook. 30 l'uno, 23 e13 l'altro e questa volta le vittime sono gli Houston Rockets ai quali non bastano i 30 di Scola.

Bella vittoria per Phoenix che al sole dell'Arizona ritrova uno straordinario Nash. Il play dei Suns ricorda di essere stato un fenomeno e aiuta i suoi con 23 e 16 assist. Partita vinta solo ai supplementari perchè i Nets, che aspettano la buona conclusione della trade che porterà a casa ottimi giocatori, vende cara la pelle. Tanti i giocatori oltre i 15 punti per la terza squadra di New York ma molti anche quelli di Phoenix ma oltre i 20, per cui a conti fatti hanno segnato di più gli altri.

Ancora senza il Gallo i Knicks con 4 giocatori oltre i 20 provano a giocare un brutto scherzo ai Jazz e per 3 quarti stanno a contatto. L'ultimo periodo si apre con Utah in vantaggio di 6 che sarà anche lo scarto finale. Per i mormoni Williams e Miles su tutti con 24 punti a testa danno la vittoria ai padroni di casa ma non bisogna dimenticare che il resto del quintetto ha chiuso oltre i 15.

Partita scoppiettante ad Oakland. I Warriors e i Lakers si danno battaglia fino all'ultimo secondo ma alla fine a spuntarla sono i campioni in carica. Tanti i giocatori in doppia cifra ma ce ne sono due meno uguali degli altri. Ellis (38) da una parte e Kobe (39) dall'altra danno vita ad un duello fantastico. Quando uno segna l'altro risponde senza risparmiarsi un attimo. Il pubblico è in visibilio. Quanto mancano pochi secondi alla fine L.A. è in vantaggio di 2, palla a kobe che fa trascorrere qualche secondo, palleggia sulla linea dei 3 punti, guarda negli occhi l'avversario si alza e lo punisce. I tifosi, quelli avversari ovviamente, applaudono e d'altra parte non si può fare altrimenti per uno che al Madison si sentiva urlare "you are better than Mike", e in America Mike è solo uno, Michael Jordan.

Brutto stop per Miami. I Clippers decidono di correre e hanno ragione. Nel primo quarto gli Heat vengono tramortiti dalle transizioni dei padroni di casa e no si riprenderanno più. I three di Miami fanno il possibile e si portano anche a meno 3 ma alla fine la rimonta non riesce perchè i Clips giocano in 12 mentre Miami ha solo 3 giocatori che mette a referto e non sempre può andare bene.

mercoledì 12 gennaio 2011

Fenomenologia di Facebook. Analisi di una lobotomia

Web 2.0, mettiamoci l'anima in pace perchè tanto nessuno sa di cosa si tratti realmente. Su questo "nuovo" web se ne sono dette tante. Ha creato nuove applicazioni, ha portato importanti cambiamenti e tante altre belle cose che non starò qui ad elencare, ma se c'è una cosa per cui sarà ricordato l'upgrade 2.0 è senza dubbio Facebook, che nel mio caso è un pò come nominare la kryptonite per Superman, Sauron per Frodo e si potrebbe continuare. Conosciamo tutti la storia del social network che ha rivoluzionato le vite di milioni di persone, che ha cambiato il modo di comunicare, che ha cambiato il modo di relazionarsi. Nel bene o nel male ma ha portato molti cambiamenti. Facciamo un passo indietro. Chi di noi non ricorda l'arrivo del cellulare, primi anni 90. A quel tempo era impensabile essere rintracciati fuori casa, al massimo eravamo noi che dalle estinte cabine telefoniche comprando una scheda prepagata facevamo una chiamata. Fu subito boom di questi apparecchi che hanno cambiato per sempre il modo di tenersi in contatto tra le persone, per non parlare dei vantaggi portati a livello lavorativo, sempre rintracciabili ovunque e a qualunque ora. Un cellulare per ogni persona poteva essere lo slogan, ma, anche se ha cambiato il nostro modo di tenere i contatti, non ci ha snaturati e chiunque non avesse un telefono era comunque sulla cartina geografica delle relazioni interpersonali. Poi è arrivato internet ed è stata un'altra rivoluzione, ancora più dirompente della precedente. Un pc in ogni casa, questa era di Bill Gates, e tutti con un contratto per "navigare". Altro passo in avanti. Con internet è arrivata l'e-mail, un modo più economico dei cellulari per scriversi e comunicare. Oltre al classico "scambiamoci il numero" si sentiva "mi dai la tua mail?". Uno strumento in più per rintracciare chi ci stava a cuore, per mandare messaggi più lunghi rispetto agli esosi SMS, insomma un pensiero in più per chi voleva essere reperibile, ovunque nel mondo. Ma il web non dorme mai ed ecco che a metà della prima decade del 2000 sulla scena irrompe Fb come lo chiamano tutti. Facebook è stato un pugno in faccia per chiunque fosse presente su internet. Da quel giorno esperti di comunicazione, di marketing, di pubblicità, in pratica qualsiasi persona avesse a che fare anche in minima parte con il world wide web è stata investita dallo spostamento d'aria prodotto dalla creatura di Zuckerberg. Questa non è stata l'ennesima rivoluzione del web, questo è stato l'Armageddon. La battaglia finale non tra bene e male ma tra chi è iscritto e chi non lo è. Con Fb possiamo stracciare tutti i manuali di comunicazione perchè è lo stesso Facebook un manuale in continua evoluzione, si riscrive e aggiorna perennemente. E' un tornado che attira tutto quello che gli sta intorno, lo ingloba, lo centrifuga ma non lo sputa mai indietro. Quello che nasce su Facebook muore su Facebook. La normale evoluzione dell'interazione essere umano-tecnologia a questo punto dovrebbe essere "scambiamoci il numero", "mi dai la tua mail?", "diventiamo amici su Facebook?" ma non è andata esattamente cosi. Fb ha sparigliato le carte, annullando il passato e creando una visione Facebook-centrica della comunicazione. In pratica siamo arrivati al "se sei su Fb esisti", altrimenti no. Paradossale, è vero, ma è così. Questo grande contenitore ha monopolizzato il flusso delle informazioni, siamo arrivati al punto in cui una notizia esiste non a prescindere ma se è pubblicata sulla bacheca di qualcuno. Facebook non è l'impero del male ma è innegabile che ha creato una super-comunità all'interno della quale è facile entrare, basta iscriversi, ma a cui è difficile proporre qualcosa di diverso fuori dalle mura della loro fortezza dentro alla quale guardano foto e video come se non fossero visibili da nessuna altra parte, dimenticando che quei contenuti vengono dall'esterno e non sono concetti originali elaborati dalla stessa comunità a cui appartengono. Mi sembra che Fb sia una sorta di fratellanza cibernetica che detta regole e condizioni i cui affiliati (non tutti ovviamente) abbiano subito un lavaggio del cervello e privati della loro capacità critica. Spesso ho sentito dire a chi volesse pubblicare un sito o uno scritto che non doveva perdere tempo con queste sciocchezze, bastava iscriversi a Facebook e pubblicare video, foto, articoli sul suo profilo. Solo così avrebbe avuto la certezza che il suo materiale sarebbe stato nel posto giusto e consultato da molte persone (quelle giuste?), godendo i meritati encomi che sarebbero giunti tramite commenti nella sua bacheca. Non sarà l'impero del male ma di sicuro ha innescato un meccanismo perverso dal quale è difficile uscire. Quale sarà l'evoluzione di Fb non è prevedibile, continuerà la sua conquista del mondo o sarà sostituito da una nuova creatura partorita dal web?

Nba gunfight in the night

Partita D-league style a Washington. Tra i Wizards e i Kings é stata una vera e propria sparatoria. 136 - 133. Partita che si è conclusa solo all'over time. Unico ferito il canestro, massacrato dai colpi dei 12 sul parquet. Statistiche inverosimili per molti giocatori che hanno approfittato della gara per mettere a referto numeri che mai avrebbero visto in un'intera carriera Nba. Young (Was) scrive 43, molti suoi compagni vanno in doppia cifra per punti e rimbalzi ma neanche dall'altra parte si scherza troppo. 3 giocatori oltre i 25 e dalla panca Casspi, non chiedete perchè non so chi sia, con 15.

A Minnesota ci sono gli Spurs o come sarebbe meglio dire quest'anno la squadra di Manu Ginobili. L'argentino ormai è il leader per punti e personalità e guida i suoi uomini all'ennesima vittoria. Gara senza storia con San Antonio che mette a referto 6 giocatori in doppia cifra e tira con percentuali vicine al 50%. Per i Timberwolves si salva il solito Kevin Love che piazza un'altra importante prestazione con 20 e 20.

A Denver ormai ogni partita può essere l'ultima per Melo e lui non tradisce i tifosi dando spettacolo e contribuendo con 28 e 10 che non fa mai male. Phoenix ci crede per un quarto e mezzo, poi si accendono gli atleti dei Nuggets e per i Suns è sunset, lo so è orribile ma sottile. Phoenix non reagisce, J. R. Smith si mette a capo della 4x100 e partono transizioni e schiacciate come se fossimo all'All Star Game. Denver chiude il 2 quarto 44-23 e il terzo 38-17. Nulla da fare il, sole dell'Arizona si scioglie al gelo del Colorado.

Allenamento a El Segundo. Nella baia di Santa Monica i Lakers svolgono il consueto allenamento nella splendida facility messa in piedi dalla società. Kobe e compagni reduci da una serie di trasferte si rilassano ripassando gli schemi di coach Jackson. Partitella 5 contro 5 in relax. 7 giocatori oltre i dieci punti, qualche schiacciata e i vip a bordo campo, non troppo divertiti, sperano che la cosa non vada molto per le lunghe.