martedì 7 febbraio 2012

NY surprise, J-Lin

Buona partenza dei Lakers che con Kobe (28, 5 e 6) e Bynum (20 e 20) si portano in vantaggio e chiudono il primo tempo avanti, nel secondo Phila con Iguodala (12, 4 e 5) inizia la rimonta che porta i padroni di casa in parità. Williams (24) si scatena e a 1'24" dalla fine i 76ers vanno in vantaggio strappando la vittoria dopo aver inseguito per tutta la gara. Bene Gasol (16 e 11) ma inutili i suoi punti. (watch)

Orlando parte forte e si porta in vantaggio, Howard (33 e 14) e Richardson (20) guidano i compagni a quella che sembra una facile vittoria ma i Clippers reagiscono e con Paul (29, 7 e 8) si rifanno sotto. Fino a pochi minuti dalla fine le due squadre vanno punto a punto poi Anderson (10 e 9) mette la tripla del pareggio, risponde CP3 e poi ancora Orlando. Nelson (15 e 12 assist) sbaglia l'ultimo tiro e si va all'over time. Paul fa impazzire gli avversari, bene Griffin (18 e 10) ma J-Rich sbaglia il tiro del pareggio ed è vittoria Clippers. (watch)

NY gioca senza Stoud e Melo ma potrebbe aver trovato un tesoro, è il play Lin (28 e 8 assist) che alla seconda gara si conferma anima della squadra e porta i Knicks alla vittoria. Questa volta a farne le spese sono i Jazz a cui non basta Jefferson (22) perchè la squadra di D'Antoni torna alle origini e gioca in velocità. Ottimo Novak (19), buone prove anche per Chandler (10 e 7) e Jeffries (13 e 8). Forse abbiamo trovato la soluzione...(watch)

Ancora una sconfitta per Memphis, questa volta cede agli Spurs che grazie alle buone prestazioni di Duncan (19 e 17) e Parker (21 e 7 assist) vincono ma fanno fatica nel finale perchè i Grizzlies si rifanno sotto nell'ultimo quarto grazie a Gasol (22 e 9), Gay (18 e 8) e Conley (19, 6 e 8). La rimonta però non riesce e nell'ultimo minuto San Antonio con Parker trova i punti della vittoria. (watch)

Thunder e Blazers vanno all'over time dopo essersi scambiate al comando della gara 13 volte. All'ultimo secondo Durant (33, 7 e 5) viene stoppato ma irregolarmente per cui è pareggio. Nell'OT ancora KD e Westbrook (28, 11 e 8) mettono il sigillo finale a una gara tirata fino all'ultimo in cui Aldridge (39, 6 e 3) fa una partita mostruosa ma non è di aiuto ai suoi perchè nel finale Oklahoma stringe la difesa rendendo impossibile segnare. Per Portland bene Matthews (18), Crawford (17 e 5 assist) e Batum (13), per i Tuhnder bene anche Ibaka (12 e 13) e Harden (19). (watch)

2 commenti:

  1. Jeremy Lin show… queste le T-shirt comparse in un batter di ciglia al Madison alla seconda apparizione del play da Havard, americano di origini taiwanesi.
    Siamo nella grande mela, ragazzi…. Qui 2 buone partite di un buon giocatore scatenano l’ira di Dio....
    Scattata subito l’operazione-marketing: l’NBA si è affrettata a far replicare trentamila canotte del 17. Cifra che al momento è destinata a crescere esponenzialmente, viste le richieste che arrivano giornalmente dal Sol levante, ormai orfano cestisticamente di Yao Ming….
    Tale l’impatto di Lin che le maggior testate newyorkesi (Times parla di “Linsanity”) hanno dedicato quasi più spazio a lui che ai Giants freschi vincitori del Superbowl!!!
    Certo, il ragazzo ha mostrato carattere e sfrontatezza, contro Nets e Jazz, mettendo a segno 25 e 28 punti, e soprattutto ridando entusiasmo ai compagni (che lo sostengono alla grande, vedi le immagini degli highlights) e conducendo per mano una squadra che (qui usiamo un eufemismo…) soffre da cani. Sì, perché NY non solo perde, ma dà l’impressione di essere tecnicamente allo sbando. Tant’è che non si fa altro che parlare del rientro del Barone come salvatore della patria e l’unico in grado di prendersi sulle spalle (ops… dimentichiamo che ha la schiena a pezzi….) la squadra...é quanto dire...Forse sarà così, forse no. Per ora, in attesa di conferme sul campo, Lin attirerà le attenzioni dei fan del Madison che (a ragione) fino a ieri intonavano un solo e ripetitivo coro, a mò di estenuante cantilena: “Fire D’Antoni… Fire D’Antoni”.
    Anyway… una storia come questa poteva accadere solo in NBA…

    RispondiElimina
  2. Penso che il vero problema di NY siano i due grandi assenti, Melo e Stoud fermano il pallone e non consentono ai compagni di sviluppare uno schema che sia uno. Nella grande Mela tutto è sovradimensionato per cui aspettiamoci alla prima gara negativa lo bastonano a dovere, comunque se continua così buon per loro...

    RispondiElimina