martedì 11 gennaio 2011

I numeri non sempre mentono, o si?

Le famiglie italiane sono quelle che a livello europeo risparmiano di più, vuoi forse per mancanza di fondi vuoi per natura o cultura, le banche in fondo le abbiamo inventate noi, e da sempre cercano di far fruttare il proprio gruzzolo cercando investimenti per lo più a basso rischio. Uno di questi è senza dubbio la sottoscrizione di BOT. I Buoni Ordinari del Tesoro hanno una durata variabile che va dai 3 ai 12 mesi e danno interessi che vengono corrisposti al momento della sottoscrizione, in pratica si sceglie la durata e al momento della stipula del contratto con l'intermediario, che spesso è una banca, si ricevono subito gli interessi, il classico tutti maledetti e subito. A fronte di un investimento di 1000 euro, con Bot al 4%, riceverete subito gli interessi decurtati delle commissioni date all'intermediario per cui avrete sul vostro conto corrente 40 euro circa ( meno le commissioni che sono circa lo 0,10% ) e 960 verranno usati per comprare i titoli di stato. Al momento della crisi del 2008 l'interesse medio dei BOT a 1 anno era circa il 4% ma negli ultimi 2 anni è sceso vertiginosamente fino a raggiungere la soglia dello 0, se l'interesse è negativo tranquilli non succede niente al capitale. In questi mesi abbiamo assistito ad un leggero rialzo dei tassi per tutti i tipi di BOT e ovviamente ne beneficiano anche le aste con le quali vengono emessi i titoli. In quella di Gennaio il tesoro ha emesso Bot per 7 miliardi a fronte di una richiesta di 11 con conseguente leggero aumento di tassi ora al 2%. Questo rialzo ha avuto effetto positivo anche sullo spread (che è la differenza tra il tasso di rendimento di un'obbligazione caratterizzata da rischio di default e quello di un titolo privo di rischio) fra i BTP decennali e i Bund tedeschi. Più questo differenziale è alto più c'è rischio di default, in pratica la bancarotta di uno Stato, se invece questo valore scende vuol dire che il sistema economico di un Paese è solido. Ma non è tutto oro quel che luccica, l'economia è strana ed è soggetta a troppe variabili per essere considerata una materia prevedibile. Non bisogna esaltarsi per l'incremento di un tasso d'interesse e non bisogna abbattersi se i tassi scendono perchè questo non è sinonimo di buono/brutto affare. Non bisogna affidarsi solo ai freddi numeri ma prendere in considerazione molti aspetti che spesso però sfuggono alla nostra volontà o competenza. In definitiva, occhio ai numeri...non sempre mentono, o si?

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