mercoledì 12 gennaio 2011

Fenomenologia di Facebook. Analisi di una lobotomia

Web 2.0, mettiamoci l'anima in pace perchè tanto nessuno sa di cosa si tratti realmente. Su questo "nuovo" web se ne sono dette tante. Ha creato nuove applicazioni, ha portato importanti cambiamenti e tante altre belle cose che non starò qui ad elencare, ma se c'è una cosa per cui sarà ricordato l'upgrade 2.0 è senza dubbio Facebook, che nel mio caso è un pò come nominare la kryptonite per Superman, Sauron per Frodo e si potrebbe continuare. Conosciamo tutti la storia del social network che ha rivoluzionato le vite di milioni di persone, che ha cambiato il modo di comunicare, che ha cambiato il modo di relazionarsi. Nel bene o nel male ma ha portato molti cambiamenti. Facciamo un passo indietro. Chi di noi non ricorda l'arrivo del cellulare, primi anni 90. A quel tempo era impensabile essere rintracciati fuori casa, al massimo eravamo noi che dalle estinte cabine telefoniche comprando una scheda prepagata facevamo una chiamata. Fu subito boom di questi apparecchi che hanno cambiato per sempre il modo di tenersi in contatto tra le persone, per non parlare dei vantaggi portati a livello lavorativo, sempre rintracciabili ovunque e a qualunque ora. Un cellulare per ogni persona poteva essere lo slogan, ma, anche se ha cambiato il nostro modo di tenere i contatti, non ci ha snaturati e chiunque non avesse un telefono era comunque sulla cartina geografica delle relazioni interpersonali. Poi è arrivato internet ed è stata un'altra rivoluzione, ancora più dirompente della precedente. Un pc in ogni casa, questa era di Bill Gates, e tutti con un contratto per "navigare". Altro passo in avanti. Con internet è arrivata l'e-mail, un modo più economico dei cellulari per scriversi e comunicare. Oltre al classico "scambiamoci il numero" si sentiva "mi dai la tua mail?". Uno strumento in più per rintracciare chi ci stava a cuore, per mandare messaggi più lunghi rispetto agli esosi SMS, insomma un pensiero in più per chi voleva essere reperibile, ovunque nel mondo. Ma il web non dorme mai ed ecco che a metà della prima decade del 2000 sulla scena irrompe Fb come lo chiamano tutti. Facebook è stato un pugno in faccia per chiunque fosse presente su internet. Da quel giorno esperti di comunicazione, di marketing, di pubblicità, in pratica qualsiasi persona avesse a che fare anche in minima parte con il world wide web è stata investita dallo spostamento d'aria prodotto dalla creatura di Zuckerberg. Questa non è stata l'ennesima rivoluzione del web, questo è stato l'Armageddon. La battaglia finale non tra bene e male ma tra chi è iscritto e chi non lo è. Con Fb possiamo stracciare tutti i manuali di comunicazione perchè è lo stesso Facebook un manuale in continua evoluzione, si riscrive e aggiorna perennemente. E' un tornado che attira tutto quello che gli sta intorno, lo ingloba, lo centrifuga ma non lo sputa mai indietro. Quello che nasce su Facebook muore su Facebook. La normale evoluzione dell'interazione essere umano-tecnologia a questo punto dovrebbe essere "scambiamoci il numero", "mi dai la tua mail?", "diventiamo amici su Facebook?" ma non è andata esattamente cosi. Fb ha sparigliato le carte, annullando il passato e creando una visione Facebook-centrica della comunicazione. In pratica siamo arrivati al "se sei su Fb esisti", altrimenti no. Paradossale, è vero, ma è così. Questo grande contenitore ha monopolizzato il flusso delle informazioni, siamo arrivati al punto in cui una notizia esiste non a prescindere ma se è pubblicata sulla bacheca di qualcuno. Facebook non è l'impero del male ma è innegabile che ha creato una super-comunità all'interno della quale è facile entrare, basta iscriversi, ma a cui è difficile proporre qualcosa di diverso fuori dalle mura della loro fortezza dentro alla quale guardano foto e video come se non fossero visibili da nessuna altra parte, dimenticando che quei contenuti vengono dall'esterno e non sono concetti originali elaborati dalla stessa comunità a cui appartengono. Mi sembra che Fb sia una sorta di fratellanza cibernetica che detta regole e condizioni i cui affiliati (non tutti ovviamente) abbiano subito un lavaggio del cervello e privati della loro capacità critica. Spesso ho sentito dire a chi volesse pubblicare un sito o uno scritto che non doveva perdere tempo con queste sciocchezze, bastava iscriversi a Facebook e pubblicare video, foto, articoli sul suo profilo. Solo così avrebbe avuto la certezza che il suo materiale sarebbe stato nel posto giusto e consultato da molte persone (quelle giuste?), godendo i meritati encomi che sarebbero giunti tramite commenti nella sua bacheca. Non sarà l'impero del male ma di sicuro ha innescato un meccanismo perverso dal quale è difficile uscire. Quale sarà l'evoluzione di Fb non è prevedibile, continuerà la sua conquista del mondo o sarà sostituito da una nuova creatura partorita dal web?

4 commenti:

  1. frate' purtroppo FB è il futuro quindi...adeguati!!! per la cronaca stasera dopo mesi torna in campo ROLARDO!CIAO!

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  2. ...A riprova di quello scritto sopra...e stasera si pesta il Genoa. El Gordo facci sognare....

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  3. feisbuc esploderà luchì, anzi imploderà e comunque ancora oggi la maggior parte del mondo ne è fuori, quanto conta mezzo miliardo di iscritti?!?! siamo ancora in circa 6 miliardi a non essere iscritti, ok non tutti sono on line, ma tra quella gente fuori dal mondo si nasconde la mia anima gemella, ne sono sicuro, io ancora sono uno di quelli che scandaglia i bar e le cantine e i locali e i ristoranti e i mercati, il mio maispeis è il mio monolocale a san lorenzo, la mia pagina feisbuc è la mia faccia di cazzo!
    Daje luchì!

    Dif

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  4. Mezzo miliardo di persone sono tante. Anche in percentuale. Spero tanto che la tua anima gemella, che è la fuori ad aspettarti, non sia tra quelle iscritte a Fb. Perchè? Non lo so. Forse perchè penso che non vedo una conformista nel tuo spazio, nella tua anima, nel tuo universo fatto di genialità e comprensione. Esplodi e diventa parte del tutto, solo così il modo sarà un posto migliore.

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