martedì 5 luglio 2011

Tecnologie rinnovabili, si per gli altri.



Il futuro arriva dall'Australia. L'università di Melbourne ha messo a punto un sistema per produrre pannelli solari ultraleggeri che possono essere pitturati o stampati. Sono stati messi a punto grazie alle nanotecnologie, potranno essere installati sugli edifici e sono ottenuti con celle solari talmente piccole da poter essere sospese in un liquido. I pannelli sono composti di nanocristalli del diametro di pochi milionesimi di millimetro e utilizzano appena l'1% dei materiali necessari per i pannelli convenzionali. Le celle stampabili e flessibili potranno ridurre sostanzialmente il costo dell'energia rinnovabile, afferma il capo del progetto. La tecnologia brevettata e' basata su inchiostri contenenti i nanocristalli, scegliendo la giusta combinazione di inchiostro e superficie, che sia vetro, plastica o metallo, e' possibile creare cellule solari efficienti usando pochissimo materiale o energia. I pannelli possono essere integrati negli edifici durante la costruzione e diventare parte delle finestre o del tetto. I nanocristalli sono particelle semiconduttrici di un materiale detto cadmio telluride, che ha forti capacita' di assorbimento della luce. Grazie alle loro dimensioni microscopiche, le particelle rimangono sospese nella soluzione e possono essere cosi' applicate su una varieta' di materiali. Asciugandosi, gli strati di nanoparticelle formano una pellicola e depositando diversi strati di pittura si possono correggere le irregolarita' che possono comparire durante il processo di asciugatura. Il risultato e' una pellicola densa e uniforme, ideale per formare pannelli solari ultraleggeri. La tecnologia non si limita alle celle solari, puo' essere usata per creare versioni stampabili di altri congegni elettronici, come diodi emittenti di luce, laser o transistor. A noi tutto questo però non interessa perchè l'Italia è convinta che il nucleare sia il futuro.

Nessun commento:

Posta un commento