lunedì 14 febbraio 2011

Big G si da all'arte


Google ha appena varato un importante progetto, realizzato utilizzando la stessa tecnologia alla base del funzionamento di Street View il quale permette di visitare strade cittadine ed extraurbane. Il nuovo servizio si chiama Google Art Project e consente di accedere alle sale di 17 musei. Per l'Italia, c'è l'intera collezione della Galleria degli Uffizi, a Firenze. Tra gli altri musei, i principali sono il Metropolitan Museum di New York, The State Hermitage Museum di San Pietroburgo, il Tate Britain & The National Gallery a Londra, il Museo Reina Sofia di Madrid ed il Museo Van Gogh di Amsterdam. Amit Sood, responsabile del progetto Google Art, ha spiegato come la nuova scommessa sia iniziata dall'idea di un ristretto gruppo di appassionati con l'intento di far leva sulla strumento tecnologico per rendere le opere artistiche più facilmente accessibili da parte di tutti. "E non solo, quindi", ha osservato Sood, "da parte di coloro che sono abituali frequentatori delle gallerie d'arte oppure che hanno la fortuna di vivere a poca distanza dai più famosi musei". Per l'acquisizione dell'archivio fotografico, i tecnici di Google hanno utilizzato un sistema "gigapixel" che consente di esaminare i particolari di ciascun quadro esposto. Sood ha aggiunto che una speciale "vista al microscopio" fa leva sul software Picasa per distribuire le immagini con una risoluzione elevatissima. Speriamo che questa nuova iniziativa possa rendere più curiosi i "naviganti" e permetta una maggiore fruizione dell'arte dal momento che risulta difficile raggiungere tutti i musei del mondo. Qualcuno dirà che così si uccide l'arte perchè ora la gente starà comodamente seduta davanti al pc e potrà godere delle opere di tutto il mondo, ma questo nelle intenzioni di Google è uno strumento che non vuole sostituirsi ai musei, ma invogliare a visitarli. Nel resto del mondo sono tutti contenti, noi italiani un pò meno visto che per entrare nei nostri musei ancora bisogna pagare.
Nella pagina "Art" trovate una breve guida per usare al meglio il servizio di Google.

www.googleartproject.com

3 commenti:

  1. tutti gli strumenti che rendono più fruibile e democratica la cultura e la sua diffusione sono, a mio parere, un buon segno di progresso.
    D'altronde soltanto uno stolto può affermare che ammirare un'opera d'arte (anche cm per cm) davanti ad un monitor di un pc equivalga a perdersi dentro le pennellate di un quadro visto dal vivo in un museo.
    La settimana scorsa ho visto al Vittoriano un mostra del folle, unico e vero olandese volante "mastro" Vincent Van Gogh, anche se non c'erano i suoi quadri più famosi, è stata un viaggio affascinante nelle sue pennellate uniche che in pochi tratti racchiudono tempo, natura, volti e visioni del mondo di un uomo vero.
    Tutto live e ovviamente irreplicabile anche da google.
    Ovviamnete credo che l'operazione di google sia anche quella di instillare nella mente dei naviganti anche un pò di sana curiosità, quindi creare comunque un circolo virtuoso che porta poi i fruitori di tali strumenti di diffusione della cultura ad interessarsi oltre che ai quadri, magari anche ad altro e quindi scoprire magari la vita di quei quadri ha dipinto, la sua psicologia, le sue ispirazioni magari fotografiche, i suoi studi, le sue letture e quindi spingere anche a leggere, a farsi un'idea della commistione che esiste poi tra le varie arti che comunque anche se hanno ognuna una vita a se stante, non posso essere scisse. Perchè cinema, fotografia, letteratura, pittura, scultura, grafica, design, tetatro, musica (e chi più ne ha più ne metta) sono tutti sfoghi istintuali di un'emotività che possediamo tutti e che, nei talentuosi artisti del passato e del nostro tempo, si incanale in forme diverse, ma fondamentalemnte legate da una radice comune, da un sommovimento dell'animo che travalica la materia ma che poi di essa si serve per esprimersi.
    Sentiamonci vicini a questi tumulti, facciamoceli appartenere, incuriosiamoci, sentiamoci liberi di conoscere, nutriamoci di queste meraviglie che sono poi l'essenza primaria di una specie unica e speriamo intelligente.
    Benvenga anche google, se è strumento democratico di un paese migliore.

    Difazz

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  2. Non posso che essere d'accordo con te, anche io penso che questo nuovo strumento debba servire per incuriosire le persone ad andare nei musei o nelle città d'arte e non deve essere un sostitutivo. E' impensabile che ammirare La Gioconda da uno schermo equivalga ad andare a Paris e vederla dal vivo. Spero vivamente che l'ennesima trovata di Google possa favorire la conoscenza dell'arte perchè e anche attraverso di essa che si può conoscere il mondo con le sue infinite sfaccettature.

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  3. grande difazz...
    sono d'accordo anch'io.

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