mercoledì 9 marzo 2011

Dylan Dog...the movie



Chi di voi non ha letto almeno una volta nella vita Dylan Dog, ebbene per tutti i nostalgici il 16 marzo le avventure dell’investigatore del soprannaturale creato da Tiziano Sclavi nel 1986 diventeranno un film. Stufo di zombie e vampiri, sceglie di andare in pensione anticipatamente, ma il lavoro del detective del mistero non è mai finito ed è costretto a tornare in azione per decifrare le iscrizioni ritrovate su un antico manufatto che ha il potere di annientare l'umanità. La storia ha inizio quando una misteriosa donna, di nome Elizabeth, assume Dylan Dog per risolvere l’orribile omicidio di suo padre. Quando Dylan trova dei peli di lupo mannaro sulla scena del crimine capisce di avere nuovamente a che fare con qualcosa di sovrannaturale. In un primo momento, Dog cerca di rifiutare il caso ma quando il suo migliore amico, Marcus, viene ucciso e torna sotto forma di zombie il nostro eroe si trova costretto ad agire. Per cercare delle risposte alle sue domande, D-Dog si rivolge ad un suo vecchio amico e nemesi. Gabriel, leader dei Lupi Mannari, mostra ancora rispetto nei confronti del detective, però lo invita a “rimanere da parte”. Vargas, il leader del clan dei Vampiri, è ancor meno felice di rivedere Dylan e glielo dimostra inviandogli una gang di teppisti assetati di sangue per toglierlo di mezzo prima che quest’ultimo riesca a sventare il suo piano, il cui scopo è far sì che i Vampiri riescano ad assumere il dominio assoluto. A questo punto, Dylan, Marcus ed Elizabeth si trovano a dover affrontare una corsa contro il tempo per trovare un oggetto antico che potrebbe sconvolgere l’equilibrio tra i due mondi (quello degli umani e quello dei non morti) e, nel senso letterale del termine, scatenare l’Inferno sulla Terra... e a New Orleans.

2 commenti:

  1. Da vedere sicuramnente...Sai quante ore a scuola ho dedicato alla lettura di dylan dog mentre le proff spiegavano?!!??bei tempi!!!!

    RispondiElimina
  2. Bell'esempio! Eh eh...Spero solo che sia fatto con un certo garbo, perchè se così non fosse rovinerebbero un gran bel fumetto.

    RispondiElimina