Ultima chiamata per scongiurare il lockout. In questi giorni le parti in causa si incontreranno ancora una volta per capire se si può evitare la tragedia ma a questo punto ci si chiede se davvero si vuole evitare la serrata dal momento che sia la lega che l'associazione giocatori non fanno altro che parlare di loro e non tra loro. Tutto questo va a discapito delle trattative che non avanzano di un millimetro e lasciano intravedere all'orizzonte scenari da day after. Molti giocatori hanno già fatto le valige e sono andati oltre oceano a cercare "fortuna", i big invece sono restati a casa e tra un torneo e l'altro stanno facendo impazzire i tifosi che quasi ogni sera possono ammirare dei mini all star game. Questo a meno di clamorose novità potrebbe essere lo scenario che si potrà ammirare negli States il prossimo anno, una serie infinita di sfide tra campioni che si divertono, intrattengono il pubblico e si mantengono in forma. Il problema principale sarà quello dei presidenti spirati che non entreranno nelle tasche dei giocatori e siccome da quelle parti tutto è business bisognerà trovare una soluzione anche a questo. Per il momento ci gustiamo le sfide giornaliere che vengono proposte nelle palestre delle città americane, a 40 dollari, ma come sempre aspettiamo notizie positive dal quartier generale della NBA.
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