giovedì 13 gennaio 2011

Bay Area duel

A Chicago non bastano i 23 e 14 di Carlos Boozer per avere la meglio sui Bobcats. La stella dei Bulls questa volta non è supportata dal solito compagno di scorribande e in questi casi si fa dura portare a casa la vittoria. Deng fa 22 ma non è incisivo come in altre occasioni e il resto della squadra non da l'apporto sperato. Charlotte parte fortissimo con Augustin e Thomas su tutti, ma gli altri danno una mano e vanno in doppia cifra. Wallace e Jackson, leader incontrastati, guidano ad un altra vittoria la squadra del North Carolina.

Ancora una sconfitta per i Mavs. Contro i Pacers i texani reggono un tempo, poi come accade in questo periodo si sciolgono come neve al sole. Rush e Granger fanno a pezzi la pietosa difesa di Dallas e portano a casa la vittoria. Per Dallas si salva il solito Terry che mette a referto 18 punti, il resto della squadra annaspa. La mancanza di Butler ma sopratutto di Nowitzki si fa sentire troppo. Il biondo è l'indiscusso leader ma una squadra che ambisce a vincere non può contare su un solo giocatore. O si prendono provvedimenti prima della chiusura del mercato o si rischia seriamente di non andare ai play-offs.

Bargnani (26) e Barbosa (26) provano a fare qualcosa ma la squadra è poca cosa. Il mago ha anche il tiro per provare a portare tutti all'over time ma sbaglia. Vittoria per Atlanta grazie ad un incandescente Crawford (36) aiutato da Johnson (26).

Terzo parziale devastante e i Celtics vincono facile contro i Kings. Sacramento reduce da una serie di vittorie si infrange contro Boston che mette tutti a referto e restituisce un Pierce da 25. Double P guida la squadra come ai bei tempi ricordandosi di essere stato l'MVP delle finals solo 2 anni fa.

A Detroit va in scena lo Zach Randolph show. 34 e 17 a fine gara. Metteteci anche i 26 di Gay e la vittoria è assicurata. Importanti segnali dalla Mo-town indicano l'imminente partenza di Hamilton che non gioca neanche un minuto, avvalorando la tesi di una trade che lo vuole nei prossimi giorni a New Jersey con conseguente passaggio anche di Melo e compagnia.

Ginobili. Si ancora lui. 25 e vittoria per gli Spurs che si possono permettere contro i derelitti Bucks un Jefferson da 0 punti. Partita senza storia, San Antonio va in vantaggio e conduce fino alla fine.

Ci vuole un over time ma alla fine Paul e compagni piegano i Magic a cui non basta la prova devastante di superman che fa 29 e 20 e con un J-Rich sempre più a suo agio che ne mette 21. Paul regala 13 perle, Okafor porta alla causa 18 e 14, Thornton 22 e 9, West 13 e Ariza 16 completano l'opera fermano la striscia positiva di Orlando.

Sempre loro. Durant e Westbrook. 30 l'uno, 23 e13 l'altro e questa volta le vittime sono gli Houston Rockets ai quali non bastano i 30 di Scola.

Bella vittoria per Phoenix che al sole dell'Arizona ritrova uno straordinario Nash. Il play dei Suns ricorda di essere stato un fenomeno e aiuta i suoi con 23 e 16 assist. Partita vinta solo ai supplementari perchè i Nets, che aspettano la buona conclusione della trade che porterà a casa ottimi giocatori, vende cara la pelle. Tanti i giocatori oltre i 15 punti per la terza squadra di New York ma molti anche quelli di Phoenix ma oltre i 20, per cui a conti fatti hanno segnato di più gli altri.

Ancora senza il Gallo i Knicks con 4 giocatori oltre i 20 provano a giocare un brutto scherzo ai Jazz e per 3 quarti stanno a contatto. L'ultimo periodo si apre con Utah in vantaggio di 6 che sarà anche lo scarto finale. Per i mormoni Williams e Miles su tutti con 24 punti a testa danno la vittoria ai padroni di casa ma non bisogna dimenticare che il resto del quintetto ha chiuso oltre i 15.

Partita scoppiettante ad Oakland. I Warriors e i Lakers si danno battaglia fino all'ultimo secondo ma alla fine a spuntarla sono i campioni in carica. Tanti i giocatori in doppia cifra ma ce ne sono due meno uguali degli altri. Ellis (38) da una parte e Kobe (39) dall'altra danno vita ad un duello fantastico. Quando uno segna l'altro risponde senza risparmiarsi un attimo. Il pubblico è in visibilio. Quanto mancano pochi secondi alla fine L.A. è in vantaggio di 2, palla a kobe che fa trascorrere qualche secondo, palleggia sulla linea dei 3 punti, guarda negli occhi l'avversario si alza e lo punisce. I tifosi, quelli avversari ovviamente, applaudono e d'altra parte non si può fare altrimenti per uno che al Madison si sentiva urlare "you are better than Mike", e in America Mike è solo uno, Michael Jordan.

Brutto stop per Miami. I Clippers decidono di correre e hanno ragione. Nel primo quarto gli Heat vengono tramortiti dalle transizioni dei padroni di casa e no si riprenderanno più. I three di Miami fanno il possibile e si portano anche a meno 3 ma alla fine la rimonta non riesce perchè i Clips giocano in 12 mentre Miami ha solo 3 giocatori che mette a referto e non sempre può andare bene.

9 commenti:

  1. Ahi ahi ahi DALLAS! E' tutto giusto quello che dici, però DALLAS non si basava solo sul FENOMENALE Dirk! Prima dell'infortunio del biondo e di Caron era una squadra eccezzionale! Una squadra che difendeva alla grande compreso il tedesco poco avvezzo a questa fase e attaccava con quasi tutti i suoi elementi, tranne Kidd.
    Prima che la sfortuna si accanisse sui poveri Mavs, avevano vinto con tutte le più forti. Questo è lo score prima del fatidico 27 Dicembre (data dell'infortunio di Nowitzki):
    2-0 con MIAMI
    1-0 con SAN ANTONIO (sconfitta a domicilio!!)
    2-0 con UTAH
    1-0 con ORLANDO (sconfitta a domicilio)
    1-0 con ATLANTA (sconfitta a domicilio)
    1-0 con BOSTON
    2-0 con OKLAHOMA
    Finalmente si poteva puntare al titolo! A mio parere era una squadra completa, MOLTO più forte per intenderci di quella che raggiunse le finals nel 2006.
    Purtroppo 2 giorni dopo Dirk, hanno perso per TUTTA LA STAGIONE la loro seconda punta di diamante BUTLER, che dopo un'incerta fase iniziale era entrato alla grande negli schemi di coach Carlisie e non a caso nelle sue ultime 5 prestazioni viaggiava ad una media di 19 punti e 5 rimbalzi, più un'ottima difesa.
    Ora Dallas è in caduta libera (dopo il doppio infortunio in 8 partite ne hanno perse 6 e pure con mezze squadrette) e son d'accordo che se non si corre presto ai ripari le cose potrebbero precipitare, ma non per i PLAY-OFF. Per arrivarci basta il rientro (forse tra una settimana ancora, anche se avevano detto solo 2!) del GRANDE tedesco che a detta di tutti stava giocando da MVP.
    I sogni di gloria però credo siano finiti il giorno dell'infortunio di CARON, a meno che CUBAN non decida di tirare fuori i soldi.

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  2. Insomma dalle statistiche, Dallas è la squadra più vincente (nel senso che ha vinto più partite nella regular season) negli ultimi 5 anni senza poi compiere il GRANDE passo finale. Sono stati investiti molti dollari, han faticato tutti, a partire da DON NELSON per costruire una grande squadra, son stati fatti degli errori di mercato (su tutti la trade SANGUINOSA Kidd-Harris); ora che sembrava che la squadra avesse trovato la sua perfetta dimensione, l'infortunio di Butler ha riportato tutti con i piedi sulla terra. Ma ancora non è tardi a mio parere! Per sperare in grande e far si che gli sforzi di tanti anni non svaniscano nel nulla, occore che CUBAN faccia un ulteriore sforzo comprando un grande giocatore al posto di Butler. Si parla di Stephen Jackson o Andre Igodala. Vanno bene entrambi: personalmente preferirei forse Igodala perchè è anche un ottimo difensore, però il patron dei Mavericks deve darsi una mossa.
    Se davvero, come sembra, non vogliono investire sul mercato sperando che le cose si mettano a posto col ritorno di Dirk e anche della talentuosissima guardia francese Rodrigue Beaubois (ricordo che è il primo rookie di sempre ad avere il 50% del campo, il 40% da 3, l'80% dai tiri liberi) allora si può dire addio a TUTTO; perchè per vincere il titolo non può bastare una sola, se pur GRANDISSIMA STAR, come Dirk e nn si può sperare nel rientro di un rookie (dal mese di Agosto!!!) che in ogni caso tornerebbe da un infortunio abbastanza grave, quale la rottura del piede.

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  3. In una possibile TRADE per arrivare a Jackson o Igodala, i giocatori appetibili di Dallas sono Therry, Beabois, Barea, Stevenson, più Butler (mi dispiace troppo per lui, ma a Luglio diventa free-agent, e l'NBA è un grande business che gira). Io personalmente sacrificherei, e lo dico col cuore in mano, Therry, più Barea e Butler. Infatti nel ruolo delle guardie-play DALLAS potrebbe in ogni caso essere coperta dal rientro di Beaubois, da quel rottame di Kidd e da Stevenson il quale potrebbe essere anche un grande 6° uomo. Certo bisogna soffrire sia per la partenza del JET e sia fino al ritorno (ma quando? si parla ancora di 1 mese) di Beabois, ma l'unica soluzione per arrivare al titolo è prendere quella maledetta ala piccola, Jackson o Igodale che sia, a costo di sacrificare anche un pezzo di storia Mavs come Jason.
    Quindi forza Cuban e forza Dallas: la finestra per vincere il titolo si sta chiudendo. La squadra è abbastanza vecchia e il biondo soprattutto penso che potrà giocare a questi livelli al massimo per altri 2 anni e una volta calato lui, sarà notte profonda per i texani....

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  4. Ero io!!! Il grande D :-D :-D

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  5. Certo che ti ho riconosciuto. Una disamina così dettagliata ed appassionata poteva farla solo Big D :-). Come al solito puntuale ma anche obiettivo non come l'autore del blog di cui sono noti i colori del cuore. Il mercato si chiude a giorni per cui Mr Cuban deve darsi una mossa e decidersi ad investire qualche pezzo in verde perchè la squadra merita dei rinforzi. Hai ragione quando dici che Dirk è parte del team però è innegabile che da quando si è infortunato Dallas ha perso molto della sua sicurezza. Poi che una squadra sia dipendente da un giocatore ci può stare ma non deve sgretolarsi quando la sua stella manca per un periodo. Se così accade vuol dire che quel giocatore è fondamentale e migliora tutti i suoi compagni ma questo è un grosso limite.

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  6. Ma a Bologna non avevano vietato di dire sciocchezze in giro? Bellaaaaaaaaaaaaaaaa
    Dopo una notte di allenamento i Lakers hanno dovuto affrontare una vera partita nella quale hanno sofferto non poco, ma che come sempre hanno chiuso positivamente. Discorso a parte merita Miami, che come da mio recente pronostico, non può reggere una stagione puntando su 3 soli uomini, perchè diciamolo, la panchina è poca cosa! Bellaaaaaaaaaaaaaa

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  7. No:-). Con un'ordinanza del sindaco è stata ripristinata questa antica pratica e in base ad un articolo della costituzione c'è l'insindacabilità delle proprie opinioni. Dallas in serie B...bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

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  8. Sono opinioni da insider NBA! Chiamatemi DONNY COLANGELO!!
    Comunque zaraki non è vero che Miami ha solo "loro 3". C'è sempre il FANTASTICO DAMPIER. Tanti anni "INUTILI" di Dallas!!

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  9. Bella Donny, sarcastico e pungente. Effettivamente Dampier ha fatto il suo corso ma d'altra parte se Miami non prendeva veterani a roster ne schierava solo 3 veramente...le hanno volute le stelle e mi riferisco solo a Wade e Lebron...perchè l'altro è un soprammobile. Bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

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