venerdì 4 febbraio 2011

Super size me

Tra i tanti problemi che affliggono i cosiddetti paesi industrializzati troviamo l'obesità. Se ne sono accorti tutti, medici, sociologi, assicurazioni ed anche gli imprenditori. Soprattutto l'industria alimentare. Il business degli alimenti/bevande over-size è ormai un must negli States e pian piano si sta diffondendo anche nel vecchio continente. Tutti i grandi marchi della ristorazione americana hanno da sempre nei loro menù alimenti o bevande dalle dimensioni XXL. McDonald e Starbucks, due fra i tanti, si difendono dicendo di rispondere ad una precisa richiesta di mercato. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un ulteriore upgrade di questi prodotti. Solo per citare un esempio Starbucks ha da poco introdotto una bevanda da 900ml. Quasi un litro di caffè o bevande fredde. Considerando che la capienza massima dello stomaco umano è pari a 960ml, ci troviamo di fronte alla dose giornaliera di liquidi in una sola volta. Scandaloso! Ma è "The Biz", per cui la multinazionale va avanti senza dare troppe spiegazioni. In un Paese, l'America, dove più del 50% della popolazione è in sovrappeso nascono di continuo associazioni che combattono questo tipo di business ma le lobby dell'alimentazione sono fortissime e contrastano con ogni mezzo questi paladini della salute. Se a questo sommiamo la scarsa informazione dei teenagers americani, impegnati, come i loro coetanei dei paesi industrializzati, a pensare ad altro, abbiamo un mix micidiale di ignoranza e scarso senso del wellness che porta la spesa sociale a livelli incalcolabili. Le brutte abitudini, si sa, hanno presa facile sulle giovani menti per cui vorrei porre l'attenzione su questo problema che si sta diffondendo, come ho detto prima, anche da noi in Europa. Sempre più sono i giovani che conducono una vita sedentaria, incollati alla sedia davanti alla tv, al computer o alle console, che non praticano attività fisica. Si muovono solo con la macchina, il motorino o i mezzi, senza pensare che i classici due passi fanno bene. Spesso si pone il problema della mobilità, del modo di migliorare la capacità di muoversi all'interno delle città, contribuendo anche ad un considerevole risparmio energetico, ma forse dovremmo prima pensare al modo di migliorare la nostra salute... 

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