sabato 31 dicembre 2011

Monstrous Howard

Howard (20 e 24) annichilisce i Bobcats e conduce i suoi alla vittoria. Nulla da fare per i poveri avversari che si scontrano contro la potenza devastante del centro dei Magic che lancia un chiaro segnale alla lega e a chi vuole i suoi super poteri. DH12 c'è ed è devastante. La gara in pratica non ha storia e anche se Charlotte ci prova non bastano i 20 di Maggette, i Magic infatti rispondono con Hedo (15), Anderson (23 e 8) e Richardson (16) chiudendo la partita già nel primo tempo. (watch)

Torna Pierce (12 e 5 assist) e Boston torna alla vittoria in un gara che i Celtics mettono subito in ghiaccio. Grazie alle giocate dei suoi veterani, i bianco-verdi si sbarazzano degli avversari con facilità, Garnett (8) e O'Neal (19 e 7) controllano l'area mentre Allen (17 e 4 assist) bombarda da fuori e Bass (17) fa il sesto uomo di lusso. Detroit cerca di reagire ma non trova soluzioni che possano impensierire gli avversari. Purtroppo non è rimasto nulla della corazzata che imperversava alcuni anni fa e anche Prince (10) sente il peso dell'età. (watch)

I sorprendenti T-Wolves ospitano gli Heat che partono forte ma vengono subito ripresi da Love (25, 12 e 3) e compagni che non ci stanno a fare le vittime sacrificali e fanno sudare agli ospiti le proverbiali sette camicie. Lebron (34, 8 e 10) e Wade (19 e 5 assist) dettano i ritmi di gioco e cercano di mettere tra se e gli avversari punti di vantaggio ma Minny non ci sta e ribatte colpo su colpo. Oltre a K-Love, bene anche la panchina con Williams (10), Randolph (14), Toliver (10 e 7), Ellington (11) e l'idolo incontrastato Rubio (12, 6 e 12) che illumina la scena con assist pazzeschi. Si arriva a un minuto dalla fine con Miami sotto di 1 e la palla in mano, rimessa per Wade che semina Rubio sui blocchi e Heat in vantaggio. Minny in attacco e ultimo tiro che però va sul ferro. Gli Heat vincono ma con molta fatica. Questi giovani Wolves ci faranno divertire per cui stay tuned! (watch)

I Mavs battono anche il back to back. Dopo una serie imbarazzante di sconfitte i campioni vincono la prima gara della stagione, facendo però molta fatica per sbarazzarsi dei Raptors che hanno nel loro leader e top scorer una delle poche note positive. Bargnani (30 e 7) prova a smuovere le acque e insieme a Barbosa (20) tengono a galla Toronto che fino a 5 dalla fine rimane in scia di Dallas che cerca di complicarsi la vita in tutti i modi ma alla fine Dirk (18), Mahinmi (19) e Terry (17) risolvono la pratica con un buon finale di gara in cui mettono tra se e gli avversari una decina di punti che Toronto non riesce più a recuperare. (watch)

Sfida stellare allo Staples. Bulls e Clippers danno vita ad una bella partita e le stelle non fanno mancare il loro apporto. La gara procede in parità fino all'ultimo quarto ma poi si scatena Rose (29, 8 e 16 assist) che cambia la gara con una serie di giocate fantastiche a cui CP3 (15 e 14 assist) risponde colpo su colpo ma il play di Chicago è più determinato del suo avversario e non lascia scampo. Ai Clippers non basta neanche la prova incredibile di B-Griff (34 e 13) a cui vanno aggiunti le buone prove di Butler (16) e Williams (13) perchè dall'altra parte i Bulls rispondono con una prova corale che lascia pochi dubbi su chi sarà a contendere l'accesso in finale a Miami. Deng (19 e 8), Noah (19, 8 e 4), Boozer (10) e il sempre più integrato Hamilton (16 e 5) fanno il resto. (watch)

venerdì 30 dicembre 2011

La tecnologia che si autoripara

I ricercatori dell'Università dell'Illinois hanno annunciato di aver creato una nuova tecnologia in grado di fornire "auto-riparazioni". Si tratta "semplicemente di nano capsule contenenti metallo liquido" che in caso di rottura di una pista si aprono rilasciando il loro contenuto che va a ripristinare immediatamente (pochi microsecondi) le funzionalità degli apparecchi! Dai primi test, sul 90% dei campioni, nel 99% dei casi è avvenuta l'autoriparazione!!! Principalmente questa tecnologia è rivolta agli aerei di linea e militari che sono dotati di migliaia di cavi quindi diventa complicato trovare la rottura..

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Dallas, what's up?

Howard (16 e 24) incontra sul parquet di casa quel Williams (10 e 7 assist) dal quale voleva andare, e forse potrebbe riuscirci, e l'incontro tra le due stelle non tradisce. D-Will fa il possibile ma i suoi compagni non lo seguono, il rookie Brooks (17) fa vedere qualcosa ma non basta contro lo strapotere dei Magic che oltre alla prova inconcepibile del suo centro mostra un gioco spumeggiante impensabile qualche settimana fa. Superman controlla l'area sia in attacco che in difesa, Hedo (11 e 7 assist) e Anderson (22) bombardano da fuori e Redick (15) dalla panca è sempre micidiale. Nulla da fare per i Nets che perdono anche questa. (watch)

Derby texano senza storia, Houston asfalta gli Spurs che appaiono stanchi e demotivati (ma più che altro è l'età avanza per i big three) e reggono il ritmo dei padroni di casa solo un quarto, poi Scola (18), Martin (25) e Lowry (16, 9 e 8) prendono possesso della gara, solo Blair (22 e 12) si batte per la squadra di Pop ma non c'è nulla da fare, i Rockets sono troppo forti e la gara scivola via. (watch)

I Mavs vanno a giocare in casa dei futuri campioni nba e sono determinati a portare a casa la vittoria. Con uno 0-3 sul groppone non possono sbagliare e la squadra di Cuban parte subito forte ma i Thunder non mollano nulla e tengono botta, nel terzo quarto i padroni di casa tentano la fuga ma Dallas reagisce e si riporta a pochi punti di distanza. L'ultimo periodo si apre con un divario di poche lunghezze a favore di Oklahoma ma Dirk (29, 10 e 4) e Terry (16 e 9 assist) non ci stanno e portano la gara in parità. Il trio delle meraviglie gioca alla grande, Westbrook (16 e 4 assist) innesca come sempre Harden (15) e KD (30, 11 e 6) e si arriva a pochi secondi dal termine con i Thunder sopra di due ma l'orgoglio dei campioni è immenso e Carter (8) mette la tripla del sorpasso. +1 a 1,4 secondi dal suono della sirena e rimessa per Oklahoma che da palla a Durant, jump e tripla allo scadere. Parte buona del referto. (watch)

Dopo un primo tempo in parità i Bulls decidono che è ora di cambiare marcia e portare a casa la partita, Rose (19 e 8 assist) prende il comando della gara e porta i suoi in vantaggio ma i giovani Kings non si fanno intimorire e con il duo Evans (19) e Thornton (20 e 5) si riportano sotto nel terzo quarto ma da li in poi è solo Chicago che prende un vantaggio in doppia cifra e lo porta sino alla fine. Bene Deng (12, 6 e 4) e tutta la panchina che da un'ottimo apporto alla causa. Hamilton (16) sembra essersi inserito bene negli schemi di Thibodeau e potrebbe essere l'arma in più di Chicago per puntare alle Finals. Per i Kings ancora una buona prova del rookie Fredette (14), tenetelo d'occhio. (watch)

A 6 minuti dal fischio della sirena le squadre sono in parità ma deve uscire un vincitore tra Denver e Portland, a questo punto vanno a lavoro Felton (23 e 6 assist) e Matthews (25 e 5) che risolvono la gara nei minuti finali regalando la vittoria ai Blazers. Ottima prova anche per Crawford (22 e 5) che da il suo contributo mettendo a referto punti quando servono davvero mentre i Nuggets che sino a quel momento avevano tenuto testa ai padroni di casa con Lawson (25), Afflalo (13) e Gallinari (16), si sfaldano nel finale. (watch)

Altra gara allo Staples e altra vittoria per i Lakers che sembrano migliorare di partita in partita. Guidati dal solito sontuoso Bryant (28 e 6 assist) la squadra di coach Brown prende subito il controllo della gara e quarto dopo quarto accumula punti di vantaggio che permettono di gestire il risultato senza preoccupazioni. Il cambio di nome sembra aver giovato ad Artest (9) che al di la dei numeri sta dando un ottimo contributo e con Gasol (16, 10 e 5) sono punti di riferimento importanti per Kobe che può giocare con più tranquillità (per modo di dire). NY ci prova ma non bastano le buone prestazioni di Melo (27, 7 e 5) e Stoud (15) ai quali si aggiunge anche la doppia doppia di Chandler (13 e 11) perchè la squadra di D'Antoni ancora sembra in fase di rodaggio. (watch)

mercoledì 28 dicembre 2011

Lakers back to life

Brilla una sola stella a Newark ed è quella di Jay-Z che assiste alla partita tra i suoi Nets e gli Hawks che danno spettacolo dall'inizio alla fine in una gara senza storia chiusa già nel primo quarto. Atlanta gioca una gara perfetta con un ritmo altissimo e percentuali degne di tutto rispetto, mettendo a referto 6 giocatori in doppia cifra mentre NJ non riesce a cavare un ragno dal buco facendo una figura barbina davanti al suo pubblico che assiste sconsolato ad una prestazione che probabilmente vedranno spesso nel corso della stagione. (watch)

Ancora privi di Pierce, i Celtics scendono in Florida per affrontare gli Heat e nel primo quarto la gara viaggia sui binari della parità ma già dal secondo periodo Miami allunga con un ottimo gioco di squadra. Wade (24 e 8 assist) e Lebron (26, 6 e 5) sono sempre i padroni della gara ma Boston con un ottimo Allen (28) e il solito Rondo (22, 8 e 12) cercano di non far scappare gli avversari e nell'ultimo periodo si rifanno sotto portandosi a pochi punti di distanza grazie anche ai 18 di Dooling ma come in ogni bella storia si materializza l'eroe inaspettato che risolve la situazione, questa volta tocca al rookie di Miami Cole (20) che negli ultimi minuti di gioco realizza i punti decisivi e regala la vittoria ai suoi compagni. (watch)

Minnesota arriva al Bradley Center decisa a riscattare la sconfitta nella gara precedente e parte forte ma i Bucks tengono testa ai giovani Wolves grazie alle giocate di Jennings (24 e 7 assist) che guida la sua squadra ad un parziale che li porta in vantaggio di venti nel secondo tempo ma da li in poi è solo Minny che dopo la strigliata di coach Adelman si riporta sotto con il suo giocatore di punta che è anche uno dei migliori lunghi della lega. K-Love (31 e 20) si mette al lavoro e aiutato da Ridnour (17) e Beasley (15 e 7) arrivano a giocarsi l'ultimo tiro che però gli dei del basket mandano sul ferro dando la vittoria ai padroni di casa che ricevono un ottimo contributo anche da Jackson (16) e Bogut (15 e 9). (watch)

Sacramento con il duo Evans (4) e Thornton (14) cerca di nuovo l'impresa che gli ha permesso di vincere contro i Lakers la sera prima e nel primo tempo i Blazers non riescono a scappare chiudendo in parità. Nel secondo tempo però le cose cambiano e complice anche il back to back che ha stancato i Kings la partita prende un'altra piega. Sacramento ci prova anche con Fredette (10) ma le percentuali non sono ottimali e alla lunga Portland prende il sopravvento grazie alle giocate di Wallace (25, 8 e 5 assist) e Aldridge (24 e 8) che scavano un solco incolmabile per gli avversari e portano a casa la vittoria. (watch)

Non sembra pesare ai Lakers il back to back to back perchè nel primo quarto giocano in scioltezza e tengono lo stesso passo dei Jazz, nel secondo allungano leggermente e Utah cerca di restare aggrappata alla gara con il solo Millsap (18), l'unico che cerca di reagire, ma a cavallo del secondo e terzo quarto si scatenano Gasol (22 e 9) e Kobe (26, 8 e 5) e la gara finisce. Con un terzo periodo da 30 a 15 i Lakers mettono la parola fine alla partita e alla mini crisi delle prime due esibizioni. Anche questa volta buonissima prestazione di Artest (14 e 5) che si è reso protagonista di una bella azione conclusa con una schiacciata. Si sono visti dei miglioramenti ma i Jazz non erano un banco di prova insormontabile anche alla terza gara di fila per cui bisogna rimandare ogni commento alle prossime gare. (watch)

martedì 27 dicembre 2011

Libro della settimana

"La tomba di ghiaccio" di Steve Berry

Nella pagina "Books" trovate la recensione.

Mavs lose again

Houston prova a portare a casa la vittoria e la gara procede sui binari della parità per molto tempo anche se le squadre si alternano al comando grazie ai canestri delle loro stelle ma nell'ultimo quarto le cose si complicano per i Rockets a cui non bastano i 17 e 9 di Scola e un Lowry (20, 7 e 12) mostruoso, seguiti a ruota da Lee (15) e Williams (13 e 6) perchè Howard (21 e 7) mette il mantello di Superman e conduce i suoi alla vittoria ben supportato dai canestri, che tagliano le gambe ai Texani, di Turkoglu (23, 6 e 4) e Redick (20). (watch)

I giovani T-Wolves guidati dagli assist visionari di Rubio (6 e 6) danno del filo da torcere ai Thunder e fino alla fine lottano per la vittoria ma devono arrendersi a pochi secondi dalla fine quando su una penetrazione di Minnesota l'arbitro non fischia e Perkins (4 e 8) prende il rimbalzo decisivo che regala la vittoria ai suoi. Lo spagnolo fa segnare tutti e ne approfittano soprattutto Beasley (24) e K-Love (22, 12 e 5) che come al solito gioca una gara monstre, bene anche Barea (14) e Williams (13 e 6) ma quest'anno Oklahoma vuole l'anello e manda messaggi minacciosi alla lega con il trio KD (33), Westbrook (28, 6 e 6), Harden (16 e 6), il tutto condito da un'ottima difesa e talento strabordante. (watch)

Denver passeggia sui resti dei Mavs che sono la bruttissima copia della squadra che lo scorso anno ha vinto l'anello. Difesa inesistente e percentuali ridicole hanno condotto Dallas a -20 già nel primo tempo ed il secondo è stato un infinito garbage time servito solo a rimpinguare le statistiche dei Nuggets che hanno messo 5 giocatori in doppia cifra oltre i 10. Il Gallo (15 e 7), Afflalo (11), Lawson (27), Miller (18, 5 e 5), Harrington (18) si sono divertiti con i resti dei Mavs che hanno messo sul parquet tutto il roster per provare a contrastare Denver senza alcun risultato. Ovviamente l'unico a salvarsi è il tedesco (20) che ora deve prendere per mano la squadra e riportarla sulla giusta strada. (watch)

I soliti Spurs, il solito Pop, il solito trio e la solita difesa. San Antonio domina la gara contro i giovani ed atletici Grizzlies dall'inizio alla fine e la partita è senza storia. Parker (15 e 7), Duncan (10 e 6) e Manu (24, 5 e 4) non lasciano scampo al quintetto che l'anno scorso li cacciò malamente dai play offs dimostrando ancora una volta che hanno mille vite anche se sono un pò attempati. Memphis mette tutti a referto e anche se il quintetto base va tutto in doppia cifra non serve a nulla, Gay (19 e 10) fa delle buone giocate, le due torri Gasol (13 e 6) e Randolph (10 e 6) sembravo aver perso lo smalto dell'anno scorso e la sconfitta è servita. (watch)

L.A. gioca una gara strana ma perde anche questa volta. All'inizio dell'ultimo quarto è sotto di 12 ma Kobe (29, 5 e 6) rimette le cose in ordine con una serie di giocate da urlo, il resto del quintetto non lo segue molto ma Gasol (15 e 9) e Artest, l'altro nome è troppo lungo per cui restiamo con il vecchio, mette a referto 19 punti ma nel finale il back court di Sacramento azzanna la gara e combinando per 47, Evans (20) e Thornton (27) vince sul filo mettendo in mostra una difesa spaventosa e un attacco molto interessante che con Hayes a centro area ha messo in difficoltà i lunghi avversari. Bene anche il rookie Fredette (6) che ha fatto ottime cose lasciando intravedere barlumi del suo talento. (watch)

I Warriors non risentono del back to back al contrario dei Bulls che invece camminano per il campo e vengono spazzati via da Golden State che grazie alle giocate di Ellis (26 e 7 assist), Curry (21, 7 e 10) e Lee (22 e 7) chiude la gara già nel primo tempo. Rose (13 e 8 assist) tira con percentuali disastrose mentre l'unico che si salva è Deng (22 e 10) ma i suoi punti sono inutili visto il divario incolmabile che divide le due squadre. (watch)

lunedì 26 dicembre 2011

False start

Privi dell'infortunato Pierce i Celtics scendono al Madison decisi a spazzare via New York che ha rinnovato molto e non dovrebbe ancora avere la chimica giusta per affrontare una squadra d'esperienza come Boston ma le cose si complicano subito perchè la squadra di D'Antoni gioca in modo spettacolare e grazie ai canestri di Douglas (19 e 4 assist) e Stoud (21 e 6 assist) si porta in vantaggio allungando anche a +10. Nel secondo tempo i Celtics, dopo una cazziata natalizia di Rivers, recuperano grazie alle giocate di Rondo (31 e 13 assist), Garnett (15 e 8), Allen (20) e il nuovo arrivo Bass (20 e 11) e si portano in vantaggio a pochi minuti dalla fine ma uno scatenato Anthony (37 e 8) rimette in ordine le cose con due giocate super. A pochi secondi dal fischio della sirena Boston ha due occasioni ma le sbaglia entrambe. Palla sul ferro e vittoria NY. (watch)

A Dallas va in scena la rivincita delle scorse Finals e si consuma la vendetta. Dopo la cerimonia della consegna degli anelli Mavs e Heat scendono in campo ma subito si nota la mancanza di Chandler a centro area e Miami ne approfitta entrando a piacimento e allungando sugli avversari che sembravo essere distratti. I soliti noti di Miami mettono punti a referto e in me che non si dica sono sopra di 20. Nel secondo tempo le cose non cambiano, Wade (26, 8 e 6) e Lebron (37, 10 e 6) fanno quello che vogliono e a nulla servono i punti di Dirk (21) e Terry (23) perchè il resto del gruppo non incide, ma capitava anche lo scorso anno e poi è finita come tutti sappiamo, e alla fine devono arrendersi ai big two della Florida. (watch)

I Lakers scendono in campo con il quintetto della summer league ma danno del filo da torcere ai Bulls che fanno più fatica del previsto per sbarazzarsi di L.A. Partita in equilibrio per tre quarti ma poi i Lakers con un grande Kobe (28, 7 e 6) allungano e a 3.30 dalla fine sono sopra di 9, ma qui succede l'irreparabile. Buio totale e palle perse consentono a Rose (22), Deng (21 e 7) e Boozer (15 e 6) di rientrare in partita, a pochi secondi dalla fine palla a Rose che inventa un canestro mostruoso, +1 Chicago e palla a Kobe che deve farsi perdonare due palle perse sanguinose ma l'entrata del 24 viene stoppata e i Bulls si prendono la vittoria. L.A. deve rimproverarsi molte cose perchè aveva la gara in pugno. (watch)

Partita senza storia tra Orlando e Oklahoma, prossima finalista nba, perchè dopo una discreta partenza dei Magic con il solito Howard (11 e 15) ben coadiuvato da Anderson (25 e 10), la gara prende un'altra piega e appena si scatena il trio dei Thunder per Orlando è la fine. Durant (30 e 6 assist), Westbrook (14, 7 e 6) e Harden (19 e 6) prendono in mano la partita e schiantano i Magic che incapaci di reagire si arrendono allo strapotere del prossimo MVP. (watch)

Gara in equilibrio per tre quarti tra Golden State e Clippers, da una parte Lee (21 e 12) e Ellis (15 e 8 assist) fanno il loro dovere e tengono botta ma dall'altra parte Billups (21), Griffin (22 e 7) e Butler (11 e 10) non lasciano scappare gli avversari che nei minuti finali devono arrendersi allo strapotere di CP3 (20 e 9 assist) che fa impazzire i Warriors e godere i suoi con assist e canestri da favola. Tutti si divertono ma la lega è avvisata, i Clippers diranno la loro. (watch)

venerdì 23 dicembre 2011

NBA on 25 Dec.

Finita questa breve parentesi di preseason che ha dato alcuni spunti di riflessione ma che bisogna prendere con le molle, ci tuffiamo, dal 25 Dicembre, nella regular season che ricordiamo si disputerà su 66 gare (calendario ufficiale nella pagina "NBA"). Sulla carta, che lascia il tempo che trova, le favorite per le Finals dovrebbero essere Oklahoma e Dallas ad Ovest e Miami e Chicago ad Est ma ci saranno sicuramente delle piacevoli sorprese che si potrebbero inserire tra queste quattro corazzate che puntano dritte all'anello e che potrebbero rendere la stagione che sta per cominciare meno noiosa di quanto si prospetta. La notte di Natale scenderanno in campo parecchie Big. Boston - New York sarà un primo banco di prova per la squadra di D'Antoni che con molti giocatori nuovi se la vedrà con i big four irlandesi che sono all'ultima chiamata per la riconquista del titolo visto che l'età avanza, i contratti scadono e i giovani scalpitano. Miami - Dallas è la rivincita delle passate finali e vedrà, dopo la consegna degli anelli, una gara intensa con i campioni che hanno perso alcuni giocatori importanti ma che hanno messo a roster il miglior sesto uomo della passata stagione più alcuni veterani che però sono un'incognita mentre gli Heat devono riscattare una stagione che nel momento cruciale ha visto una delle sue stelle fallire clamorosamente. Chicago - Los Angeles è sempre una sfida affascinante con i Bulls che hanno acquisito Hamilton facendo, forse, quel salto di qualità che serve per arrivare in finale sfiorata lo scorso anno, dall'altra parte i Lakers hanno perso Odom e non hanno fatto inserimenti di rilievo per cui oltre al problema play c'è quello della panchina corta e poco competitiva. Gasol e Kobe fanno paura ma sono solo in due. Orlando - Oklahoma farà chiarezza sulla reale forza dei Magic che delle contendenti alla finale ad Est è la più debole ma può sempre contare sul talento di Howard anche se al cospetto dei giovani e agguerriti Thunder sarà molto dura. Los Angeles Clippers - Golden State Warriors è stata messa nel programma televisivo all'ultimo momento per tappare un buco ma si è rivelato un gran colpo per via della trade che ha portato Paul nella città degli angeli e che insieme a B-Grif si scontrerà con il duo Curry-Ellis per una sfida che potrebbe finire anche 130-130 viste le difese non molto attente e la capacità di segnare delle stelle in questione.

giovedì 22 dicembre 2011

Banksy, two new graffiti

Il grande Banksy ci ha regalato due nuovi graffiti. L'anonimo artista inglese è un maestro nel cogliere l'essenza della società e riportarla attraverso la sua arte. Nella pagina "Art" le foto dei nuovi lavori.

Google, 94 millions for solar energy

Big G è da sempre attenta alle energie rinnovabili e nel corso degli anni ha investito una cifra spropositata, 1 miliardo di dollari, per progetti riguardanti le energie alternative. L'ultimo in ordine di tempo è un progetto per il fotovoltaico da 94 milioni di dollari per la produzione di energia elettrica negli States. Alex Martinez di Google ha dichiarato:"Siamo convinti che investire nel settore delle energie rinnovabili abbia un senso sia in termini di business che di speranza per i progetti di energia pulita al fine di attrarre nuove fonti di capitale per un futuro energetico più sostenibile". I partner del colosso di Mountain View per questo progetto sono il fondo d'investimento KKR e Recurrent Energy che si occupa dello sviluppo di energia solare. Come altri colossi della tecnologia, anche Google è attenta al risparmio energetico e spesso investe in tecnologie che permettono di abbattere le emissioni di CO2, vedi gli investimenti per preservare i server, ma c'è da pensare anche all'aspetto commerciale per cui si può ipotizzare che dietro a questi investimenti ci siano anche i cervelloni del marketing...

mercoledì 21 dicembre 2011

Derrick Rose extension

D-Rose ha rinnovato il contratto con Chicago che gli frutterà circa 94 milioni di dollari per i prossimi 5 anni. I Bulls così si sono assicurati un futuro roseo avendo rinnovato con il capitano di un gruppo giovane, atletico e forte che lo scorso anno ha fatto benissimo e in questa stagione con l'acquisizione di Hamilton ha tutta l'intenzione di contendere l'accesso in finale a Miami che dovrebbe essere l'altra favorita ad Est visto che Boston non sembra essere all'altezza degli scorsi anni e Orlando, sarebbe la quarta del gruppo, non credo che possa andare al di la della semifinale di conference e se dovesse perdere anche Howard direbbe definitivamente addio ai play offs. Howard in queste ore è nel mirino di Portland ma Federico Buffa nella video chat di Lunedì ha detto che neanche superman sa bene dove vuole andare per cui ancora ci vorrà un pò di tempo per sapere che fine farà il desiderio di molte franchige. 

martedì 20 dicembre 2011

Libro della settimana

"La guerra che non si può vincere. Cronache dal conflitto tra israeliani e palestinesi" di David Grossman


Nella pagina "Books" trovate la recensione.

Peja retires

Anno di ritiri in NBA, dopo B-Roy tocca ad uno degli ultimi vincitori dell'anello Peja Stojakovic. Tra i più forti tiratori della storia chiude la carriera dopo 13 anni di battaglie e 17 punti di media, con il 40% da tre, deliziando il pubblico di Sacramento, Hornets e Dallas con cui ha vinto il tanto sospirato anello che non era riuscito a vincere quando con Bibby, Divac, Christie e Webber formava una squadra straordinaria, a Sacramento, che sbatteva puntualmente contro il muro Kobe-Shaq, quello del three-peat. Alla fine ha ceduto agli infortuni e all'età che ormai non gli consentiva più di essere determinante come un tempo anche se l'ultimo anno in Texas non è stato tutto da buttare dal momento che nei play offs ha giocato qualche buona partita contribuendo alla vittoria dell'anello.

lunedì 19 dicembre 2011

NBA in Italia, si parte oggi

Il titolo può essere fuorviante ma non è così, oggi infatti si parte con la programmazione nba su Sky e dopo le brutte cose successe, la pay tv italiana si fa perdonare regalandoci un assaggio di basket a stelle e strisce. Oggi alle 16 (link nella pagina "Federico Buffa") sul sito di Sky ci sarà una video chat con le voci storiche del basket targato "satellite". Si potranno fare domande ai due telecronisti che ci introdurranno alla nuova stagione con un occhio al palinsesto che vedrà le classiche tre gare a settimana. Non aggiungo altro e vi rimando alle 16 per ricominciare a respirare basket ai massimi livelli.

domenica 18 dicembre 2011

Avviso ai naviganti

Vista la breve preseason che si svolgerà da oggi a Natale, nella pagina "NBA" metteremo solo i risultati e le statistiche principali delle gare giocate nella notte per poi riprendere con il commento della regular season nella Home.

sabato 17 dicembre 2011

Aggiornamento coatto

A gennaio tutte le versioni di IE sarranno aggiornate in maniera silente, senza possibilità di scelta! Gli utenti xp e precedenti saranno aggiornati ad IE8, gli altri a IE9 per garantire una navigazione più sicura...(a voi i commenti). Per chi non gradisse, la casa di Redmond rilascia un aggiornamento per evitare l'upgrade indesiderato, quindi se non volete aggiornare scaricate automatic update blocker. I primi utenti ad usufruire del servizio saranno Brasile e Australia.

Posted by P

Preseason NBA

Come ormai saprete tutti questa notte è cominciata la preseason nba che ci accompagnerà fino alla notte di Natale quando si ricomincerà a fare sul serio con la regular season, come già accennato ieri nella pagina "NBA" metteremo le gare della notte con il link agli highlights e alle statistiche per poi tornare al formato originale con il commento delle gare nella home. Ovviamente i risultati di queste prime gare vanno presi con le molle visto che le squadre devono prendere confidenza con il parquet e con gli schemi dal momento che il training camp è iniziato la settimana scorsa ed i giocatori sono ancora arrugginiti. Questa notte si giocano altre quattro gare e iniziano a scendere in campo i big per cui non dimenticate di seguire il tutto nella pagina "NBA"

venerdì 16 dicembre 2011

Lost in transactions

Questa notte inizia la preseason nba ma molte squadre sono ancora alla ricerca di giocatori da mettere a roster, tra queste troviamo Lakers e Mavs che sembrano essere quelle rimaste a bocca asciutta rispetto alle altre grandi. In queste ore però assistiamo a strani movimenti che possono preludere al botto finale. E' di questa notte lo sfogo di Kobe che si è detto furioso con la dirigenza per aver ceduto Odom ad una diretta concorrente ad Ovest, ma visto il mercato giallo-viola non parlerei di concorrente perchè Dallas è di un altro pianeta, ed ha ventilato l'ipotesi, poco credibile, di una sua possibile partenza se Los Angeles non farà un ottimo acquisto, leggi Howard, per rimediare alla partenza del miglior sesto uomo dell'anno scorso e per tornare ad essere competitivi. Si era parlato anche di un possibile arrivo di Billups dai Clippers ma con l'arrivo di CP3, "Big Shot" può essere il degno backup, di lusso aggiungerei, del nuovo play formando una coppia davvero devastante come si è visto dalla reazione di Griffin dopo aver saputo che la trade era andata a buon fine. Allo stato attuale i Lakers non sembrano avere nessun colpo in canna ma c'è ancora un pò di tempo. Per quanto riguarda i Mavs invece la situazione è leggermente diversa perchè non hanno fatto "il colpo" ma hanno acquisito buoni giocatori che torneranno utili nel corso della stagione. Odom e Carter, più il primo che il secondo direi, possono dare una mano ai campioni uscenti per provare a conservare il titolo visto che il roster è più o meno quello dello scorso anno tranne Butler e Chandler che sono stati ceduti, mancano anche Fernandez e Brewer ma hanno avuto poco spazio per cui li considero poco. A Dallas manca un centro, visto che non possono partire con Haywood, ed è qui che la cosa si fa interessante visto che la squadra di Cuban sta creando un enorme spazio salariale, questa notte ha usato la Amnesty per tagliare Rautins...che ci sia un supereroe all'orizzonte?

giovedì 15 dicembre 2011

Paul - Clippers is official

Fine della soap opera, CP3 dal 25 Dicembre delizierà L.A., sponda Clippers. Dopo una serie infinita di trattative fatte naufragare da Stern, la seconda squadra di Los Angeles ha trovato la quadratura del cerchio ed a concluso l'affare Paul. La trade vede la partenza, destinazione New Orleans, di Eric Gordon, Al-FarouqAminu, Chris Kaman e la prima scelta al draft 2012 dei Timberwolves, ai Clipps oltre a CP3 andranno anche due future seconde scelte. In questo caso Stern non ha avuto nulla da ridire dando l'ok allo scambio, ancora non si capisce la logica e penso che non lo sapremo mai, ma ormai è cosa fatta per cui non ci resta che accettarla. Adesso i Clippers si trovano con 4 playmaker, Paul, Billups, Bledsoe e Mo Williams per cui credo che qualcuno lo manderanno via sperando che non finisca ai Lakers a cui serve disperatamente un play, ma uno buono e non uno di questi perchè Billups è vecchio e potrebbe dare al massimo 15-20 minuti di gioco, Williams è più una guardia e a Cleveland non ha dimostrato gran che, mentre Bledsoe è un rookie e affidare le chiavi dei Lakers ad un primo anno mi sembra azzardato. Chiuso il capitolo Paul, resta Howard che Orlando sembra aver tolto dal mercato quindi a meno di una clamorosa retromarcia della squadra di topolino anche il mercato di L.A. sembra chiuso, per la gioa di Kobe.

mercoledì 14 dicembre 2011

Nenè re-sign for Denver

Sembrava fatta per i Nets ma alla fine Nenè ha rifirmato con Denver lasciando la squadra del New Jersey con un pugno di mosche. A questo punto è plausibile che anche D-Will abbandonerà la franchigia del magnate russo visto che aveva più volte chiesto rinforzi per restare sulla parte sfigata dell'Hudson. Il mercato quest'anno è monopolizzato dai centri che sembrano essere tornati di moda dopo lunghi anni in cui sembravano essere complementi d'arredo e per adesso chi festeggia è solo la squadra del Colorado mentre Lakers, Mavs, Nets e Orlando si stanno contendendo Howard visto che Gasol jr ha esteso con Memphis e il fratello maggiore aspetta la decisione del GM di L.A., sponda buona, per sapere se giocherà ancora con Kobe. Nel frattempo Lakers e Mavs stanno facendo spazio per colpi futuri ma al momento non si muove nulla o così sembra visto che le due compagini stanno operando a fari spenti dopo che per giorni e giorni erano state messe in mezzo a tutte le trattative per i big, Paul in testa. Notizia di questa notte è che i Lakers si starebbero riavvicinando a CP3 per cui bisogna aspettare e vedere cosa succede perchè sembra che i destini del play degli Hornets e quello del centro dei Magic siano incrociati, Howard vuole giocare con un play vero e al momento non ci sono squadre che possono assecondare i desideri di superman. I Mavs invece hanno ceduto ufficialmente Fernandez e Brewer per cui sicuramente Cuban ha in mente qualcosa di grosso e con tutto lo spazio salariale creato può fare il colpaccio.

martedì 13 dicembre 2011

Libro della settimana

"Stark" di Edward Bunker

Nella pagina "Books" trovate la recensione.

Paul dilemma

Accantonata anche l'ipotesi Clippers, CP3 si trova in mezzo ad una spy story. A questo punto dove andrà? E siamo sicuri che verrà ceduto? Le ipotesi sono tante e tutte verosimili perchè il play di New Orleans è appetito da tutti i grandi e piccoli club ma Stern sembra voler frenare di proposito le trattative per vendere la squadra al più alto prezzo possibile, ora è di proprietà della NBA, e con la partenza del fenomeno con il 3 il prezzo scenderebbe di molto con conseguente perdita per la lega. E' vero anche che il prossimo anno Paul sarà free agent e in questo modo potrebbe andar via gratis e accasarsi dove vuole scatenando quella che verrebbe definita la "Paul war", cosa che andrebbe a monopolizzare il mercato del 2012. Gli ultimi rumors dicono che Paul sarà presente alla prima partita di pre-season ed è possibile che quest'anno giocherà con gli Hornets perchè al momento non si vede chi o quanti possano essere i giocatori che servono per portare a casa CP3. Se la situazione non dovesse sbrogliarsi entro le prossime settimane si potrebbe pensare al mercato di Febbraio anche se non si vede cosa possa cambiare in due mesi e a quel punto sarebbe tutto rimandato alla calda estate del 2012.

lunedì 12 dicembre 2011

Find my face

Senza tirare troppo per la giacchetta Orwell possiamo dire che l'era del controllo totale è quasi giunta a conclusione. Mail, telefoni, gps, internet, tutti questi strumenti consentono a chi li controlla di controllarci. Per dirla tutta siamo tutti spiati e qualunque spostamento effettuiamo è controllato e tracciato per cui al giorno d'oggi anche la parola privacy ha perso di significato. Qualche tempo fa fu la volta di Facebbok con "Tag suggestions", che sollevò non poche polemiche, ora tocca a Google con "Find my face". Si tratta di riconoscimento facciale che deve essere abilitato dall'utente e in questo modo si possono taggare automaticamente le persone iscritte al social network di Big G. Se per alcuni può essere comodo caricare una foto e trovare direttamente il tag con il nome del suo amico, per altri la cosa è decisamente inquietante. Immaginate di fare una foto ad una persona che non conoscete, con il vostro smartphone vi collegate a internet et voilà avete il nome dello sconosciuto perchè iscritto a G+ o FB. Abbiamo la più grande schedatura della storia. Senza urlare al complotto non possiamo dire che la cosa sia divertente perchè se è vero come ho detto prima che la parola privacy non ha più alcun valore, è vero anche che non deve essere piacevole sapere che basta una foto per sapere chi sei. 

domenica 11 dicembre 2011

Brandon Roy has retired

Alla fine è arrivata l'ufficialità, Brandon Roy guardia dei Blazers ha annunciato il ritiro dalla NBA e dal basket in generale a causa delle sue condizioni fisiche. "E' un giorno molto difficile e doloroso. Amo il basket, i Portland Trail Blazers e i nostri tifosi, ma dopo essermi consultato con i dottori ho capito di aver subito un infortunio che pone fine alla mia carriera. La mia famiglia e la salute sono le cose più importanti per me e alla fine questa decisione l'ho presa per loro e per la qualità della mia vita. Ringrazio tutti a Portland, è stata una cavalcata fantastica". 321 gare giocate e 19 ad allacciata di scarpe, Roy ha allietato per 5 anni le platee di tutti i palazzi d'America conquistandosi il soprannome di "The natural" per la fluidità dei suoi movimenti. Meccanica di tiro dalla bellezza imbarazzante e lucidità sotto pressione ne hanno fatto uno dei migliori giocatori della lega in appena 5 anni, facendogli vincere anche il premio di rookie of the year nel 2007 e diventando in breve tempo la superstar di Portland. Con il ritiro di Roy la lega perde un grandissimo giocatore che avrebbe potuto duellare con i più forti per una quindicina di anni ma purtroppo le sue ginocchia hanno ceduto mettendolo nella lista di quei giocatori dal talento cristallino che a causa della loro condizione fisica precaria non hanno potuto, o lo hanno fatto solo in parte, mostrare tutto il loro potenziale. Tra i grandi frenati dagli infortuni  ricordo solo due su tutti, T-Mac e Hill che hanno impressionato pur essendo sempre a mezzo servizio, figuratevi se non avessero avuto problemi fisici.

sabato 10 dicembre 2011

L.A. - Paul, some progress

Sembra che dopo il casino fatto ieri da Stern ci sia la possibilità di riprendere le trattative, modificandole quel tanto che basta per accontentare il capo, per portare Paul ai Lakers. Nella notte le tre squadre impegnate nella trade si sono rimesse al lavoro per trovare una soluzione alla quale il boss della lega non potrebbe dire di no accontentando le società coinvolte ma soprattutto quei giocatori che ormai sanno di non avere più la fiducia dei loro team e che, pur essendo professionisti, si presenterebbero in campo demotivati. La trattativa non sarà semplice ma fonti interne dicono che la volontà di concludere c'è per cui si faranno tutti gli sforzi necessari per completare l'operazione. In California comunque non stanno fermi e con il passaggio di Nenè ai Nets c'è la possibilità di provare a prendere Howard su cui ci sono anche i Mavs, che vorrebbero cedere Chandler, ma la cosa sembra più complicata del previsto per via del malcontento della maggior parte dei proprietari che vuole evitare di far diventare la corsa all'anello una faccenda per poche squadre visto che ormai abbiamo 5-6 team con un trio delle meraviglie e i restanti con un gruppo di giocatori buoni ma che non possono competere con le corazzate in cui giocano tre superstar contemporaneamente. Entro sera si potranno avere notizie più certe sull'affaire Paul ma nel frattempo vi lascio con un pò di trade già concluse. Come detto prima Nenè va in New Jersey che ora deve trovare una sistemazione a Lopez, i Mavs, si vocifera che lasceranno partire Chandler,  hanno preso Vince Carter e sognano Howard mentre Boston ha firmato Bass e West cedendo Big Baby e Jermaine O'Neal. Detroit ha tagliato Hamilton che però non dovrebbe restare disoccupato per molto visto l'interesse dei Bulls mentre i Wizards hanno preso Turiaf che così libera spazio ai Knicks per prendere Chandler.

venerdì 9 dicembre 2011

Why Stern why

Sembrava fatta ma all'apertura del mercato il passaggio di Paul ai Lakers, praticamente fatto, è saltato o meglio è stato bloccato dal commissioner della NBA, che è anche proprietario degli Hornets perchè la lega comprò la squadra alcuni anni fa. L'accordo era fatto e coinvolgeva tre squadre che si sarebbero scambiati giocatori di livello. Lakers, Houston e Hornets avevano messo in piedi una trade che vedeva il passaggio di CP3 ai Lakers, Gasol agli Hornets mentre Martin, Scola, Odom e Dragic sarebbero approdati a New Orleans ma tutto questo non è piaciuto al capo della lega che sembra essersi dimenticato del consenso dato lo scorso anno per "The Decision", la farsa televisiva che vide l'approdo di The Looser One alla corte di D-Wade, con conseguente nascita dei big two bastonati poi dai Mavs nelle Finals passate. Stern si è giustificato dicendo che non era d'accordo con il trend degli ultimi tempi che ha visto i giocatori forzare i trasferimenti, cosa che fino a quel momento era di competenza delle squadre, per cui bisognava tornare alla normalità. Paul ha dichiarato che metterà in campo i suoi legali e l'associazione dei giocatori con Billy Hunter per vedere se c'è una possibilità di capovolgere la decisione che ad oggi è priva di logica. Per la NBA si prospettano altre grane a pochi giorni dall'inizio della stagione.

giovedì 8 dicembre 2011

Sguardo d'intesa

Presto sarà disponibile per i dispositivi android una già nota tecnologia che permette di controllare il proprio smartphone semplicemente guardandolo! Questo dispositivo esterno, che verrà successivamente integrato negli apparecchi, sfrutta l"eye tracking"...in pratica rileva i movimenti degli occhi trasformandoli in comandi per i dispositivi! Questo significa che sarà possibile scorrere una pagina web semplicemente leggendola, giocare guardando il telefono oppure sbloccarlo buttando l'occhio sul display!

Posted by P

mercoledì 7 dicembre 2011

L.A. duo?

A poche ore dalle voci che davano Paul in trattativa avanzata con L.A. ne arriva un'altra che vuole la prima squadra di Los Angeles sulle tracce di Superman ma non quello del film, bensì quello di Orlando. Sembra che la dirigenza giallo-viola abbia messo sul tavolo tutto il roster ad eccezione di Kobe, e voglio vedere, per avere il play di New Orleans e il centro di Orlando per formare un trio delle meraviglie con cui combattere le corazzate dell'est e dominare l'ovest. Se tutto ciò prendesse forma non sarebbe male ammirare allo Staples Kobe, Paul e Howard ma ovviamente non si gioca in tre per cui bisogna vedere chi riescono a tenere e chi comprano per poter schierare un roster completo. Se per Paul le trattative sembrano essere ad un punto avanzato, per Howard al momento sono in fase di studio perchè la squadra della Florida non vuole perdere il suo centro a costo zero, visto che il prossimo anno è free agent, e nello stesso tempo vuole disfarsi del contratto pesante di Turkoglu, che prederebbero i Lakers, per cui c'è da riflettere. La trade vedrebbe la partenza di Gasol per New Orleans e Bynum dirottato ad Orlando, mancano tre giorni al training camp e all'apertura del mercato, per adesso godiamoci perchè dopo sarà guerra aperta.

martedì 6 dicembre 2011

Libro della settimana

"La fabbrica del consenso. Ovvero la politica dei mass media" di Noam Chomsky

Nella pagina "Books" trovate la recensione.

Open to trading

Gli Hornets si sono resi disponibili all'apertura di una trattativa che vedrebbe l'addio di CP3 prima dell'inizio della regular season e, tenetevi forte, sembra che stiano parlando con i Lakers per uno scambio Paul-Bynum perchè una trade con Gasol sembra improbabile. I Lakers infatti non si priverebbero del loro centro titolare ma molto volentieri del fortissimo Bynum che però è troppo legato alla condizione delle sue ginocchia e per questo non potrebbe garantire la continuità di cui hanno bisogno i californiani (due anni di fila si è infortunato prima dell'all star game). Rumors interni agli Hornets danno le trattative per avviate e in questa settimana ci dovrebbero essere ulteriori incontri per vedere quanto ci sia di concreto e fin dove si spinge la voglia di entrambe le squadre di scambiarsi i giocatori visto che Los Angeles ha un disperato bisogno di un play e New Orleans vuole uno scambio equo visto che deve cercare un cambio per Okafor. Paul sarebbe ottimo per l'economia dei Lakers e permetterebbe al "venerabile maestro" Fisher di essere un buon cambio in alcuni momenti della gara e pensiamo che anche il Mamba darebbe l'ok alla trade ma più che altro sarebbe il bersaglio preferito degli assist di CP3 con conseguente miglioramento della circolazione della palla e uso degli spazi che tra l'altro sono un credo del duo Brown-Messina.

lunedì 5 dicembre 2011

Free agent transactions

Con il mercato nba ormai alle porte, si parte il 9, non passa giorno senza rumors più o meno improbabili che vedono coinvolte molte super star. Oggi vi propongo una lista di quelle che vengono chiamate small forwards, nomi di tutto rispetto, che sono free agent e che possono movimentare il mercato. Tolti Paul e Howard che potrebbero essere i pezzi pregiati per i quali le squadre potrebbero fare follie e che sposterebbero gli equilibri, vediamo quali sono gli altri appetibili.

Predrag Stojakovic (Dallas), non più giovanissimo ma ancora in grado di dare qualche minuto di buona pallacanestro. 
James Jones (Miami), ha fatto pochi minuti nella finale dello scorso anno ma è un buon difensore e tira da tre. 
Luc Richard Mbah A Moute (Milwaukee), ottimo fisico ma non un grande realizzatore, fa il classico lavoro sporco. 
Mike Dunleavy (Indiana), buon tiratore che però non ha mai sfondato può essere una buona alternativa in una squadra di veterani. 
Grant Hill (Phoenix), se non fosse stato per le caviglie avremmo visto il vero potenziale di questo giocatore che resta comunque un principe in grado di dare un ottimo contributo nonostante le 39 candeline. Nash ha dichiarato che sarebbe un errore lasciarlo partire. 
Shane Battier (Memphis), top 5 tra i difensori e buon realizzatore ha contribuito alla cavalcata di Grizzlies nei play offs dello scorso anno ma con il ritorno di Gay potrebbe essere tra i sacrificabili. Ha un contratto pesante ma le squadre interessate non mancano. 
Tayshaun Prince (Detroit), a 31 anni è ancora uno dei migliori difensori sulla palla ed un buon realizzatore ma è stato rallentato dagli infortuni nell'ultimo anno. Ha bisogno di minuti ma forse non andrebbe in una squadra di veterani dove vedrebbe ridotto il minutaggio. 
Caron Butler (Dallas), all star tutta la vita è tornato da un grave infortunio per cui deve ritrovare la forma migliore ma in Texas premono per trattenere Chandler per cui potrebbero non esserci i soldi per trattenerlo ma le alternative non mancano, anche di altissimo livello, vedi Bulls e Spurs. 
Jeff Green (Boston), scambiato lo scorso anno con Perkins, andato ai Thunder, non ha brillato tantissimo ma ha avuto pochi minuti a disposizione e Boston ha troppi vecchietti per potersene privare. Il potenziale c'è ma deve avere spazio. 
Andrei Kirilenko (Utah), non ha davvero convinto tra i mormoni perchè troppo discontinuo anche se il potenziale da all star c'è tutto. Può essere l'anno della svolta ma deve giocare accanto ad una power forward. Può essere la presa migliore tra i free agent.

sabato 3 dicembre 2011

Google vs Amazon

Il Wall Street Journal ci ha spesso abituati a grandi scoop e spesso ha fatto trapelare indiscrezioni che poi si sono trasformate in notizie accertate. Anche questa volta uno dei più importanti giornali economici al mondo è arrivato per primo sulla notizia che vorrebbe Big G alle prese con il lancio di un nuovo servizio. Questa volta in concorrenza con Amazon la casa di Mountain View starebbe per promuovere un servizio di spedizioni ultra veloce e a basso prezzo per levare il primato alla creatura di Bezos che negli States offre il servizio Prime con il quale spedisce in 24-48 alla "modica" cifra di 79 dollarozzi. Google invece vorrebbe offrire lo stesso servizio, si parla di 24 ore, ma ad una cifra decisamente inferiore e a tal proposito è già in contatto con grandi gruppi di distribuzione per trovare un accordo che potrebbe dare anche più visibilità al suo store che fino a questo momento non viene sfruttato a dovere anche per via delle limitazioni territoriali. Chi vincerà la guerra dei colossi? 

venerdì 2 dicembre 2011

NBA schedule

Ora è davvero ufficiale, il giorno di Natale si parte con il gioco più bello del mondo e visto che per adesso il mercato è fatto solo di rumors vi lascio la schedule definitiva della stagione.


2011-12 NBA Schedule Breakdown
Regular Season Start Date: December 25, 2011
Regular Season End Date: April 26, 2012
Playoffs Start Date: April 28, 2012
Last Possible Finals Date: June 26, 2012
Individual Team Schedule Breakdown
Conference Games: 48
  • Play 6 teams 4 times (2 home, 2 away)
  • Play 4 teams 3 times (2 home, 1 away)
  • Play 4 teams 3 times (1 home, 2 away)
Non-Conference Games: 18
  • Play 3 teams 2 times (1 home, 2 away)
  • Play 6 teams 1 time at home
  • Play 6 teams 1 time away
Back to Back to Backs: All teams with at least 1; no more than 3
Playoff Back to Backs: Possible in second round

giovedì 1 dicembre 2011

E' tempo di cloud

Con l'avvento di smartphone, tablet e altre diavolerie simili ci si è posto il problema di dove mettere i propri dati dal momento che ormai ci facciamo di tutto e lo spazio non basta mai. Foto, video, documenti, ormai nei nostri apparecchi salviamo qualsiasi cosa e spesso dobbiamo comprare schede di memoria aggiuntive perchè "serve" spazio. Da qualche anno sono spuntati come funghi strumenti che consentono di salvare "in the cloud" i nostri dati così da poterli avere a disposizione in qualunque momento e con qualsiasi device utilizzato. Ovviamente non si archiviano dati sensibili ma comunque cose a noi care ed è per questo che sorge un problema, come spesso accade con con questi strumenti, e cioè quello della sicurezza. Spesso si sentono notizie sul furto di password o sulla violazione di servizi utilizzati da milioni di persone ma tutto ciò non ci ferma e continuiamo ad utilizzare questi strumenti. Giustissimo, non dobbiamo farci scoraggiare ma dovremmo pensare a come utilizzare meglio tali prodotti. Il buon senso ci direbbe di cambiare la password spesso, di utilizzare codici alfanumerici ma non sempre "perdiamo tempo" a seguire piccoli consigli che invece potrebbero esserci di aiuto. Credo che invece dovremmo fare attenzione e capire che se vogliamo cercare di proteggere ciò che ci è caro, sia esso un file, una foto o un semplice documento, bisogna trovare cinque minuti, nella nostra vita frenetica, e pensare alla sicurezza del nostro account. Google è stata la prima a proporre un computer che opera in the cloud e adesso anche Microsoft ha dichiarato che windows 8 avrà nel cloud un grande strumento per l'archiviazione dei dati, solo il tempo potrà dirci con certezza se questa scelta è stata giusta o sbagliata ma resta il problema della sicurezza dei servizi proposti. Voi sareste disposti a salvare il contenuto del vostro hard disk, virtuale visto che potrebbero scomparire fisicamente dai pc, nelle nuvole?