lunedì 11 aprile 2011

Battle for second seed

Primo quarto all'insegna di Rose che ne mette 15 dei 32 di Chicago e porta in vantaggio la sua squadra approfittando anche dell'assenza di Howard nelle fila dei Magic che si affidano ad Anderson (28 e 10), 10 nel primo quarto. Il secondo si apre con Orlando che rimonta lo svantaggio grazie ai canestri di Turkoglu (9 e 4 assist) e Arenas (5) e si porta sul -2 ma Chicago non si lascia intimorire e con la "second unit" ritrova subito un buon margine di vantaggio. Orlando non molla e ritorna subito in partita ancora con il turco e J-Rich (24 e 4 assist), ed il primo tempo si conclude con i Magic sotto di 1. Il terzo periodo si apre con le due squadre che si sfidano a colpi di canestri ma nessuna delle due riesce ad avere la meglio anche se Deng (15 5 e 5) e Rose da una parte e Nelson (17 e 11 assist) e Anderson dall'altra provano a dare lo strappo decisivo senza però riuscirci. Nell'ultimo quarto è testa a testa ma alla fine la spuntano i Bulls che ringraziano i 39 di Rose e i tiri liberi di Boozer (12 6 e 6).

Sfida per il secondo posto all'American Airlines Arena con Boston che parte subito forte grazie a Garnett (21 e 4) e conclude in vantaggio il primo quarto. Il secondo quarto si apre con la rimonta degli Heat che con Wade (14 5 e 7), Chalmers (5) e Lebron (27 5 e 7) recuperano lo svantaggio del primo tempo portandosi al comando chiudendo il primo tempo a +7. Nel secondo tempo Miami preme sull'acceleratore e scappa via sempre grazie al contributo delle sue due stelle mentre Boston non riesce a trovare la chiave per scardinare la difesa avversaria, facendosi distanziare ancora di più, chiudendo a -15. L'ultimo quarto si apre con gli Heat che dilagano rendendo inutile il tentativo di rimonta di Pierce (24 e 7) che da solo cerca di riportare in partita i Celtics. Miami si aggiudica la gara facendo un grosso balzo in avanti per il secondo posto.

Memphis con la vittoria di questa notte eguaglia il record degli Hornets che ora non può più perdere se vuole mantenere il posto numero 7 ad Ovest. Paul (10 assist) e Belinelli (18) reggono un quarto ma poi devono arrendersi allo strapotere dei Grizzlies che con Gasol (16 e 7) e Randolph (14 5 e 6) fanno la voce grossa sotto i tabelloni, Mayo (18) e Young (14 e 6) fanno il resto e nel secondo tempo concludono l'opera.

Dallas è già in modalità play offs e se ne accorgono anche i Suns che vengono spazzati via in meno di un tempo. Dirk (19 e 7) e compagni vogliono fortemente la vittoria per avvicinare i Lakers e tutti danno il loro contributo alla causa. Marion (18 e 11), Terry e Peja con 17 e Barea con 15 e 6 assist non lasciano scampo ai malcapitati Suns che possono contare solo su Gortat (15 e 9) che però non può fare nulla contro la corazzata texana che ora vede il secondo posto ad una sola partita di distanza.

Oklahoma sbanca L.A. e conserva il terzo posto in classifica e sono una partita dietro ai californiani che ora devono stare attenti perchè da dietro rinvengono anche i Mavs e le cose potrebbero complicarsi. Los Angeles butta la partita che fino a 2 minuti dalla fine era in parità ed ha visto i Lakers recuperare lo svantaggio accumulato nel primo quarto per poi portarsi in parità e giocarsi la partita grazie a Kobe (31) e Gasol (26) ma i Thunder si affidano alle loro stelle. Durant (31) e Westbrook (26 6 e 7) non tradiscono e con l'aiuto di Harden (16) e Ibaka (15) sorprendono L.A. che nei minuti finali non riesce più a segnare consegnando la vittoria nelle mani dei giovani Thunder.

Nessun commento:

Posta un commento