lunedì 28 marzo 2011

Spurs down

Primo tempo in sordina per i Kings che si lasciano sopraffare da Philly che gioca con più determinazione prendendosi gioco della difesa avversaria con Holiday (28 9 e 7) immarcabile, Meeks (22) e Hawes (16 15 e 4 assist) dominatore in vernice. Nel secondo tempo Sacramento cambia registro e comincia a giocare, rimontando lo svantaggio con Thornton (32 7 e 4 assist) e Dalembert (13 e 19). Si arriva al termine dei tempi regolamentari in parità ed è over time. I Kings non perdono l'inerzia che ha consentito la rimonta e grazie anche a Cousins (12 7 e 6) e Thompson (15 e 11) ottengono la meritata vittoria. Ai 76ers non bastano anche i 16 e 5 assist di Iguodala e i 15 di Brand.

In pratica Miami e Houston giocano 4 contro 4, vincono quelli della Florida ma solo nei secondi finali. I Rockets si godono il rientro di Scola (28) che da filo da torcere ai lunghi avversari e complice Martin (29 5 e 5), tiene testa alla terza forza dell'Est. Tutto ciò però non basta perchè sia Wade (30 11 e 5) che Lebron (33 10 e 7) hanno altri piani per la serata e, sempre monopolizzando il gioco, decidono che la vittoria deve andare dalla loro parte, in questo vengono aiutati da Bosh (31 e 12) e Bibby (14), ottimo acquisto di Febbraio.

Altra sconfitta per gli Spurs che privi di Duncan per infortunio, si affidano a Splitter (7 e 5) che non ha nulla a che vedere con il caraibico, non solo per punti e rimbalzi ma anche come presenza in campo. La gara fila in equilibrio fino a meta dell'ultimo quarto quando San Antonio prende un leggero vantaggio grazie ai canestri di Parker (20 e 6 assist) e Hill (30) ma la reazione di Memphis non si fa attendere e Randolph (23 e 11), Allen (23) e Mayo (17) conquistano la vittoria. Male Manu. Pop nervoso si fa espellere, questa è una novità, ma sintetizza alla perfezione il momento no degli Spurs.

Boston parte forte e chiude il primo tempo in vantaggio con Pierce (23 e 7) e Garnett (13 13 e 5) a farla da padrone ma nel terzo quarto le cose cambiano, come succede spesso in questo periodo per Boston, e Minnesota rimonta fino al primo sorpasso della gara che avviene nei primi minuti dell'ultimo periodo grazie a Beasley (28 e 10) che ben supportato da Milicic (15 e 9) e Tolliver (16 e 15) mette paura ai Celtics e fanno si che il quarto quarto non sia una passeggiata per i bianco-verdi che però con Allen (11) ritrovano la giusta cattiveria e portano a casa la vittoria.

I Thunder partono forte con i canestri di Durant (21) e chiudono il primo tempo in vantaggio dominando gli avversari ma nel secondo tempo i Blazers si affidano a Wallace (40 e 7) che riavvicina la squadra dell'Oregon e si arriva all'ultimo quarto in sostanziale parità. Aldridge (20) e Camby (13 rimbalzi) cercano di dare una mano a Wallace ma Ibaka (18 e 8) e Westbrook (28 7 e 7) sono immarcabili e negli ultimi minuti scrivono la parola fine.

I Warriors hanno la meglio solo nel finale ma è spettacolo nella baia. Ellis (37 7 e 13 assist) incendia il pubblico con giocate da All Star, coinvolgendo i compagni che seguono il  loro leader mettendo a referto ottime statistiche. Lee (33 12 e 5 assist) e Wright (19) giocano alla grande ma la coppia di Washington McGee (28 e18), Evans (23 e 8) non è da meno e tengono testa fino a pochi minuti dalla fine quando devono arrendersi allo strapotere di Ellis. Buona prova per Wall con 18 e 12 assist ma questa volta il play dei Wizards non riesce a fare la differenza.

New Orleans prova a rimpiazzare West con Laundry (24 e 10) che non sfigura e con Okafor (14 e 11) provano a contrastare L.A. ma senza il supporto di CP3 (10 e 9 assist) è dura contro i giallo-viola che controllano dall'inizio alla fine senza venire impensieriti. Kobe (30), Gasol (23 e 16), Bynum (13) e Artest (11) vincono facile.

Primo quarto che inizia male per i Mavs con Phoenix che cerca subito l'allungo con Gortat (20 e 15) e Dudley (20 5 e 5 assist) ma i texani ci hanno abituati a queste partite e nel secondo periodo cominciano la rimonta guidati dal solito Dirk (15 7 e 4). Chandler (16 e 18) domina sotto i tabelloni, Terry e Kidd, entrambi a 16, sono gli altri compagni di merende e i Suns nei minuti finali devono arrendersi.

2 commenti:

  1. Devo dire che Spurs e Celtic a lungo in testa nelle rispettive conference, forse stanno un po' mollando il colpo. Vita dura per Boston che però riesce a vincere mentre per San Antonio mi pare sia il terzo KO consecutivoe il primo posto non è più così saldo come fino a 10 giorni fa. I big three (o two, insomma bisogna decidere!) fanno più di 90 punti e più di 30 rimbalzi, numeri impressionanti. Se fosse sempre così non mi lamenterei, inoltre i 14 di Bibby fanno morale (mio sottinteso). Per il resto Dallas vince e non molla per la lotta con L.A., staremo a vedere! Bellaaaaaaaaaaaaa

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  2. Anche lo scorso anno ci sono state alcune squadre, vedi L.A., che hanno mollato alla fine ma in post season le cose cambiano per tutti per cui non faccio allarmismi. Io parlerei di Big Two, Bosh non è all'altezza, che comunque fanno brutto lo stesso e anche qui sono dolori, per gli altri. Buono Bibby che può essere l'arma in più considerando che ha già giocato ad altissimi livelli, vedi sfide con L.A. quando era ai Kings. Ad Ovest non credo che gli Spurs si fanno fregare il primo posto ma la sfida Dallas-L.A. è molto interessante. Dai che mancano 15 giorni....bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

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