sabato 12 febbraio 2011

Streak over

Orlando crolla nel finale e gli Hornets ne approfittano per portare a casa un'importante vittoria con la complicità di Green (24) e West (17 e 17). Questa volta Paul non brilla ma i suoi 15 punti e 7 assist bastano per contribuire alla vittoria. Howard (20 e 17) è immenso come sempre, Redick e Clark, 14 per entrambi, fanno di tutto per tenere in partita Orlando ma solo con 8 giocatori è difficile reggere il ritmo imposto da New Orleans e alla fine devono cedere.

Si salvano solo i lunghi per gli Spurs in una partita giocata a ritmi lenti e condita da imbarazzanti errori al tiro, le squadre finiranno con il 35% da 2 e il 38% da 3 per Philly e il 17% per San Antonio con conseguente punteggio da play offs tanto caro a Pop ma che non porta alla vittoria. Philadelphia fa il colpo e batte gli Spurs che tengono fino a pochi minuti dalla sirena e poi si sciolgono come neve al sole sotto i colpi di Brand (8 e 17) e Holiday (27).

A Toronto piovono triple, questa può essere la sintesi perfetta della partita giocata tra Raptors e Blazers. La partita va dalla parte di Portland solo nel finale dopo aver visto la sfida all'ultimo tiro tra Aldridge (37 e 10) e Bargnani (29) che se le sono date di santa ragione per tutto l'incontro, cestisticamente parlando. Ottima prova anche per Rudy (23) con 6/8 da 3 e Miller (13 e 8).

L'incubo è finito per Cleveland che finalmente torna a sorridere dopo la vittoria all'ove time sui Clippers. Partita a ritmi altissimi in cui nessuno si risparmia e lo dimostrano anche i tabellini a fine gara. La triade di L.A. segna a valanga aiutati anche dai panchinari che pur essendo solo tre si fanno valere. Blake (32 e 13) Foye (23) e Davis (26 e 7 assist) devono cedere il passo nel finale ai più convinti Cavs che guidati da Jamison (35 e 9) e Hickson (27 e 14), con l'aiuto di Gibson (17) e Williams (17 e 14) strappano l'applauso dei paganti al suono della sirena.

Prova corale e vittoria per gli Heat che nella Mo-town giocano una buona pallacanestro mettendo da parte per una sera gli egoismi personali e lasciando spazio anche agli altri componenti del roster. Wade (24 8 e 7) spacca in due la difesa avversaria con penetrazioni a cui Detroit non trova rimedio, James (16 8 e 10) serve assist ai compagni e si concentra anche in difesa e Miller (16) fa male da 3.

Kobe al Garden si sente come allo Staples, è casa sua! Non dimenticate un sessantello di qualche anno fa. Questa notte ne ha messi 33 e con Gasol a 20 è stata una facile vittoria. Solo Stoud (24 e 10) e Felton (20 e 7) per NY sono all'altezza ma non basta.

2 commenti:

  1. Finalmente Cleveland vince! Penso che i Clippers abbiano imprecato lungo tutto il viaggio di ritorno! Gli Heat sembra stiano trovando quella coralità di squadra che tanto abbiamo predicato fin qui, buon per loro. I Lakers da parte loro vanno a New York che rimane sempre la più grande vetrina che ci sia (ma questo è un mio pensiero) e fanno bella figura, ma lì quelli forti si esaltano (vedi Kobe e Lebron). Bellaaaaaaaaa

    p.s.foto inviata, in attesa di notizie

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  2. Hai ragione. Il Garden è considerato il palcoscenico più importante e gli spettatori quelli col palato più fine, per cui li si gioca in un'altra dimensione. Non so se ti ricordi qualche anno fa, passarono prima kobe, Lebron e poi i big three, tutto in una settimana, ovviamente 3 sconfitte...ah ah.

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