lunedì 8 agosto 2011

Iran revolution


Sarebbe meraviglioso se da una di queste manifestazioni nascesse un sentimento rivoluzionario che spazzasse via il regime autoritario e miope che opprime l'Iran. Cosa c'è di "immorale", questo è il termine usato dal governo iraniano per descrivere l'iniziativa nata sui social network e che ha visto scendere in piazza centinaia di giovani per spruzzarsi con le pistole ad acqua, in questa manifestazione di gioia? Nulla! Non voglio entrare in questioni religiose, troppo importanti e delicate per discuterne qui, ma non si capisce come si possa etichettare un gruppo di persone che si diverte, peraltro senza fare riferimenti politici, come una messe di facinorosi che danno scandalo. In passato sulle pagine di questo blog abbiamo affrontato il tema della diversità, percepita o presunta, ma di fronte a queste scene davvero non si può non pensare che di gente strana al mondo ce n'è eccome. Ma forse più che strana, malata, arrogante e senza un briciolo di cervello. Gente che fa del potere uno strumento di terrore e non un mezzo attraverso il quale provare ha dare un futuro al proprio popolo che ne avrebbe bisogno dato che nel corso dei secoli in questa parte del mondo non hanno visto che guerre e orrore. Sono anni, circa trenta, che il governo di questo meraviglioso Paese cerca in tutti i modi di frenare i rapporti tra uomini e donne con la scusa che tutto questo è immorale e non conforme ai dettami religiosi, cercando anche di controllare l'abbigliamento e gli atteggiamenti dei giovani. Per fortuna il 65% della popolazione è under 35 per cui nel corso degli ultimi anni questi tentativi di controllo non hanno fatto molta presa e anche la propaganda non ottiene gli effetti sperati. Sulla scia del Movimento Verde che nel 2009 protestò vivacemente contro il presidente Ahmadinejad si sta riscoprendo uno spirito rivoluzionario che speriamo porti ben presto ad un cambiamento radicale e faccia dell'Iran un Paese normale. 

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